Scritta da: Silvia Nelli
Ti perdi, ti ritrovi ed ogni volta che "t'incontri", ti stringi più forte di prima.
Composta domenica 20 agosto 2017
Ti perdi, ti ritrovi ed ogni volta che "t'incontri", ti stringi più forte di prima.
Se la potenza della mia rinascita sarà equivalente ai sorrisi che ho perso e che mi sono stati sottratti... Sarà una rinascita grandiosa.
In molti conoscono le note... pochi sanno tramutarle in magia. Tutti sanno pronunciare belle parole... pochi sanno tramutarle in certezza.
Mentre tutti pensano di sapere cosa sia l'amore e lo cercano disperatamente dentro parole smielate e grandi gesti eclatanti, esiste chi, come me nel suo angolo osserva. Osserva e assapora quell'equilibrio meraviglioso che ha raggiunto e pensa che l'amore non è dentro le parole, le promesse o i plateali gesti del momento. L'amore è respirarsi piano, per conoscere anche quei maledetti angoli spigolosi e malgrado le ferite, tenersi! È camminare a piccoli passi verso obiettivi comuni, senza correre verso illusioni spinti solo dall'euforia del momento. Amarsi è guardarsi con gli occhi pieni di lacrime, per poi baciarsi come se non ci fosse un domani... In silenzio cuore contro cuore.
Cammino distratta da milioni di cose, ma quando qualcosa cattura la mia attenzione è la fine. Diciamo che molto spesso me ne frego di molte cose, da anni conta solo ciò che ho scelto di far contare. Lascio scivolare molte cose, lotto e faccio guerre solo per chi vale e non perdo più tempo per altre. Però quando qualcosa mi tocca il cuore sboccio come un fiore sotto ai raggi del sole durante la sua prima primavera.
Volersi bene veramente non è provocare in modo stupido per ferire, ma qualcosa che accudisce l'altro senza ferirlo. Volersi davvero bene è venirsi a riprendere malgrado tutto e malgrado tutti. Volersi davvero bene non è rincorrere, ma proseguire insieme. Non è "pensare" che nell'altro ci sia lo stesso sentimento, ma vedere, sentire e avere la certezza che anche in esso ci sia.
Ci metto un po' di tempo, ma poi ci arrivo. E quando arrivo al dunque e traggo conclusioni e risultati, mi vesto di una calma tale da far invidia anche ai morti. Quella calma straordinaria che vestono solo coloro a cui non gliene frega più niente. Quella calma di chi sorride guardando dall'alto colui che riteneva "grande", rendendosi invece conto di quanto "piccolo" sia. Torno a vivere e sorrido ironicamente su me stesso per essere stato così cieco.
Ho visto molti poeti che dopo aver recitato il loro più intenso copione hanno spento i riflettori su chi aveva creduto in loro.
Prima piccoli e poi grandi. Per crescere si deve cadere e rialzarsi. Prima bambini, poi ragazzi e successivamente uomini. Per essere grandi uomini bisogna imparare a lottare, a credere in se stessi, ad essere forti e soprattutto a non darsi sconfitti mai. Sei un uomo ormai e come ogni uomo che vale saprai rialzarti, lottare e trovare la giusta strada per essere ogni giorno un uomo migliore.
Non siamo costretti a restare nella vita di nessuno e nessuno è costretto a restare nella nostra. Tuttavia, spesso, costringiamo noi stessi ad adeguamenti inauditi per non perdere qualcuno, per non sentire un vuoto o non vedere una porta chiudersi definitivamente. Ogni volta che ci obblighiamo a questo, dobbiamo essere consapevoli che abbandonando in un angolo ciò che eravamo, perdiamo un pezzo di noi stessi che non ritroveremo mai più. Ogni volta che accomodanti abbassiamo la testa per non perdere qualcuno, probabilmente stiamo perdendo i nostri lati migliori. Lati che muteranno definitivamente il nostro essere, fino giù... In fondo all'anima.
E niente di ciò che cade a morire in fondo all'anima, torna mai indietro...
Ricordiamocelo quando per troppo amore verso qualcuno... Smettiamo di amarci.