Scritta da: Silvia Nelli
Troppi occhi pieni di dolore, impressi su volti che indossano comunque un sorriso dal sapore di dignità. Troppi occhi felici e fieri, impressi su volti dal sorriso ipocrita e falso.
Composta venerdì 4 settembre 2015
Troppi occhi pieni di dolore, impressi su volti che indossano comunque un sorriso dal sapore di dignità. Troppi occhi felici e fieri, impressi su volti dal sorriso ipocrita e falso.
Guarda la vita e cerca di cogliere i suoi attimi, le sue piccole sfumature. Spesso si nascondono dietro i più grandi momenti bui. Giocatela con coraggio, perché non esiste strada priva di difficoltà. Non esiste una meta che non abbia soste durante il tragitto. Non esiste felicità che non sia stata bagnata da lacrime di percorso. Rischia, avanza, lotta, ma non morire mai ferma in un angolo di mondo. Soprattutto se quel mondo è un mondo che non senti tuo.
La mia felicità non dipenderà mai da coloro che l'hanno solo desiderata nella vita, ma da chi come me ha lottato per raggiungerla. La mia felicità sarà un insieme di attimi attraversati da dure battaglie affrontate insieme. La mia felicità sarà quel sorriso che nascerà sul mio volto, quando anche nei momenti più difficili incrocerò gli occhi tuoi. La mia felicità saranno le tue mani che non lasceranno le mie al primo errore, ma che sapranno stringerle più forte perché io possa tornare a dire: "sono felice".
Io non ho padroni. In questo momento della vita sono come il mare: immenso, ma irraggiungibile come il suo orizzonte.
"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire"! Mai un semplice detto fu più saggio. Nessuno ti ascolterà mai se non ha interesse nel farlo. Nessuno capirà mai se non ha voglia di farlo. Puoi metterci tutto il cuore che vuoi, tutta la buona volontà e fino all'ultima goccia di pazienza, ma fidati chi non ha altrettanto cuore per comprendere, volontà per capire e pazienza per ascoltare sarà come se tu non avessi mai parlato.
L'educazione che mi è stata trasmessa non la porto con me per dovere, ma per scelta. Non chiedo a chi incrocia il mio cammino di scegliere la stessa strada, chiedo solo che si porti rispetto. Ho scelto di essere educato, ma ho imparato anche a lasciarla un attimo da parte se ritengo opportuno darti ciò che meriti.
Quando ero piccola, qualsiasi cosa mi succedesse, mi bastava appoggiare il capo sul petto di mia madre ed ecco che grazie al suo odore io ritrovavo la sicurezza di cui avevo bisogno. Oggi, quando mio figlio sta un po giù e viene ad abbracciarmi e appoggia la testa sul mio petto, provo la sensazione inversa e penso: "Forza figlio mio, passerà anche questa"! Ci sono cose che se non sei madre non puoi capire e ci sono cose che se non sei stato figlio di una buona madre non puoi spiegare.
La verità è che una persona non deve essere perfetta, impeccabile e priva di errori. Una persona deve essere principalmente onesta e sincera. Deve rispettarti come persona, ascoltarti e non solo farsi ascoltare. La verità è che non ci servono perfette serate o prototipi perfetti, noi vogliamo anche le liti, le urla, i vaffanculo, le spinte e i musi lunghi. Le vogliamo sì, alternati ad abbracci, baci, sorrisi, mani che si stringono e sguardi che si perdono. Non serve la perfezione perché se c'è amore, emozione e volontà il modo di far combaciare le diversità si trova. Serve sincerità, coerenza e presenza. Perché se non c'è voglia di esserci e di restare è inutile trascinare e fingere di costruire.
Ho pensato tu fossi la creatura più bella che la vita potesse farmi incontrare... Oggi so che eri e sei, solo un'anima malata di se stesso.
Prendi le sconfitte e fanne tesoro... Non sempre "perdere" equivale ad essere "sconfitti"! Spesso può essere il punto di partenza verso grandi vittorie.