Tu sei lei, lo sei sempre stata e sempre lo sarai. Lo sei stata sotto le lenzuola sbagliate, negli abbracci sbagliati, negli sguardi sbagliati, nei baci sbagliati. Ti ho desiderata così tanto da non essere riuscito ad amarti.
Ti ho amato nell'unico modo che conoscessi: come si amano i tramonti verso casa, come i sogni che si realizzano.
L'amore riconosce un solo invalicabile limite: il rispetto verso se stessi. L'amore che non ha limiti o è stupidità oppure è dipendenza.
La Sardegna ti sconvolge, con le sue terre distese, spoglie, come in un talamo, pronta a far l'amore, terra antica, che ti aggredisce alle spalle con la sua dolcezza, l'ospitalità di gente orgogliosa, innamorata delle proprie radici, che riesce a trasmetterti nelle vene questo amore viscerale per una terra che profuma di verginità in ogni angolo. Ma ciò che ti intrappola qui, è la bellezza: che scoppia in ogni granello della sua sabbia finissima, in ogni roccia morbida e levigata come il seno di una donna splendida lungo le sue coste, fianchi frastagliati, irregolari, immacolati che ti cingono in abbracci sensuali con i suoi mari sorridenti. La Sardegna è bellezza, è amore.
Chiunque abbia detto che il lavoro nobilita l'uomo evidentemente non ha mai lavorato.
C'è sempre un perché. Quando non lo vedi, c'è anche di più.
Proteggila, abbracciala, baciala, scostale i capelli, accarezzala, sorridile, ridi con lei, prendile le mani, sappi volerle bene. Ma non permetterle di innamorarsi di te se non sei disposto a qualsiasi cosa per tenerla stretta a te.
Più lunga è la spiegazione, più grande è la bugia.
Non si può volere la bicicletta per poi avere paura di alzarsi sui pedali.
Non c'è scelta più difficile da prendere di una rinuncia.