Poesie personali


Scritta da: Sabrina
in Poesie (Poesie personali)

ASCOLTA

Ascolta il lamento che spegne la luna
osserva lo squarcio che spezza il respiro
blocca la voce e inizia ad ascoltare
il frastuono di un cuore
che si schianta nel buio.

L'agonia di una donna ferita,
il dolore di una madre tradita,
l'urlo di una amica colpita
alle spalle da un feroce nemico.

Ascolta la mia anima offesa
dal veleno di una mente malata
osserva la purezza del mio "Io"
che si sporca di fango e di sangue.

Ascolta, fermati ad osservare
la mia rabbia che invade la mente
la mia vita bloccata e sospesa
nel frastuono di un cuore
che si schianta nel buio.
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    in Poesie (Poesie personali)

    tanto il sole sa sempre come fare

    Attenderò
    che si abbassi il sole,
    come l'inchino gentile di un vecchio
    col suo cappello e le logorate suole.

    Sarà sempre più rosso
    come sangue che mi veste addosso
    di un orizzonte che mi rende mite...
    Raschio via le ferite,
    quando nell'anima mi camminavi
    schiacciando il cuore.

    Avvertivo sciogliersi,
    quando mi abbandonavi,
    il laccio di quel dolore
    che cadendo non fa rumore.

    Sovrana silenziosità
    mi trafiggi col tuo raggio
    "ora è tardi e devo andare",
    non mi voglio più voltare...
    Tanto il sole sa sempre come fare.
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      in Poesie (Poesie personali)
      Lei era dappertutto,
      ma non in luoghi visibili,
      non in posti accessibili a tutti:
      Lei spaziava nei cunicoli
      imperscrutabili della mia anima,
      e benché fosse silenziosa per gli altri,
      in me causava fracassi
      sotto forma di fremiti e brividi.
      Lei scorreva nel mio midollo
      nella mia linfa vitale,
      e non c'era cura
      che potesse distoglierla
      dai miei pensieri,
      era onnipresente,
      riusciva a soffocare
      ogni mia distrazione,
      preoccupazione,
      lei aveva dissolto
      ogni ostacolo
      ogni dubbio,
      lei era certezza alla mia sostanza
      ed io non potevo vivere
      strappando dal mio petto
      il cuore di cui Lei era
      la fonte della vita!
      Composta martedì 23 settembre 2014
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        Scritta da: Enzo Di Maio
        in Poesie (Poesie personali)

        Quello che non sei

        In fondo la vita è tutta una scommessa
        non importa se ti dà successo e ricchezza
        e se vivrai amori circondato di bellezza,
        non farà' mai di te ciò che avresti voluto
        e il tuo io sarà come fosse abitato
        da un qualcuno che ti è sconosciuto.

        Il tuo pensiero sarà sempre rivolto ad un altro te,
        a quello che non sei,
        a chi tu non sarai mai.
        Pensaci, è vero, è lo scoprirai.
        Composta martedì 23 settembre 2014
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Per sempre

          Il tuo viso,
          lo stringo tra le mani,
          il calore del tuo corpo,
          la tua voce morbida e
          cheta;
          ti voglio bene,
          come la prima volta,
          come se ci fossimo
          appena visti;
          l'amore a volte,
          è eterno e dura sempre,
          ed è vita,
          e si rinnova un po' di più;
          a volte,
          dura per sempre,
          per sempre.
          Composta martedì 23 settembre 2014
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            in Poesie (Poesie personali)

            la zia in casa

            Non sono diventata la moglie di qualcuno.
            Sono la sorella che nessuno si prese.
            E resto in casa,
            dove sono sempre stata
            a fare compagnia a tutti
            mentre nessuno l'ha mai fatta a me.
            Baratto un cenno di saluto
            con mille gesti quotidiani,
            il posto alla tavola comune
            col cucinare per che c'è.
            Allevo nipoti come se fossi madre
            e sono sorella di chi mi sposò un fratello.
            Ascolto i segreti come un confessore
            e salvo tutti non raccontando niente.
            Mi faccio sorda quando sento litigare
            e muta quando c'è da prendere la parte di qualcuno.
            Passo da stupida da chi mi vuole coinvolgere,
            ma lo faccio talmente bene
            che non so neppure più se lo sono veramente.
            Non mi aspetto nulla,
            forse non ho meritato.
            Faccio la serva
            ma per mia fortuna
            io sono l'unica che sa che cosa fa.
            Composta lunedì 22 settembre 2014
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              in Poesie (Poesie personali)

              agnello di mare

              Oggi sembrava un anno al contrario.
              Una fine settembre truccata da giugno.
              La finestra aspirava sole e tepore.
              Sarebbero bastati i piedi bagnati,
              un pavimento in legno
              un bicchiere pieno in mano,
              e queste tende bianche
              che il vento mi spingeva addosso
              per farmi sentire un uomo in mare.
              Adesso è notte
              tutto è fermo.
              La finestra è tornata ad essere un buco nel muro.
              Le tende sono tornate a fare il loro mestiere di inferriate.
              Ed io smesso di pensare che avrei potuto essere un uomo in mare.
              Sono rientrato in quello che sono.
              Un prigioniero.
              Composta lunedì 22 settembre 2014
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                in Poesie (Poesie personali)

                Il prigioniero nel camerino

                Mi stanno doppiando.
                Questa non è la mia voce,
                è un falso.
                E poi io non ho mai pensato quello che sta dicendo.
                E quella risata cos'è?
                Forse ride di me
                o fa ridere di me.
                Io non ho mai riso
                né piano né sguaiatamente
                e non ho mai fatto ridere,
                ho sempre vestito sobriamente.
                Composta lunedì 22 settembre 2014
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                  Scritta da: Luigi Berti
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Rughe

                  Sono nato umile e senza scarpe,
                  a piedi nudi sull'asfalto bollente,
                  luna che hai seguito il mio destino,
                  serbi il cammino di un bambino.

                  Il pianto serve a sfogare la mente,
                  le lacrime cadono nascoste sempre,
                  lavando il viso di chi è puro,
                  lasciando rughe a chi non è maturo.

                  Gli anni passano tutti insieme,
                  senza ascoltare senza sapere,
                  che su quel volto che vedi ora,
                  in ogni ruga c'è la sua storia.
                  Composta lunedì 22 settembre 2014
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                    Scritta da: Stefano Medel
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Mentre è autunno

                    Voglia di te,
                    mentre spira il vento d'autunno,
                    e le foglie secche si ammucchiano
                    desolate,
                    negli angoli delle strade;
                    le nubi si fanno basse e grosse,
                    pezzi di cielo azzurro,
                    che ricordano l'estate,
                    si vedono ancora;
                    odore di mosto
                    e di uva,
                    trattori vagano come mostri
                    strani, cigolando
                    e sbuffando;
                    e mi viene voglia di vederti,
                    e dipingo il tuo volto,
                    nella mai mente,
                    manchi,
                    mi manchi.
                    Composta lunedì 22 settembre 2014
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