Scritto da: Silvia Nelli
Ho sempre scelto io se affacciarmi in modo delicato nella vita delle persone oppure irrompere con forza ogni barriera e pretendere un posto in essa. Crescendo, maturando, grazie ai calci in culo presi, a quei "maleducato"... "arrogante" urlati contro il mio petto, ho capito... ho capito che come pretendevo rispetto per la mia di vita, per i miei spazi, per il mio intimo... non avevo niente da pretendere. Nulla mi era dovuto, niente di ciò che pretendevo mi sarebbe stato dato. Ho imparato, ma malgrado questo mio passo in avanti, ho continuato ad imbattermi in chi ha continuato a pretendere posti che non volevo concedere, a gridare ragioni che non volevo ascoltare e a farmi sentire sbagliato anche se mi stavo comportando in modo giusto. È lì che ho capito la cosa più importante: fare sempre ciò che sento, seguire cuore e istinto, senza lasciare che uno dei due prevalga mai in modo prepotente sull'altro, ascoltare per essere ascoltato, ma incazzarmi quando le mie ragioni vengono calpestate. Perché io sono questo, non chiedo di essere accettato, non chiedo di essere migliore, mi basto e mi vado a genio... se vuoi davvero farmi essere un uomo migliore non è né con la prepotenza, né con l'arroganza che ci riuscirai. Le mie mani, i miei passi, la mia mente, tutto ciò che sono si sposta solo quando mi sfiori il cuore... tutto il resto mi porterà a percorrere nuovi passi... ma nel senso opposto al tuo.
Composto domenica 5 novembre 2017

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