Scritta da: Silvia Nelli
Essere allegri non vuol dire essere felici. A volte un sorriso serve per nascondere la sofferenza che si ha dentro.
Composta venerdì 29 giugno 2012
Essere allegri non vuol dire essere felici. A volte un sorriso serve per nascondere la sofferenza che si ha dentro.
Niente potrà mai allontanarti da ciò che veramente vuoi e niente potrà mai convincerti del contrario di ciò che sente il tuo cuore.
A volte basta una mano che ne stringe un'altra per diventare invincibili.
Quello di più brutto che ho visto nel mondo è stato gente calpestarsi per stronzate e non darsi una mano
per cose serie!
Certe persone le metterei volentieri anche solo un giorno nei panni degli altri, poi vediamo quanta voglia hanno ancora di sparlare.
Non puoi costringere nessuno a cambiare pensiero, come nessuno può cambiare il tuo. In base a come ci sentiamo, a cosa proviamo ci comportiamo. Non sempre veniamo capiti, anzi spesso veniamo giudicati. Perché l'opinione arriva da chi conosce i motivi. Il giudizio da chi ha solo voglia di parlare senza mai sapere.
Non vi fate apprezzare per quello che non siete, credetemi è meglio ricevere un "no" per ciò che siamo che un "si" per quello che non siamo! La dignità, la fierezza e la stima di se stessi è cosa preziosa. Non avere mai vergogna o timore di ciò che sei e di mostrarlo. L'unico accorgimento da tenere presente è: valuta sempre a chi mostrarti!
Non sono molto paziente in alcuni casi. Le cose le spiego una volta, se ci tengo veramente anche due, ma ad un certo punto se fai finta di non capire mi rompo, alzo i tacchi e me ne vado!
Non ho più voglia di dare alle persone possibilità che non meritano. Non ho più voglia di credere che per loro esisto se poi hanno avuto tempo per tutti tranne che per te. Non ho più voglia di giudicare me, di accusare me stessa di colpe che non ho e di sentirmi la causa del cattivo comportamento altrui.
Vedo persone vendere l'anima per un briciolo d'amore, senza nemmeno rendersi conto che mentre lo fanno perdono qualcosa che vale molto di più di ciò che in modo tanto "ossessionato" disperatamente cercano: "la dignità"!