Scritto da: Michela A. Tomà
in Diario (Sentimenti)
Che devo fare se i suoi occhi sono gli unici che voglio su di me.
Composto giovedì 13 marzo 2008
Che devo fare se i suoi occhi sono gli unici che voglio su di me.
Sai cosa succede quando non si è più abituati a ricevere amore? Succede che non ti fidi più, che preferisci stare sola. Succede che quando qualcuno ti dice "ti voglio bene" rispondi con un sorriso e pensi "sì, come no". Succede questo, e, quando trovi qualcuno che ti vuole amare davvero, muori di paura.
Non è sbagliato essere "fragili". È sbagliato essere "deboli". La fragilità è umana, sinonimo di emotività e forte sensibilità verso gli altri e verso ciò che subiamo. La debolezza invece è sinonimo di insicurezza, è dipendere da qualcuno o da qualcosa. La fragilità anche tra le lacrime ti fa alzare e allontanarti da chi ti fa soffrire. La debolezza ti toglie la forza di reagire, ribellarti e fare a meno di ciò che continua a ferirti. Personalmente amo la mia sensibilità, ma mi sono sempre rifiutata di essere una persona "debole"! Credetemi, sono due cose completamente diverse.
Ricordi quella ragazza che chiamavi: grassa, errore, balena o anche semplicemente brutta? Quella che prendevi in giro perché viveva con sua nonna? Quella che chiamavi troia perché a 15 anni aveva già un bambino? Ricordi tutte le volte in cui in classe fissava il vuoto e subito dopo scappava in bagno e che quando faceva caldo lei diceva di avere freddo e metteva le felpe? Ora quella ragazza è diventata anoressica per colpa tua. Quella ragazza vive con sua nonna perché sua madre è morta in un incidente stradale e suo padre l'ha violentata quando aveva 13 anni, così rimase incinta. Quella ragazza scappava in bagno per non piangere davanti a te, per non mostrarsi debole. E quelle bende e le felpe, a cosa credetevi che servissero? Le usava per coprire i tagli che si infliggeva. Ma ora quella ragazza sta per avverare il suo più grande sogno. Quella ragazza ora è sul tetto e vuole volare. E tu sei lì, a piangere, essendoti reso troppo tardi di quanto lei fosse speciale. Di quanto tu l'amassi. E lei salta, vola libera tra le braccia di sua madre, l'unica persona che l'abbia mai capita davvero.
Mistero di uno sguardo di quel che sento quando mi perdo mentre ti guardo.
Puoi accarezzarmi maggio con velati petali di rose.
Dolcemente posò le sue labbra sul suo collo, lentamente i corpi bruciarono tra l'ardore della passione, abbandonandosi alle forte emozioni che entrambi sapevano donare.
Ho ancora voglia delle tue carezze per poi volare insieme in quel mondo fatto di passione e desideri, voglio baciarti soltanto per toccarti l'anima, voglio stringerti per farti sentire i battiti del mio cuore e farti sentire l'amore che provo per te.
Non prometterò a lei, prometterò a me stesso, di recuperarle i sogni, di asciugarle le lacrime e di accarezzarle il cuore. Sono qui mio piccolo fiore, io resto. Resto con te, tra i fiori e le spine. Tra ciò che abbiamo perso e ciò che avremo. Io adesso sono con te e sarò con te finché lo vorrai.
Io non lo so chi sei e dove ti trovi adesso. Ti ho aspettato e ti ho cercato, ma ogni volta sono arrivata alla fine dicendomi: "No, non è lui". È strano sapere che da qualche parte esisti e non riuscire a trovare il modo per raggiungerti. Forze anche tu la sera guardi il cielo e respiri forte la brezza pensando che se in quel momento una mano stringesse la tua tutto sarebbe migliore. Forse anche a te la notte sembra eterna, un'attesa di tempo infinitamente sprecato. Un tempo che sarebbe meglio bruciare in due, tra pelle e sguardi. Non so come trovarti, ma ovunque tu sia ti prego trovami... Sto aspettando te.