Scritta da: Aquilablu59
in Poesie (Poesie d'amore)
Assorbo l'aria
dalle tue labbra
che mi danno
il respiro.
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Assorbo l'aria
dalle tue labbra
che mi danno
il respiro.
Prima alito,
poi vento,
tempesta,
uragano
ed infine
calma inquieta.
Rimangono solo le macerie
di un amore che viveva
attaccato ad un aquilone.
Perché se mi soffermo a pensarci
Noi non siamo mai esistiti.
Noi mano nella mano,
Noi carne,
Noi pelle contro pelle,
Noi occhi negli occhi,
Noi sotto un cielo stellato,
Noi a riderci addosso,
Noi davanti all'alba,
Noi tra la gente.
Noi siamo anima,
siamo pensiero,
siamo parole.
Eppure quella mano,
quegli occhi,
quel cielo stellato,
l'abbiamo saputo
reinventare in un mondo
dove il mondo non esiste.
Bisognerebbe tenersi non solo per mano
Bisognerebbe tenersi per la vita...
cammino tortuoso di fiori e di spine
sintesi perfetta di una lunga salita.
Ma ci vuole coraggio per superare tanto affanno
e resistere anche quando tutto sta per precipitare.
Un solo paracadute servirà ad evitare il danno...
io e te sintesi imperfetta di chi può ancora volare.
Mi piace pensarci
quando il sole sta prendendo il suo posto nel cielo.
Mi piace pensarti
quando il mondo confonde il silenzio con le grida
di una infinita giornata.
Mi piace pensarci
quando nei sogni, le nostre mani si cercano
ammucchiate nelle lenzuola,
Mi piace pensarti
sule mie labbra, mentre sussurro il tuo nome
Mi piace pensarci
in una felicità dolce, senza dittatura
che con te, assapora la verità.
Mi piace pensarti
nella mia attesa di un tuo messaggio,
Mentre torno a casa, mentre lavoro, mentre mangio.
Mi piace pensarci
in una mia poesia dove il poeta
ferma lo sguardo e si renda conto,
che i versi non sono mai inutili parole.
Mi piace pensarti
con il vento che solletica la tua pelle
Fino al calar di un nuovo tramonto.
Mi piace pensarci
quando di noi la passione fa amore.
E poi non ti penso più...
non ci penso più... se stiamo insieme
perché li, mi basta averti accanto
Per conoscere l'amore.
Lasciami respirare nella tua santità,
concedimi di poterti donare la mia purezza,
per immergermi nei sacri peccati.
E piangendo di gioia voglio vivere
tra l'immensa tua essenza
Sei l'essenziale
Alla pronuncia del tuo nome
Io mi rendo
minuto,
attimo,
ora,
mille anni
Di eterno.
C'è bisogno di un opaco silenzio,
dove stendere quel velo leggero
che dona fine.
Non sono le fragili visioni,
oppure quelle armoniche trasparenze
che io temo,
ma gli spazi vuoti.
E solo nel mio precario equilibrio
Io mi stendo e spengo la luce.
Inseguo i tuoi occhi.
Cerco il tuo sguardo.
Ogni incontro un'esplosione.
Rubo loro le parole.
La più dolce delle poesie.
Ed eccoci qui
magari sdraiati
su soffici cuscini
in diverse stanze lontane,
forse senza musica
e non più stelle
da unire
con mani
volte al cielo
al cercare zodiaci
sempre più lontani.
Cerco così la distrazione,
ma il silenzio
vive di reali immagini
di baci,
ho l'anima infelice
il sorriso nascosto
e tutto è vano
insignificante nei giorni
che si alternano lenti e sofferenti
su lancette d'ore che
vorrebbero solo
ed esclusivamente
tornare
indietro
da te.
Regalami un sorriso,
affinché mi senta felice
regalami un abbraccio
affinché mi senta al sicuro,
regalami il tuo cuore,
affinché possa far vivere il mio.