Poesie inserite da Marco Giannetti

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Scritta da: Marco Giannetti
Cerco di parlare con la voce che t'appartiene e sento il mio cuore dilatarsi, cerco di sentire ogni tuo pensiero che per me hai e che fa sciogliere la mia neve...
imiterò il desiderio che, dentro, già mi somiglia e vorrò essere la nostra soccia che già ci sta cercando per ricondurci all'abbraccio degli alberi che si spalancano al cielo.
Composta sabato 11 febbraio 2023
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    Scritta da: Marco Giannetti
    sei l'innesto mancato della luna, non voglio darti impressione di tristezza, meriti più importante valore perché tu sei acqua da bere nelle arsure dell'anima...
    ... del mio amore puoi chiudere gli occhi con filo di nebbia mentre imperversa l'arcobaleno...
    ... a te ho mostrato i bei tramonti d'Africa e parte dell'oriente, a te ho descritto i disegni "belli" di Cusco e machu picchu, ho abitato tra stelle cadenti, viste attraverso le fessure del tempio...
    Ho abituato il mio respiro ad un battito inverso così da stancare le membra anche quando il mio sonno è assente.
    Composta lunedì 19 dicembre 2022
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      Scritta da: Marco Giannetti

      El cantico de My corazon

      Ninguno la amará como la amo yo.
      Podrás calentarte cerca de muchos fuegos., no será nunca el mismo ardor.
      Te encontarrás en los mejores años,, joven y fuerte, capturaste mi corazón con una mirada, dando origen a una llama.
      La armonía de palabras simples, pronunciadas por tus labios con la ternura de los años.
      Te protegí con la certeza che un dia habré encontrado a mi amado.
      Esa pequeña llama que se encendió en nuestros corazones ha continuado débilmente a dar vida a nuestra unión, lejos de nuestros ojos y fiel a nuestros principios.
      Te respiré con el aire de una montaña, distendida en el pasto con el perfume de la primavera.
      Las suaves caricias de los rayos del sol me calentaban la cara y nunca quisiera olvidarme esas sensaciones.
      Sentí tu regreso amado mío
      Al ponerse el sol, quel dia inicio  a la primavera avivando la llama que en mi parecía solo cenizas, dando la posibilidad de iniciar una nueva vida. EL AMOR
      Composta martedì 28 gennaio 2014
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        Scritta da: Marco Giannetti

        Rimarrai in me

        Rimarrai l'amore più bello che ho avuto
        Rimarrai dentro di me come l'amore eterno,
        così com'era il Natale dei miei giovani anni.
        Rimarrai dentro di me
        e ti conserverò come la fotografia più bella
        nell'inverno del cuore.
        Rimarrai dentro di me il segreto più sacro.
        Rimarrai in me nel dolore che mi porto dentro.
        Rimarrai dentro di me
        come le lacrime rimangono nei miei occhi apparentemente asciutti.
        Composta sabato 7 novembre 2015
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          Scritta da: Marco Giannetti
          Mi avvolgo nel ricordo di emozioni, di sguardi, di profumi.
          Mi avvolgo nel brivido delle tue carezze, nella passione dei tuoi abbracci, dei tuoi baci.
          Mi avvolgo nel tuo amore puro, nella tua gentilezza nel donarmi un fiore e nella tua generosità.
          Mi avvolgo in te,
          e di te
          voglio ancora il respiro
          e di te
          voglio ancora l'anima
          e di te
          voglio ancora morire.
          Composta giovedì 6 agosto 2015
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            Scritta da: Marco Giannetti
            Nessuno mai t'amerà come ti amo io.
            Potrai scaldarti vicino a diversi fuochi, non sarà mai lo stesso ardore.
            T'incontrai negli anni migliori, giovane e forte, catturasti il mio cuore con uno sguardo, dando origine a una fiamma.
            L'armonia di parole semplici, pronunciate dalle tue labbra con la leggerezza di quegli anni.
            Ti custodii con la certezza che un giorno avrei ritrovato il mio amato.
            Quella piccola fiammella che si accese nei nostri cuori ha continuato debole a dar vita al nostro legame, seppur lontani ai nostri occhi e fedeli ai nostri principi.
            Ti ho respirato nell'aria di montagna, distesa su un prato tra i profumi della primavera.
            Le carezze lievi dei raggi del sole mi scaldavano il viso e mai avrei voluto lasciar quelle sensazioni.
            Avvertivo il tuo ritorno mio amato.
            Al calar del sole quel giorno di inizio primavera ravvivasti quella fiammella che in me sembrava quasi cenere, lasciandoti donare una nuova vita... l'Amore.
            Composta mercoledì 21 gennaio 2015
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              Scritta da: Marco Giannetti

