Delusioni


Scritto da: Laura Lapietra
in Diario (Delusioni)
Lei aveva quel misterioso potere di farlo sentire sprecato e inadatto quando lo guardava negli occhi, un ramo pendulo secco incapace di germogliare i suoi pregi e far vibrare le sue essenze, per poter colmare il vuoto di lei quando lui la sfiorava, era bella e glaciale da morire, ma spaventosamente ammaliante da non saper distogliere in lui quel pensiero quel chiodo fisso di riempire quel vuoto, ciò che lei non desiderava da lui.
Composto giovedì 9 novembre 2017
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    Scritto da: Sara
    in Diario (Delusioni)
    La vita non è bella, non lo è per niente, ci sono soltanto sofferenze delusioni e morte. Quindi perché credere nelle favole? Si, si va avanti ma soltanto per la felicità di un amore puro che metti in vita, che è il vero amore ed è per questa luce meravigliosa che gli dimostri la vita in modo diverso dalla realtà, perché è soltanto un inferno che solo la propria anima deve trasformare in luce.
    Composto mercoledì 8 novembre 2017
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      Scritto da: Laura Lapietra
      in Diario (Delusioni)
      I migliori sospetti fondati, sono quelli che inabissi nelle acque torbide dell'omertà, poiché essendo fragile e incapace di navigare sul veliero della verità, per arrivare dall'altra sponda in preda alla paura che ti assale di volgere il tuo sguardo sull'altra faccia della medaglia, preferisci chiudere gli occhi e la mente e continuare a camminare sulla spiaggia del falso cieca per volontà propria!
      Composto lunedì 6 novembre 2017
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Delusioni)
        Ho sempre scelto io se affacciarmi in modo delicato nella vita delle persone oppure irrompere con forza ogni barriera e pretendere un posto in essa. Crescendo, maturando, grazie ai calci in culo presi, a quei "maleducato"... "arrogante" urlati contro il mio petto, ho capito... ho capito che come pretendevo rispetto per la mia di vita, per i miei spazi, per il mio intimo... non avevo niente da pretendere. Nulla mi era dovuto, niente di ciò che pretendevo mi sarebbe stato dato. Ho imparato, ma malgrado questo mio passo in avanti, ho continuato ad imbattermi in chi ha continuato a pretendere posti che non volevo concedere, a gridare ragioni che non volevo ascoltare e a farmi sentire sbagliato anche se mi stavo comportando in modo giusto. È lì che ho capito la cosa più importante: fare sempre ciò che sento, seguire cuore e istinto, senza lasciare che uno dei due prevalga mai in modo prepotente sull'altro, ascoltare per essere ascoltato, ma incazzarmi quando le mie ragioni vengono calpestate. Perché io sono questo, non chiedo di essere accettato, non chiedo di essere migliore, mi basto e mi vado a genio... se vuoi davvero farmi essere un uomo migliore non è né con la prepotenza, né con l'arroganza che ci riuscirai. Le mie mani, i miei passi, la mia mente, tutto ciò che sono si sposta solo quando mi sfiori il cuore... tutto il resto mi porterà a percorrere nuovi passi... ma nel senso opposto al tuo.
        Composto domenica 5 novembre 2017
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          Scritto da: Anna Rijtano Mallus
          in Diario (Delusioni)
          Si fa un gran parlare sull'importanza del chiarire per risolvere... ed i chiarimenti effettivamente sono sempre importanti e belli ma solo se chi parla e chi ascolta lo fanno col cuore e l'anima, propensi e favorevoli cioè alla comprensione e soprattutto davvero intenzionati alla soluzione. Sono belli e significativi quando il dialogo è amorevole, volto al bene da entrambi le parti, quando ci si parla e ci si ascolta con vera umiltà soprattutto senza quelle fastidiose punzecchiature atte a provocare... o ferire. Non sono per niente belli né edificanti invece, quelli che servono solo a far sfoggio della propria vanità intellettuale, del proprio sapere, quelli con una risposta sempre pronta e sempre per tutto che peraltro, spesso risulta preconfezionata ed usata come alibi. Che tristezza quei chiarimenti che sono solo competizioni, gare a chi si esprime meglio o a chi usa parole più ampollose o ridondanti; che tristezza rendersi conto che più che un dialogo è un soliloquio sterile. Io credo che sono belli e molto apprezzati quei chiarimenti fatti con e per amore, quelli fatti con affetto e vero interesse. Tristi e per nulla gratificanti quando ci si rende conto a malincuore che sono stati solo uno sciorinamento di parole al vento e di tempo sprecato.
          Composto sabato 11 maggio 2013
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