Scritta da: Perituro Cantore
in Poesie (Poesie d'amore)
Vento di voluttà
Non veggo di te niente che non s'ami,
Aurissima la chioma che possiedi;
Ah, tal gaudente volto e tal sospiro!
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Non veggo di te niente che non s'ami,
Aurissima la chioma che possiedi;
Ah, tal gaudente volto e tal sospiro!
Mi ricorderai
come il sapore della cioccolata,
quando eri bambina
e tutto si colorava;
tra le terre sfocate sul tuo viso.
La brezza del mare
ti si avvolge tra i capelli
econ le dita del Maestrale
ti accarezzo i lineamenti,
dato che altro non posso fare
tutto il corpo ti ho cosparso
con il sale:
frammentazione elementare
di me stessa.
matu vedi
solo sabbia
intorno a noi
ed una storia finita a largo
nessun salvagente
per noi
nessun salvataggio.
L'ho trovato quel posto poi...
Quello dove speravo che un giorno,
io e te, potessimo diventare finalmente
noi.
Un posto dove non scorre il tempo, dove
non dobbiamo fare i conti con le assenze.
Quel posto che sa di profumi antichi e di
finestre mai chiuse,
di ginestre e ricordi,
di istanti rubati al mondo.
L'ho trovato!
Stava in un angolo di soffitta,
dentro ad un sogno che non
ho ancora fatto.
Dentro ad un sogno, che sogno
di fare da una vita.
In questo ventaglio sconfinato di parole, riconosco sospiri, pianti ed urla... e quella rena, che come grandine, annebbia i miei occhi.
Io amo la luna, non tu,
che sei mattino fresco,
pugno di sole timido
che risale adagio e schietto.
Io amo la luna, non tu
quando aspetto la sabbia
fredda, sui piedi ansiosi,
di corse senza mete.
Guardala, anche se non la vedi,
fissala scansando i muri,
dipingi le sue macchie di dubbi,
chiedile di restare muta,
ma ascoltala quando si scompone,
a metà, a spicchi, fina, intera,
accanto al cielo, leggera.
Io amo la luna, non tu
che assapori l'alba con
le labbra dei sogni appena
finiti.
Le tue fredde labbra hanno congelato il mio cuor
Non ci sarà sole che potrà guarirmi
Solo il brusio del mio amor.
L'angoscia di saperti
in nessuna delle mie braccia
ma averti attorno
come se ballassi una danza.
L'angoscia di non poterti baciare
quella vena sul collo
e lasciarla morire in un battito.
L'angoscia che sulla curva
della tua schiena,
nella piega di una mano
e nel profondo della tua anima
non mi adagio
come tutte le cose che ami.
Avvicinati!
Non avere paura.
Apri gli occhi. E alza la testa.
Dai, non tenere questo sguardo basso.
Non siamo soli.
Lo vuoi capire?
Non siamo soli.
E questo broncio?
Lo so. C'è da esser lunatici.
O forse non c'è da essere.
O forse si è.
O forse.
Dai, chiudi gli occhi.
Dormiamo un po'.
Domani sarà un altro giorno.
Per me dall'ultima volta che ti ho vista non è passata nemmeno mezza ora.
E pure i capelli sono diventati più bianchi, le lune si sono eternamente susseguite, e persino i miei gusti musical si sono più volte scambiati.
e pure tu.
come se fosse mezzora fà.
Il tuo sorriso è un ricordo così limpido che come se fosse un susseguirsi di ogni istante della mia giornata.
Un sorriso sulla guancia.
Io non ti penso e pure sei dentro.
Io non ti vedo e pure sei dentro.
Uno sconosciuto con te, dentro, in fondo al mio più profondo essere.
Io non ti voglio e pure sei qui.
Sei un limpido riflesso che tormenta il mio cuore.
Un amore.
Una visione.
Tutto vivo all'interno di me stesso.
Sei un vuoto che riempie la mia esistenza.
Un vuoto tu, un vuoto così vacante da essere tutto il cio che è rimasto di me stesso.
Io non ti amo più, e pure se amare non fosse se non tu.
Tu. in me.
Niente più.