Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

Alda Merini

Pensando al senso profondo della poesia,
alla dolcezza
alla malinconia,
al dolore e alla felicità di comporre versi,
provo ad immaginare una porta che si apre
una casa che mi accoglie
sorridendo tra l'odore acre di una sigaretta
e il frusciare di fogli bianchi da riempire
con la bellezza di un nome.
Quella porta, quella casa, quel nome
Alda Merini.
Immagino una vita vissuta in pieno
con tutte le tonalità e le sfumature possibili,
con la consapevolezza di esserci e darsi
con una finestra spalancata sul bene
e il sapore di fogli bianchi da incidere con lo stupore di un nome.
Quella vita, quella consapevolezza, quel nome
Alda Merini.
Nessun titolo di coda, parole senza confini
fanno rotta verso un mare di poesia.
Le vele sono rime
il vento mi spinge a largo
per trovare il giusto equilibrio
tra pace e tempesta.
Getto l'ancora in queste acque
mi faccio cullare dalle onde del tramonto,
vedo isole che mi accarezzano la pelle.
La notte avanza e il faro dalla scogliera porta in salvo il mio cuore.
Quelle onde, quelle isole, quel faro
Alda Merini.
Composta venerdì 24 aprile 2015
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    Scritta da: Luigi Berti
    in Poesie (Poesie personali)

    Duro come un sasso

    Sento ogni momento le parole,
    dette dallo stolto che ha ragione,
    frasi senza avere un sentimento,
    immerse nelle pagine del tempo.

    Mi perdo in quello che sostieni,
    le ragioni sono sempre un torto,
    lambite senza nessun controllo,
    al sasso che nasconde il segno.

    Aspetto il giorno della vendetta,
    quando il sasso gettato si rivolta,
    lasciando un graffio sulla tua faccia,
    dove anche il più piccolo pennello
    indelebile avrà lasciato il suo segno.
    Composta domenica 26 aprile 2015
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      Scritta da: Rossella Porro
      in Poesie (Poesie personali)

      Speranza

      C'è un altro mare
      le cui bianche acque
      carezzano la terra
      c'è un altro cielo
      ampio e terso
      c'è un altro sole
      a riscaldare
      le fredde tue mani
      non fermare il passo
      nell'arida landa deserta
      schiudi gli occhi
      alla nuova luce
      c'è un altro posto
      dove è lieve posare
      il passo
      dove il gelo non ha dimora
      non fermarti
      non è il tempo
      altri giorni sono a venire
      altri mari
      sono da scoprire.
      Composta domenica 26 aprile 2015
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        in Poesie (Poesie personali)

        La turba dell'amore

        Donna solare,
        mia Musa fatale,
        sei sposa fedele
        e nessuno ti tocca,
        sarò il tuo sposo eterno
        e guai a chi ti sfiora...
        lo secco con gli occhi
        perché sono geloso
        ed anche per uno sguardo
        divento furioso.

        Mostrasi sì piacente a chi la mira,
        che dà per gli occhi una dolcezza al core,
        ché ntender no la può chi no la prova...

        sono versi immortali
        che tutti conoscono
        ma da pover uomo,
        ahimè, io li disconosco
        se da sempre mi dibatto
        tra pressione spirituale
        e passione carnale
        con l'intelletto per amare
        e la ragione per valutare
        quella nobile creatura
        che ci genera da mamma
        e ci ingelosisce da sposa.

        Per fato e per metempsicosi,
        intanto credetemi,
        non è la mia solita nevrosi,
        ho avuto una donna sublime
        che mi è stata mamma
        e sarà la mia sposa e di certo
        non è un'altra mia psicosi.
        Corro, però, il rischio
        che se soltanto la tocco
        mi si azzera tutto,
        ma se rimango intatto,
        state certi, scriverò
        un bel testo e d'amor
        vi riempirò la testa.
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          Scritta da: Dora
          in Poesie (Poesie personali)

          Sulle rive del tuo mare

          Ho imparato a camminare
          sulle rive del tuo mare
          a gustare sulle labbra
          il sapore del suo sale
          respirando il vento
          che soffiava sui campi
          aridi di sole e di abbandono
          Ho imparato ad amarti
          mentre in fretta crescevo
          odiandoti quando lentamente morivo
          a fingere di poter fare a meno
          di stare bene qui, dove mi trovo
          Ma basta un'immagine
          che riaccende memorie
          a far rinascere la nostalgia
          Tornerò, passati luoghi di un'infanzia
          nei miei ricordi o forse nei miei sogni
          con la mia ostentata indifferenza
          per alleviare al cuor la sofferenza.
          Composta venerdì 24 aprile 2015
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