Scritto da: Megan Gandy
in Diario (Esperienze)
Ho bisogno di qualcuno che mi faccia volare, non che mi metta in gabbia.
Composto sabato 18 aprile 2015
Ho bisogno di qualcuno che mi faccia volare, non che mi metta in gabbia.
Pensano di fare con te quello che fanno con tutti, ma io non sono tutti.
Mi rendo conto che spesso sono una persona scomoda perché non riesco a stare zitta, se vengo provocata reagisco, se percepisco arroganza nei comportamenti ricambio il favore, a parola corrisponde parola. E se pensavi di avere trovato una donna che abbassasse la testa e tacesse, mi dispiace per te ma hai sbagliato persona.
Tra mille fiori colorati e il canto della natura che si è appena risvegliata, mi accorgo che il mio cuore è assetato di gioia, la mente reclama serenità e l'anima si nutre di quei momenti di amore vero, donati a coloro che stringo forte alla mia esistenza. E mentre mi osservo riflessa nell'acqua limpida di un torrente capisco che solo l'amore e i sentimenti puri come le gocce di rugiada al nascere del sole costituiranno la base su cui costruirò il mio futuro.
C'è un detto che dice "il saluto è degli angeli". Sarà pur vero, ma io il saluto lo ritengo un gesto dovuto che nasce dal cuore e viene fatto con il cuore. Un gesto che ci distingue dai cuori vuoti, freddi e privi di vita e di rispetto verso il prossimo.
Non era tanto l'essere diffamata che dava fastidio, ma subirlo da chi della propria vita non poteva farne un vanto, ma avrebbe dovuto averne solo vergogna.
Delusa dalla vita, delusa da chi non ha capito il mio amore, delusa da chi non ha saputo ascoltarmi. Mi abbraccio le mie colpe, colpe che non merito, perdendomi nei miei "dove ho sbagliato", "se io fossi stata", fino a far sanguinare l'anima, fino a star male e cercare di cambiare, ma non è così. Perdonati, perdona il tuo stupido pensiero. Lo devo a me stessa. Perdonati, mi dico, e incomincia a guardare un nuovo orizzonte.
Raccolgo pezzi di vita sparsi in questo mondo, li porto all'anima mia, per non dimenticare mai chi ero e per mai dimenticare cosa sono. Io, sempre io, semplicemente io. Cresciuta.
Non potrò cambiare il mondo, ma almeno posso rendere meravigliosa la vita delle persone che amo. Non potrò catturare la luna, ma almeno posso raccontarla al mio amore. Non potrò toccare il sole, ma almeno posso guardarlo in te amore. Non potrò mai descriverti quanto ti amo. Tu prova ad immaginare però il mondo, la luna ed il sole messi insieme: ecco, un po' il mio amore è grande così.
Non festeggio la festa delle donne, io sono donna sempre. Non ne trovo il nesso, né il senso di questa festa se non quello di ricordare tutte le donne morte per mano di una società maschilista! Per me festeggiare la festa delle donne è come festeggiare la morte di un familiare. Vi prego non fatemi gli auguri, non ho nulla da festeggiare! Se non un pensiero e un grazie a "quelle" donne che hanno dato la vita per me donna, per la mia libertà di pensiero. Il mio cuore è lì tra quegli angeli.