in Diario (Delusioni)
Purtroppo ci sono ferite che non si possono cicatrizzare. Ci sono dolori troppo forti da sopportare perché non hanno un "perché", ma solo un cumulo di bugie.
Composto sabato 16 dicembre 2017
Purtroppo ci sono ferite che non si possono cicatrizzare. Ci sono dolori troppo forti da sopportare perché non hanno un "perché", ma solo un cumulo di bugie.
Capita di perdersi così, tra lacrime e orgoglio, di non riuscire a compiere quel passo che potrebbe cambiare le cose. Ognuno perso dietro le proprie convinzioni, ancorato alle proprie certezze. È vero che l'amore da solo non basta, poi occorre sapersi tenere, ed io e te non l'abbiamo saputo fare.
Un amore sbagliato non vuol dire che hai fallito. Perseverare verso una strada che può farti molto male, può farti fallire. Può distruggere i tuoi sogni e trasformarli nei peggiori dei tuoi incubi.
Nei giorni concepiti come "festa", si acuiscono le assenze. E ti manca la vita vissuta insieme a chi non c'è più. Ti mancano i sorrisi e le lacrime condivise, i silenzi. Le carezze. I baci. Gli abbracci, dati e non dati. Persino le litigate e le parole spropositate. E ami. Oltre la parola Fine.
Nascosta dietro il falso sorriso. E tu indossi la tua maschera. Entrambi abbiamo perso.
Le persone fedeli esistono? Forse perché non ci si vuole neanche porre il dubbio, o la briga di rispondere, che molti scelgono la compagnia di un cane.
È inutile rincorrere chi ci ritiene invisibili.
Sai che c'è? C'è che non ho bisogno di te, il mio cuore batteva e batterà, ancora e ancora miliardi di volte. I mie occhi si apriranno e chiuderanno e così via finché ce la faranno, di lacrime ne ho versate e non smetterò, il cibo l'ho sempre adorato e il vino sempre berrò. I sogni resteranno con me così come gli incubi che non mi fanno dormire. Tremerò per le stesse paure di sempre, oramai mie compagne di questo viaggio. Vivo, eccome se riesco a vivere senza di te. C'è che non è la stessa cosa, di vivere con te. Ecco cosa c'è.
La peggiore maledizione che ti può capitare nella vita? Affezionarti a tutte le persone che ci entrano.
Ti nascondi? Perché? A che ti serve se tanto sei dentro di me, dove posso vederti sempre, trovarti appena chiudo gli occhi, persino al buio. La luce che emani attraversa quei quattro stracci con cui provi a coprirti, ed è inutile che cerchi di soffocare la tua voce nella speranza che non ti senta, ormai sei un eco che rimbomba attraverso ogni angolo di questa città caotica. Lo sai che quando si entra così prepotentemente dentro una persona, non se ne esce più, neanche volendolo. Prenditi la responsabilità di ciò che hai fatto. Perché la colpa è solo tua.