Scritta da: GENNY CAIAZZO
in Poesie (Poesie d'amore)
Ama senza fare promesse,
sembrerà una Ferrari ma è un calesse,
non collezionare letti disfatti,
lascia le parole concentrati sui fatti.
Composta giovedì 24 maggio 2018
Ama senza fare promesse,
sembrerà una Ferrari ma è un calesse,
non collezionare letti disfatti,
lascia le parole concentrati sui fatti.
L'istinto ebbe sentore d'inganno,
ma il cuore iniziò a battere senza
curarsi del danno.
L'amore non è un possesso.
Amare non è possedere l'altro.
Amare non è scrivere "Ti Amo"
ma dimostrarlo.
Amare è stare in silenzio, abbracciarsi e prendersi cura dell'altro.
Un solo istante per definire,
un rapporto che non sono mai riuscito a capire,
ci alterniamo tra una lacrima e un sorriso,
poi diventi il mio tutto all'improvviso,
un amore che non conquista il podio,
mentre ti amo poi ti odio,
mi porto sempre addosso una nuova ferita,
sarà eterna follia tutta la vita,
tra noi carezze e sberle sotto cieli azzurri e grigi,
abbracci, baci, promesse e litigi,
deve sempre andare avanti così,
ma milioni di volte ti dirò sempre di sì.
L'amore è un animo gentile
una foglia accarezzata dal vento,
una giornata piovoso dove tu ci balli dentro.
L'amore è ciò che porti dentro racchiuso
per paura ti farti male.
L'amore è il rosso corallo
la vita che cambia,
il giorno che corre,
il sorriso di un bambino
il cinguettio di un uccellino.
Accadde
noi sappiamo
breve
e rapido
che parve il mimo
delle ombre sul muro
quando impazziscono
le falene nelle case
di campagna e i gechi
si scagliano all'indietro
arrotandosi nel vuoto
e sembrò il balzo della serpe
nel traverso della sterrata
al pedalare dell'uomo
che arresta e storta
la retta dell'andare
irripetuto
improvviso
somigliante al salto
del pesce alato
nella gobba dell'onda china
al volo dell'arpione
che nel verde dispare
la volta che i nostri occhi
si scambiarono gli scudi
nel repentino duello di un
lampo.
Un'ora e un luogo
Ci promettemmo:
neanche una parola
Ti pronunciai e
il suono non si udì
In un battesimo senza nome
unsi la tua fronte del sacro
trafugato dall'altare sospeso
allo spasimo degli amanti
E fu sera e fu mattino
in un rito segreto e muto
Non osi Dio dividere
quel che noi unimmo.
Li ho tagliati
Il nero sipario
che tra me e te
cadeva se incupivo
quel manto a mezzo
accaldato alla tua spalla
nel sonno imprevisto
l'orlo impuntato
della mia fronte ferma
sollevata nello sguardo
ora si perde sul pavimento
confuso nel chiacchiericcio
ciarlato delle signore bionde
sospinto a caso da venti artificiali
È l'addio un sussulto di lame.
Com'è successo che ti amo così tanto?
Che mi perseguiti in pensieri, parole, opere e missioni?
Che l'ossessione di te la amo, la bramo e poi la bacio, la spalmo addosso fino a farci l'amore?
Come è successo non lo so...
Ma benedico ogni santo giorno perché c'è.
Diavolo di un illustrissimo scienziato napoletano, hai scaricato e fatto piangere il più forte obbediente docile tuo semplice soldato di una vita: un angelo di ragazza.
Dio come ti ama, Beatrice.
Ma ti ringrazia e va avanti.
Dio come ti ama
Ancora nelle frasi ed aforismi
Nelle cravatte e nel cielo ti cerca e ti chiama
Ti cerca in ogni sua immagine
vivendo la vita di tutti i giorni
Tra il teatro, la famiglia ed il suo scrivere
Per raggiungerti per abbracciarti
Dio come ti ama
Diavolo!