Poesie personali


Scritta da: Rastam
in Poesie (Poesie personali)

L'isola che non c'è

Ripercorrendo l'orme 
dei miei antichi passi 
ho udito le struggenti 
grida dei miei primi 
compagni, perdersi
lontanamente nella via.

Ho visto la vetrina in cui,
per un infinito batticuore,
luccicanti sfere natalizie, 
hanno riflesso l'incantato 
stupor della mia infanzia.

Come vorrei tornar qui
dove tutto ebbe inizio;
il pensiero è l'unica via,
ogni altra è ormai preclusa.
Composta lunedì 11 novembre 2013
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    Scritta da: Luigi Berti
    in Poesie (Poesie personali)

    Lo specchio della vita

    Verrà il giorno come per tutti,
    di ritrovarsi soli e vecchi,
    uno specchio davanti ai tuoi occhi,
    rammenterà i tuoi giorni più belli,
    spariranno in un solo frangente
    tutte le rughe dalla tua pelle.

    Ti rivedi com'eri allora,
    con tanti sogni senza dimora,
    con la speranza di andare avanti,
    anche se hai preso tanti calci,
    e se la vita ti ha donato un fiore,
    ora è nascosto dentro il tuo cuore.

    Io ogni tanto spesso ci penso,
    e vorrei coprire quello specchio,
    ma non è possibile sai perché,
    quello specchio è dentro di me,
    che ho osservato da una vita,
    o da una vita lui osserva me.
    Composta giovedì 30 gennaio 2014
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      Scritta da: Fragolosa67
      in Poesie (Poesie personali)

      Tributo a Giosuè Carducci

      È colorato il cuor di patria
      dipinto negli occhi di ogni ragazza.
      Fresca è l'Italia di gioie e passioni
      bandiera nostra porta l'onore!

      Carducci diceva per nome di tutti:
      Tirreno, anche il mio petto è un mar profondo,
      e di tempeste, o grande, a te non cede!

      Noi diciamo in coro non c'è mare ne abissi in ogni loco
      che può confonder o spegner il nostro foco!

      All'italiano oltre frontiera
      che spera di unirsi alla sua terra
      il mio saluto va oltre in mondo
      in ogni ora con ardor profondo!
      Lavora sodo nostro fratello e
      Piange un piccolo paesello.

      Ancora tu Carducci cosa vuoi dire?
      Mi osteggi nell'infinire dei miei versi col tuo ardire:
      Ma per le vie del borgo
      Dal ribollir dè tini
      Va l'aspro odor de i vini
      L'anime a rallegrar.

      Gira sù ceppi accesi
      Lo spiedo scoppiettando:
      Sta il cacciator fischiando
      Su l'uscio a rimirar.

      Adesso che l'hai detta
      Lasciami completar li versi miei pensati!

      fratelli tutti in qualunque parte siate:
      Stavo dicendo di un'Italia fiera che
      il cuore nostro a Roma batte.
      Non preoccupatevi per nostra sorte
      perché Italia è molto forte.

      Abbiamo Letta, Renzi Berlusca e compagni
      con fiducia andiamo avanti.
      Perciò un saluto a tutti quanti!
      Composta giovedì 30 gennaio 2014
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        Scritta da: SergioGlauco
        in Poesie (Poesie personali)

        Come le foglie

        Come le foglie mosse dal vento
        s'agitano i miei capelli.
        I fili neri corvini s'intrecciano
        con quelli bianchi castani.
        Come foglie staccate dai rami
        scendono le mie lacrime, sull'umido selciato:
        il tintinnio è greve solenne.
        Come foglie accumulate
        nei cesti dagli spazzini
        sgranocchiano baci le coppiette, intime e sommesse.
        I baci che io non ho
        e che io vorrei, come le foglie.
        Composta lunedì 14 maggio 1984
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          Scritta da: Sir Jo Black
          in Poesie (Poesie personali)

          Momenti scorrono

          Momenti scorrono lungo il cammino
          illuminati da nuvole scure,
          coperti di piogge a volte salate.
          Ho bisogno di nuvole rosa ora
          e vicino te che non sei ancora qui.
          Le cose, oggetti, non animano vita,
          affetti lontani salgono assenze;
          tanto silenzio cade tra le mura.
          Invano aspetto cieli in luce.
          Voglio te e non so se sei quel mio vento:
          odore di primavera e colori.
          Gioco con figure d'aria e le mani,
          lascio scorrere carezze tenere
          in sogni avidi di più caldi abbracci.
          Oggi aspetto, e dopo ancora, calore.
          Composta venerdì 24 gennaio 2014
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            Scritta da: Gian Luca Piasco
            in Poesie (Poesie personali)

            La collina delle erbe profumate

            Aprirò la porta socchiusa dell'estasi
            Mi conduce a te
            Laggiù
            Oltre la collina delle erbe profumate
            Volo su cieli infiniti, i tuoi occhi azzurri
            Zaffiri lucenti sul volto tuo sereno
            Morsi teneri su labbra sottili
            Anelito bocca a bocca, fremito
            Soffio caldo, un sospiro mi spinge giù
            Seni profumati, fianchi sinuosi
            Lento scorro su pelle setosa
            Senza freni, scivolo ancora
            Altre vallate impervie risalgo
            Gambe affusolate su caviglie sottili
            Respiro piano, odore, umore, sapore
            Inebriato mi sciolgo nell'umida fonte
            Sorgente di vita, lago di dolcezza
            Labbra su labbra, infinito piacere
            Non affonderò, sono forte
            A vento, il timone solca le acque
            La porta dell'estasi sto aprendo
            Laggiù
            Oltre la collina delle erbe profumate.
            Composta martedì 28 gennaio 2014
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              Compagni di scuola

              Amici di scuola,
              dove sarete finiti,
              come state,
              che fine
              avete fatto;
              compagni di scuola;
              il tempo è passato in fretta;
              ricordo l'odore di gesso,
              di libri,
              di carta e quaderni;
              la campanella, a fine giornata,
              i prof un po' simpatici,
              un po' rompiballe;
              dove siete adesso,
              questa poesia,
              è un po' per voi,
              dovunque siate.
              Composta mercoledì 29 gennaio 2014
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                Scritta da: Franco Mastroianni
                in Poesie (Poesie personali)
                La morte non bussa
                Non chiama non spiega

                Non è l'uomo nero, nemmeno una strega

                La morte è grancassa
                Frastuono silenzio è nodo... matassa

                La morte è cambiar di scenario I volti i ricordi
                I numeri del calendario

                La morte sorella silente
                Nell'ombra nel buio, in mezzo alla gente

                La morte è la soglia di una strada infinita

                Per questo passaggio che chiamano vita.
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