In questo universo
siamo sterili gocce presuntuose
capaci di piangere sui fiori
moltiplicandoci
moltiplicandoli.
Composta domenica 23 agosto 2020
In questo universo
siamo sterili gocce presuntuose
capaci di piangere sui fiori
moltiplicandoci
moltiplicandoli.
La vedo in me
inonda i miei spazi liberi
e colma i sogni gioviali.
La vedo tenace
intrigante e capace
la donna acconcia per me.
La vedo splendida
munifica e passionale
quasi un miraggio surreale.
La vedo madre
solerte e affettuosa
una femmina prodigiosa.
La vedo già vecchia
avanzata negli anni
ma ancora insieme a me.
Se come me hai conosciuto lacrime
singhiozzi
tremiti
ginocchia piegate
dolori sospesi
urlati in silenzio al cielo
stretto fra i pugni la terra
guardato negli occhi il dolore e affrontato con lealtà,
rispetto... e nel rispetto gli hai detto: vaffanculo io ce la farò!
Beh! puoi permetterti di sorridere guardando il cielo e dire: il mio sorriso è frutto di dolori vissuti
rispettati
maturati e cresciuti come gli anni.
Per questo brilla
per questo sogna
per questo è bello.
Morire solo
la mia aspirazione ultima
senza rimorsi e speranze
solo io e la vita che volentieri abbandono.
Il tempo galoppa
col suo mantello di luce
attraverso le nubi della vita... le mareggiate... e i sorrisi dei bimbi.
Cavalca le tempeste
e i paradisi terrestri
gettando via le ore,
una ad una,
nel silenzio dei secoli,
libero e indefinito,
fermandosi soltanto nei
ricordi.
Ci sono persone
che danno importanza alle parole,
ci sono persone che ci insegnano
altre prospettive,
altri luoghi e
altre forme.
Ci sono persone che ci abbracciano,
ci ricostruiscono
e ci cambiano la vita...
ci sono persone che per noi sono un significato,
amore e dedizione nello stesso corpo...
ed lì che appartiene
il nostro affetto incondizionato.
Ogni attimo rovina con il suo istinto,
chiudendo ogni cosa nel suo recinto.
Non vede oltre a quel suo pensiero,
guarda il mondo in bianco e nero.
La gelosia, lentamente ti uccide dentro,
e nella tua mente, come in dart fa centro.
Prepotentemente ti ruba l'anima in silenzio
e brucia dentro, come una bottiglia di assenzio.
Colora intensamente gli occhi di un rosso rabbia,
e oscura la vista, come in una tempesta di sabbia.
Non vedendo ad un palmo, ti fa inciampare,
in quell'io, che oramai non sa più amare.
Mi manchi.
Mi manchi come il respiro
l'aria ai polmoni per vivere,
il fresco crepuscolo del giorno
e l'ebbrezza ristoratrice dell'alba.
Mi manchi come la pioggia
che irriga la terra per dar vita,
far crescere la vegetazione
e renderla lussureggiante.
Mi manchi come un paesaggio
inondato di luce dorata
che appaga l'animo interiore
per la vista mozzafiato.
Mi manchi come un farmaco
che cura i malesseri del corpo
e fa restare in vita per ammirarti
ed estasiarmi del tuo essere.
Sono assuefatto dallo sfolgorio
del genuino splendore che emani
e necessito nutrirmi di te
e rigenerare la mia stessa vita.
Ho bisognoso del tuo amore,
di tenero affetto romantico
e non c'è giorno, ora e istante
che non rimembro te.
Vive dentro come fuoco ardente
amica di contese e svariati dissensi.
Scava nell'animo e impone talento
trascinando al cruento.
Tutto l'è dovuto senza remore alcuno
e segue la scia di ciascuno.
Se ha il sopravvento
convivi nello spavento
e tutto spegne attorno.
Vedi insana gelosia
con allibita fantasia
devianti frustrazioni
e tristi conclusioni.
Tradimenti e inganni
vengono spesso in mente
logorando la vita alla gente.
Solo resterai se fine non porrai
all'amara gelosia che gira intorno
e fa morire il mondo.
Sei immane mio Dio
possiedi enorme energia
manifesti sentimenti
hai qualità splendenti
non capisco come sei
so per certo che tu esisti
e grande aiuto sai donare
a chi sa molto amare
percepisco la tua essenza
rigogliosa onnipresenza
incontenibile realtà
della divina maestà
la terra lo avvalora
l'universo lo conclama
l'animo l'annuisce
il tuo spirito l'attesta
verità incontestabili
attributi indiscutibili
per chi mai non rinnega
l'eccelsa tua esistenza.