Scritto da: Oriella Beretta
in Diario (Delusioni)
Ho posato un bel tappeto colorato sopra la spazzatura del mio cuore per illudermi d'averlo ripulito dalle delusioni.
Composto venerdì 23 giugno 2017
Ho posato un bel tappeto colorato sopra la spazzatura del mio cuore per illudermi d'averlo ripulito dalle delusioni.
Ci sono persone che incontri, conosci, che qualunque cosa gli fai non ti capiscono. E ricorrono alla solita frase di circostanza: "tu sei falso", perché non tutti riescono a capire, a capirti, e ti attribuiscono aggettivi inappropriati. E io quando ascolto questa frase il mio viso si incupisce, e con gli occhi riversi a terra sento dentro me un bordello, schiamazzi, provenienti dal mio petto, e capisco che è il mio cuore, che fa festa perché il mio cervello ha capito che quella è un'altra inutile persona.
Ci sono quegli esseri fragili che si autolesionano nei ricordi a furia di nuotarci nel suo mare melanconico, convinti di non poterne arrivare a riva e ricominciare a percorrere la vita!
Sgradevoli pettegolezzi.
"Ma sono soltanto voci" disse qualcuno. Il guaio è che le voci corrono e nessuno può fermarle. Non si rendono conto di quanto pericolose possano essere certe voci. Con noncuranza e fingendo ingenuità, iniziano con lo spargerle; di bocca in bocca si ingrossano diventando poi pericolose valanghe inarrestabili.
Si bagna il mondo e piango. Si sporca di quel fango che non riesce a liberare i miei ricordi atrofizzati. Intrappolati in una morsa, come creatura muta e rossa, sfavillante avanti gli occhi, dietro spessi vetri rotti. Pieni di quei scarabocchi che hanno senso se li tocchi, perché solamente un cieco può comprenderne i rintocchi. Suona ancora la campana e marcia ancora verso i giorni, che il passato è già svanito, con l'augurio non ritorni. Non mi volto, manca il senso, resto immobile, in eterno, dimmi solo una parola, che dentro me si è fatto inverno.
Anche se la pioggia bagna sempre il mio volto, ritorno a sorridere a dispetto di chi mi vuol vedere soffrire, perché la cattiveria percorre una strada a doppio senso e ritorna nuovamente allo stesso mittente.
Povere dentro sono le persone false, le ipocrite e le facce da culo che deludono e fanno del male senza provar rimorsi. Poveri dentro sono quelli che parlano senza concludere mai nulla. Ma i peggiori sono i furbi, quelli che tentano di ingannare la gente e vengono scoperti all'istante.
Uno dei più grandi sbagli che possiamo commettere è pensare che uno buono nell'anima sia un bel fesso, non valutando mai l'ipotesi che costoro sono decisamente più calmi, più cauti, più forti, più equilibrati nel centrare meglio dove polverizzare le menti bacate!
Più diventi forte e più non te ne frega niente.
Quel giorno non è mai arrivato. Sto ancora aspettando, ma non so fino a quando.