Libera da spazi ottusi
improvviso un passo di danza
con leggerezza e grazia
ricercando ogni guizzo vitale
donato dai tuoi amati occhi.
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Libera da spazi ottusi
improvviso un passo di danza
con leggerezza e grazia
ricercando ogni guizzo vitale
donato dai tuoi amati occhi.
Incantata da note di arpa,
che giungono con maestrìa
ad orecchie attente
e desiderose di ascoltare
solo i nostri respiri
uniti e sognanti in riva al mare, ti bacio.
Accoccolata tra le tue braccia
sento il tuo profumo che inebria la mia anima...
Assaporo i nostri baci...
Mi perdo nei nostri sguardi...
Vibra di fremiti il mio corpo
avvinghiata a te...
Attimi che vorrei non finissero mai...
Attimi in cui vorrei fermare il tempo
buttar via l'orologio...
Attimi infiniti
ove veleggia il mio pensiero...
Ora tramortita dalla stanchezza
m'aggroviglio alle lenzuola
che olezzano di noi...
sognando domani...
sognando la mia vita con te.
Come in quel giorno di neve
attraverso penombre di finestre
ricomincio ad osservare
la vita che ho davanti agl'occhi.
Indelebile ricordo,
i nostri respiri nel bianco silenzio trasparente.
Li sento ancora chiaramente,
mentre il tuo cuore batteva.
Nessun rumore penetrava tra noi
solo fiocchi di neve bianca.
È nel silenzio che percepisci l'abbraccio.
Incondizionatamente
si ferma il tempo.
Resta quel respiro.
Così improvvisamente
sei entrata nel mio cuore,
senza spiegazioni,
senza preliminari,
senza appuntamenti,
ignaro che potesse esistere
tanta attrazione immotivata;
mi è bastato guardare i tuoi occhi,
e diventare cieco per tutto il resto.
Contro tutti
contro me stessa
contro ogni situazione
contro corrente
scalerò quella salita
anche ghiacciata
anche ardente
senza ossigeno
senza catene
a mani nude
senza maschera sul volto
senza rimpianti
senza timori e ripensamenti
non importa se non ci sarai
non importa dove sarai
non mi importa fino quando
sono solo io
davanti
un muro di cartucce
muro di proiettili
pronti a trafiggermi
parole
insulti
grida
stop
ira incontrollabile
di chi non osa sognare
di chi non osa essere felice
e rincorrere i propri sogni
a chi vive una vita non propria
a chi vive solo per gli altri
a chi non è capace di guardare oltre
a chi fa finta di saper giocare
a chi si ferma al primo ostacolo
a chi non crede all'impossibile
di tutto e a tutti
io risponderò
quando finalmente sarò lì
sulla vetta
a urlare il tuo nome
a Nord, a Sud, ad Est e ad ovest
perché il mio grido
ti faccia esplodere il cuore
ti sorpassi l'anima
infuochi il tuo cammino
fino ai tuoi piedi
allora avrai una via
avrai una direzione
saprai la strada
non aver paura
non tirarti indietro
non voltarti dall'altra parte
ormai ho sconfitto tutto
i cancelli sono aperti
i cocci per terra in mille pezzi
vieni avanti
nessuno oserà ostacolarti
tendimi la mano
ti farò vedere l'alba
la Nostra alba
il passaggio è libero!
È inverno
nel mio cuore
è nebbia
davanti...
così stanca
un sobbalzo
salto nel vuoto
non si tocca
non c'è fondo
non ci sono stracci
per raccogliere queste lacrime
i silenzi sono laceranti
il non sapere
il tempo
pensare che passerà
passeggiare su e giù
non serve a nulla
fra queste vie
in questo paese distorto
fra anime senza vita
sono un fantasma
anche io
a modo mio
sono pioggia scura
in questo dannato vivere sbagliato
non mi accorgo di nulla
tutto attorno non esiste
rimango allibita
sconcertata
vado avanti
continuo a camminare
senza meta
senza più obbiettivi
sarai solo una nuvola nera
solo un pezzo di ricordo
solo fotografia
solo pensieri
parole scritte
solo un altro inverno...
