Scritta da: Rosanna Russo
in Poesie (Poesie personali)
Ebe
Solerzia a te si addice
e con grazia ti accingi a mescier
l’immortal deifica ambrosia,
tu che degli dei sei coppiera
di nettar d’eterna gioventù.
Composta venerdì 27 marzo 2015
Solerzia a te si addice
e con grazia ti accingi a mescier
l’immortal deifica ambrosia,
tu che degli dei sei coppiera
di nettar d’eterna gioventù.
Vola alto un aquilone
tingendo l'aere di colori,
allegra euforia dei bimbi-
una danza è la sua nel vento,
elèva al ciel le lor speranze.
Pensieri e parole
parole e pensieri
che scrivon gli autori
e di questo son fieri!
Le loro poesie, filastrocche o quartine,
vengon lette da tutti
senza mai fine!
Portare saggezza nel mondo virtuale
è impegno morale,
che tutto ci fa
meno che male!
Disormeggio un chimerico vascello,
lèvo l'àncora e sprimeggio sogni.
Veleggerò seguendo la mia stella,
su abissali oceani inesplorati.
Sempre la stessa domanda.
Chissà se mi pensi così come ti penso io.
E la risposta che mi giunge?
L'utente da lei selezionato è sconnesso dal suo cuore!
Il passato è una punta che mi scava nel cuore,
ma lo fa con dolcezza non sento dolore,
mentre il mondo mi sfreccia di fianco
io tradito da una donna vestita di bianco.
Il futuro è in un sogno
dove un guerriero mi dona la sua spada,
sussurrando combatti poeta e riavrai la tua strada.
Il tempo fugge e logora come acqua di fiume
che scorre e consuma la pietra
Ma mai ti potrà bagnare o "affondare"
se ti sarai spostato dalla riva in tempo.
Avrai un letto morbido fatto di verità e coscienza
senza una coperta
di pungente ghiaia e putrida melma.
Perché l'essere salvo
ti renderà libero nel vento
E la tua essenza ricordata nel tempo.
Le parole non vogliono uscire
in questo istante medesimo
in cui gli attimi s'incrociano
in cui un solo istante vaga nel dubbio.
Parole di una carica elettrica sortita dalla paura
placate dal muro di ghiaccio in un giorno piovoso.
Sensibile l'estro in un costante viaggio
una ricerca di un sistema leggero per spiegare un senso.
Un'illusa allegoria vaga nelle note di una musica
nelle parole di una citazione colta
nel silenzio che infrange il suono
declinando la vera forma della reale condizione
una paura di un altro viaggio perso nel vuoto
di uno specchio infranto in mille pezzi.
Di un cuore che ha ripreso a pulsare dal nulla in un battito di ciglia.
Del sangue che fa arrossire le guance al suo passaggio.
Delle mani che tremano insistentemente forse per un miraggio.
Il silenzio è un bicchiere di cristallo
che s'infrange quando il suono raggiunge corde sonore
tra pareti di sospiri e pensieri celati
svelando la verace emozione di animi che in sogni vengon tramutati.
Mi piace camminare
e sedermi ad ascoltare il
rumore di un fruscello,
quasi fossi io quell'acqua così,
così indescrivibile,
così serena,
allora mi siedo ed ascolto
e quel che mi dico
mi piace,
mi fa stare bene,
mi fa ritrovare
il senso della vita,
quella stessa vita che
lentamente
mi sfugge dalle mani.
allora mi siedo ed ascolto,
e poi, poi rinasco!
Nera pera sopra un ramo vidi:
era vera opra d'un gramo! Ridi!
Ma della pera, per bella ch'era,
orrore puro fu il colore scuro.