Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

E scusatemi sono poeta

E sono un po' pazzo,
e un po' artista,
un po' ciarlatano
e letterato,
e scusatemi vado di fretta,
c'è il popolo che mi aspetta;
e ne ne frego delle regole,
e vivo la mia libertà,
che per me artista è tutto,
senza libertà non c'è arte,
non c'è vera poesia,
e il pensiero deve essere libero;
e dei luoghi comuni,
delle convenzioni,
me ne importa nulla;
e scusatemi sono poeta.
Composta giovedì 7 maggio 2015
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    Scritta da: Gigliola Perin
    in Poesie (Poesie personali)
    Lungo strade senza luci
    rincorro un sogno
    che è irraggiungibile,
    ma al quale non so rinunciare.
    Sento il mio cuore
    battere alla ricerca del tuo.
    Attraverso la notte
    per sentire una voce
    che parla alla mia anima.
    Illumina il cammino
    una luna d'argento,
    ed in lei nel silenzio del mio correre
    scopro i nostri corpi
    affamati d'amore.
    Composta martedì 5 maggio 2015
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      Scritta da: Gigliola Perin
      in Poesie (Poesie personali)
      Scivola nella danza,
      il nostro amore
      si perde nel tocco della mano,
      nel vibrare di soffio che tenue si sofferma sulle labbra.
      Sentire che quel brivido
      è il volo della farfalla che regali al mio cuore.
      Lentamente un dito si ferma sulle tue labbra,
      un leggero tocco che sa raccontarti del mio amor per te.
      Composta martedì 5 maggio 2015
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        in Poesie (Poesie personali)

        Alla madre del figlio di un uomo

        Fa tardi la sera,
        ma la tavola è apparecchiata dal primo mattino.
        E sempre per due.
        Gli ripete di nuovo
        di lavarsi le mani,
        ma i giochi si sa
        sono duri da lasciare.
        Lui a volte le chiede dove è suo padre.
        Lei gli ha detto che i bimbi
        possono nascere anche senza un papà,
        che i papà, volendo, si possono scegliere dopo.
        Non se la sentiva di dire
        che i bimbi possono anche vivere senza un papà
        perché sa che non è vero,
        anche se capita.
        Sono figli.
        Quando lui gli chiede perché quella è una casa
        dove non viene mai nessuno gli dice di invitare gli amici.
        Ma non lo fa.
        Fosse stato anni prima avrebbe detto che aspettava un ritorno.
        Ormai non aspetta più né un ritorno né un arrivo.
        E forse neppure lo vorrebbe.
        Sono loro soltanto la famiglia.
        A volte ha pensato che anche un uomo soffre nello stare distante dal figlio
        ma ormai è successo.
        "Si soffre in una famiglia fatta di due,
        ma forse si soffre meglio (non meno)in due che da soli, chissà".
        Ma chi potrebbe risponderle
        che è vero non farà mai sentire il suo si.
        Composta martedì 5 maggio 2015
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          Scritta da: Olos&Co
          in Poesie (Poesie personali)
          Gli uomini continuano a fare soldi, ciechi, senz'anima.

          A che serve l'anima in un mondo di plastica di fibre sintetiche, di razzi interplanetari?

          L'uomo è falso!
          L'uomo è un giocattolo, uno stupido giocattolo azionato dalla presunzione, dall'avidità, dal potere.

          Cuore, Anima, dove siete?
          Non abbandonate un inerme strumento della vita al destino!

          Noi viviamo in una grande illusione, un'illusione per un'altra vita migliore?
          Delusione!
          Ecco cosa avrete alla fine!
          L'uomo è vile!
          Un vile topo che sfugge dalle grinfie d'un gatto rifugiandosi nella tana.
          Vile!
          Il mondo in cui viviamo è una grande sfera, fredda, nuda;
          abitata da esseri spregevoli, esseri con un cuore ed un'anima falsa.

          Tutto è falso in questa vita, tutto!
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            Scritta da: djfmp3
            in Poesie (Poesie personali)
            Tramonta nuovamente il sole sul mare
            e dai suoi colori e profumi mi lascio trasportare
            in terre lontane dove non potrò mai arrivare.
            Sognare per un poeta è saper volare
            e con lo scritto poi deve saper parlare
            al sole che sta per tramontare
            e della sua anima raccontare
            il lento tic tac del meccanismo di un cuore malato
            che continua a sognare e pensare al domani
            se il sole sarà pronto a ritornare
            e nuovamente volare.
            E dai suoi venti lasciarsi nell'infinito
            allontanare.
            Composta mercoledì 29 aprile 2015
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