freddo
ti vedo in piedi davanti a me
immobile
sguardo perso nel vuoto
e ti sento scivolar via
sabbia fra le dita
fragili
senza forze
casco sulle mie ginocchia
come un sacco
vuoto...
non può contenere più nulla
forse va bene così
forse è meglio così
sarai solo un'altra nuvola passeggera
non posso crederci
non voglio
devo lasciarti andare
devo lasciar andare vita tutto quanto
tanto la tempesta si placherà
avrei potuto lottare di più...
avrei dovuto...
ora non più.
Ti rincorro
come un treno senza freni
fra specchi, incubi, grattacieli e notti
brulicanti di speranze.
Giochi a nascondino
sei così abile
mi prendi, mi baci, mi ignori
sei il mio diavolo in corpo
sei la mia perdizione
mi prendesti sotto la tua ala
divenni la tua ombra...
il tuo sguardo allegro
la tua inquietudine distorta.
Mi strappi l'anima
la calpesti e la divori
sono un gioco
sono un passatempo
sono il tuo trofeo
sarò per te
la minuscola briciola
in un lembo molto nascosto del tuo cuore
sarò l'angolo buio
alla fine del tuo raggiante e malizioso sorriso
ti sfioro
lecco le tue cicatrici
le mie mani si perdono fra i tuoi capelli...
giaci per un momento sul mio petto
poi mi tiri giù dal letto
furia e bestia
il nostro
il mio
è un amor folle
non ha limiti
non ha passato ne futuro
ne speranze
ne lacrime da versare ne sorrisi da condividere
solo immense e profonde sensazioni
ignare al tuo essere
ignare al tuo mondo
solitario, spietato, misterioso, seducente anima alterata.
È incerto
è irrequieto
come la tempesta dentro la tua testa
fra quei pensieri e pazzi piani
distruzione, rabbia, godimento ed esultazione.
Sei un vortice che mi risucchia
ogni giorno sempre più giù
nelle tue dolci e languide fauci
sento la tua risata
è ovunque
mi circonda
come denso miele bollente nelle mie orecchie
come oro colato sulle mie labbra
mi trapassa i sensi e mi inebria lo spirito
fino alla punta dei piedi
sei sadico
sei vorace
la mia iena affamata.
Non posso resisterti
non me lo permetti
mi odi
mi ami
mi pugnali
mi sbatti al muro
i tuo occhi mi penetrano
sento il tuo cuore rimbombare nella stanza
spacca i muri
altera la temperatura
mi consumi
mi prosciughi
mi travolgi nella tua fiamma ardente
come un fiume
come un lampo
come un onda indomabile
forza della natura
le tue mani mi sollevano...
guardati dentro mio amore
cercami
non mi vedi
non vuoi vedermi.
Il tuo orgoglio smisurato
sei euforia
sei fragilità
un petalo di rosa ormai annerito dal tempo
hai il mondo fra le tue braccia
e non te ne rendi conto...
e ora sento solo la tua lama scorrere indulgente
sulla mia guancia
vedo una luce tremante che irradia il tuo viso soddisfatto
una lacrima accennata
un abbraccio che mi soffoca
una stretta letale
mi urli contro
una vita tormentata
cammini sul vuoto
vaghi nel buio...
mi hai donato un segno
è un marchio
è la tua firma
per sempre su di me
sono tua...
mio pudding.
Dirompe la vita reale
nel letto ancor tiepido
come incanto dipinto
di stelle festanti
e profumato d'eternità.
Dirompe la sete di te e
di colorare il mattino
di verdi prati allo sboccio
della primavera del cuore
reso leggero in un sospiro di vento.
Respiro di fioche sere
in una danza di ombre e luce
raccolta in una stanza colma di energia vitale
e sospesa nel ricordo sereno
di un grande sogno condiviso.