Frasi umoristiche Barzellette migliori


Scritta da: Paolo Broni
in Umorismo (Barzellette)
C'è Dante che sta attraversando l'Inferno. Quando arriva al girone degli omosessuali gli cade il blocco per gli appunti e mentre si china per raccoglierlo arriva un diavolo che gli infila il forcone nel... nella parte più esposta.
Dante si rialza tutto arrabbiato: "Ma che fai? Io sono Dante!"
E il diavolo "Dante o prendente, la pena è equivalente".
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    in Umorismo (Barzellette)
    Preoccupato perché le sue galline fanno sempre meno uova, un contadino finisce per dare la colpa al vecchio gallo che evidentemente non fa più il suo dovere. Si procura un bel galletto e lo mette nel pollaio. Il vecchio gallo si avvicina al nuovo re del pollaio e gli fa: "Forse puoi farmi un piccolo favore. Tanto per salvare la cresta, facciamo una gara di corsa e chi vince si piglia il pollaio. Così non avrò l'aria di essere stato spodestato per scarso gallismo. Vedendolo tanto malmesso, il galletto acconsente, e, anzi, per mostrare la sua generosità, concede al rivale un po' di vantaggio. La gara ha inizio e, ben presto, il giovane gallo comincia a ridurre il distacco. La rimonta è costante e, già a metà gara, il galletto ha quasi raggiunto il vecchio gallo quand'ecco che uno sparo mette fine alla competizione. Colpito da una raffica di pallini, il giovane gallo stramazza al suolo, morto. "Porco mondo! - esclama il contadino - È il terzo gallo frocio che mi capita in un mese!".
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      in Umorismo (Barzellette)
      Su una nave da carico c'era un cuoco cinese mite, gentile e riservato. La ciurmaglia, non avendo niente da fare, lo aveva preso di mira e gli faceva ogni giorno i peggiori scherzacci (tipo incendiargli il codino o cospargere di peperoncino la sua carta igienica... ), ma il cuoco non reagiva mai, non diceva niente e non si lamentava; al massimo faceva un inchino e se ne andava. Dopo alcuni mesi, l'equipaggio cominciò a stancarsi (e a esaurire la fantasia nell'inventare nuovi scherzi) e alla fine decisero di lasciare in pace il poveretto. Dopo alcuni giorni di "calma", il cuoco, meravigliato, prese la parola mentre tutti stavano pranzando: "Scusale, molto onolevoli compagni di viaggio, io avele notato che voi non stale più facendo nessun schelzo a povelo cuoco cinese, cosa essele successo?" Al che gli dissero che non c'era più gusto, che si erano stancati etc etc... "Allola voi non falete più schelzi a povelo cuoco cinese?" E la ciurma "No, no, non ti preoccupare, d'ora in poi puoi stare tranquillo" E il cuoco "E allola povelo cuoco cinese smettele di fale cacca nella minestla".
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        in Umorismo (Barzellette)
        Lettera d'amore: "Mia adorata, ti amo più di quanto le parole possano dire. Per te scalerei le vette più alte del mondo, attraverserei i deserti più desolati e le lande più fredde del Polo Nord. Ti amo"

        P.s.: Ci vediamo domenica, se non piove.
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