in Poesie (Poesie d'amore)
A Marco
Come quando per un bimbo
arriva il treno al suo binario,
tu sei della mia vita
un evento straordinario.
Composta sabato 26 dicembre 2015
Come quando per un bimbo
arriva il treno al suo binario,
tu sei della mia vita
un evento straordinario.
L'essenza
s'espande
m'avvince
s'aggroviglia
nei meandri
eterei del cuore.
Copiosi fonemi
mutano la realtà
carpendo ancora
l'ennesimo ricordo.
Un suono di piano
tutt'intorno pervade
in una flebile nenia
e ritempro lo spirito.
Serbo nell'animo
il morso del rimorso
non averla sempre
compiaciuta.
Incauto...
nell'ascoltare il cuore
che trama e inganna
con irreali fantasie
la realtà virtuale
non appaga l'ego
della nostra inerme
e ipotetica follia
si strugge la via
attorno tutto scompare
pervade la scia
di perenne gelosia.
Con voce flautata
sussurro il tuo nome
m'incanti da sempre
e irradi il cammino.
Esilaranti ricordi
evocano poemi d'amore
mentre ansanti sospiri
fan rivivere visioni
di un'epoca gioviale.
Come il sole rifulgi
m'illumini l'animo
e le uggiose giornate.
L'eterna beltà t'avvolge
attorniata d'amici cari.
Sei ancora prima donna
nella scena tua finale.
Rimembro cari istanti
e sale bagna il viso...
Ora sei ferma
immobile
senza più il respiro.
Non è qui con me,
eppure mi rende felice.
Non parliamo del futuro,
ma vediamo le foglie passare.
Qui tutto ha la sua distanza,
ma nulla mi separa dal suo amore,
lasciandomi portare lontano
da questo tempo,
come quando sono al suo fianco.
Leggero come un manto di velluto
la tua essenza
crudele avvolge la mia.
Il tuo profumo speziato,
danza nell'aria
e ubriaca i sensi.
Sei dentro il mio dolore
sei dentro il mio piacere.
Ho bisogno delle tue verità,
ho bisogno delle tue bugie,
delle tua voce,
dei tuo silenzio assordante,
delle tue braccia dimora del mio modo
dove la paura si cheta
e la notte muore.
Lascerò al vento le parole mai dette,
percorreranno terre desolate, valli e sconfinati prati.
Le sentirai nel sibilare del vento.
Son dolci i miei pensieri nell'aire fredda della notte,
si poseranno come lievi piume su labbra dischiuse,
vagheranno nei sentieri della tua anima e scalderanno il cuore.
Sulla tua pelle marchierò il nome mio e tu mi porterai con te
sarò la prima stella che si accende la sera,
sarò l'ultima stella che si spegne all'alba.
Tra emozioni velate che il destino concede noi vivremo eterni.
Lasciare chi si ama
se si è amati
è un buco nella testa perenne
fuoriuscita di calore centrata nella ragione
l'amore è cosa rara
e senza appuntamento
ci danniamo a incastrarlo nel tempo
come se fluttuando senza giorni non avesse la sua forma
eppure non ha contorni
luoghi, matrimoni, sotterfugi
è, se c'è.
Nell'incrocio di due rette oblique,
le nostre vite sottili,
il contatto è un punto e una nascita.
Lì, non c'è tempo né misura
o convenienza o orgoglio.
C'è un punto, una partenza
un limite, un pozzo, un'esplosione,
un'avvenimento, una storia, un traguardo,
si nasce e si muore, in quel piccolo punto
come l'universo è stato, e come granello di sabbia
che si scioglie nel calore
lì si è, e non si è mai stati prima,
si respira e ci cessa di respirare,
lì c'è un Dio per ogni credo, c'è forma per ogni senso
c'è pelle per ogni colore e fusione di tutte le sostanze.
Non c'è fine o tradimento, perché non c'è tempo e promessa
c'è una lieve onda calda che fa socchiudere gli occhi di purezza
c'è tutto, che senza quello, non c'è più niente.
Respirami tra odorose ciliegie
rosse di sole ardente
tra profumate noci di cocco
accarezzate dai palmi delle palme
tra grappoli d'uva bianca
carichi di dolce nettare
tra sete di petali rubati a rose
impreziosite dagli occhi seducenti di luna.
Respirami... ed io divorata nel tuo respiro
sarò nel tuo cuore a cullare il tuo desir.
Amore ardente
fuoco sempre acceso
amore tiepido e bruciante
fiamma che sfida il vento
a te non rinuncio
nell'incendio del dubbio
brucio
ma non mi consumo.