              Di quanto stupore

              Di quanto stupore io posso ancora amarti, pioggia fuggita dal cielo?
              Di quanto stupore spigolo interminabile, in cerca d'un angolo d'infinito?
              T'avrei cercata se non fossi mai nata, t'avrei trovata nido d'acqua salata ad aspettarmi fiume, tra grano e ranocchi saltellanti di salti più alti del mio respiro.
              Di quanto stupore io posso ancora amarti, se ladra già rubi dell'amore parlano di te e ne tingi pareti e parole da cui dipendo e vivo?
              Di quanto stupore chino sulla notte ti osservo, cosicché, ogni cosa d'oggi ti possa volere?
              Di quanto stupore io posso ancora amarti pioggia fuggita dal cielo?
              Posso amarti pensiero di marzo?
              Posso amarti da riderne e piangere ancora.
              Composta martedì 9 dicembre 2014
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                Scritta da: Marco Giannetti

                lacrime

                Gli occhi come serbatoio
                le gote fan da corridoio
                la malinconia per inghiottitoio il tempo ne è l'asciugatoio.
                Le lacrime sono copiose adescatrici di altre, trasparenti decalcomanie del proprio dolore.
                Hanno l'eccentricità di un mappamondo, l'evanescente sbigottimento che (s)colpisce una città devastata.
                La bocca si squarciava a dilavare i suoi limiti; e i denti come pilastri di marmo ad irretire quel gorgogliante singulto.
                E in melma vischiosa slittavano, ma dove poi?
                ridendo le ridicole.
                Può fare a meno dei binari un treno che attraversa la felicità?
                Composta sabato 27 luglio 2013
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                  Scritta da: Marco Giannetti

                  la fine dell'estate

                  Il sole si abbassa smanioso
                  sul mare striato di rosso
                  e in un attimo sparisce
                  conte inghiottito dall'acqua.
                  Quasi fosse scoccata la sua ora
                  dietro l'orizzonte labile tra confuse tonalità di colori.
                  L'aria frizzante e umida di salsedine si spande frammista al profumo pungente di zenzero.
                  Mi rammenta l'odore del pane appena cotto alle prime luci del mattino.
                  Così non avverto la fine dell'estate con le sue inerzie ed il niltore che ne fanno sbiadire la sembianza e più graduale è il passaggio.
                  Io invece volo leggera con simmetria e grazia sul vuoto affiorante in superficie, e ne bevo l'allegrezza che totale mi pervade.
                  Composta sabato 27 luglio 2013
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                    Scritta da: Marco Giannetti
                    Lanciano vivaci attese,
                    come fantasmi appesi
                    a ganci di sabbia
                    pronti a cercarsi e perdersi,
                    guardarsi e disperdersi
                    Applausi sospesi
                    in un'aria raggelata
                    di rimorsi accesi,
                    come giochi di luce
                    incandescenti e frenetici
                    nel labirinto dei sensi
                    scomposti e perduti
                    Ricordi protesi
                    su immagini marcescibili
                    stillano la mente,
                    e il salto oltre l'ovvio limite
                    mi rende instabile Incapace di stare tra sogni conclusi e dolori pieni in un futuro già negato.
                    Composta sabato 27 luglio 2013
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