Poesie personali


Scritta da: Stefano Loddo
in Poesie (Poesie personali)

La semplicità

È la semplicità la virtù più umana di tutte,
la accarezzi quando ti vesti di scarsa stoffa,
e ti imbottisci di vita.
La scopri quando dimentichi il cellulare a casa
e la metropolitana è troppo affollata
per perderti gli sguardi e i silenzi
di chi ti vede ma non ti sente passare,
ti guarda ma non ascolta i tuoi occhi quando gli incrocia.
La semplicità è il lasciapassare dell'amore,
un voucher omaggio per la felicità,
la medicina perfetta contro la malinconia,
la semplicità... Non si può insegnare ad una macchina,
è troppo semplice perché sia compresa da chi esegue,
da chi corre senza lo scopo di fermarsi un attimo in più
a cogliere i ronzii attorno alle ninfee dei parchi di città.
La semplicità...

Si respira in ogni inverno
quando l'aria si fa greve e
fiocca e scivola la neve
che di tutto si fa scherno:
copre il freddo tutto attorno.
Al fumar dei caminetti,
si addormenta presto il giorno,
gatti e luci sopra i tetti
fan da guida ai più audaci
domatori di silenzi.
Tesi a corde nei toraci,
sinché il corpo li licenzi
stanno i cuori frammentati,
e muti e spenti.
Ravvivati dalle braci,
su, per camini fumosi,
vanno i pensieri focosi,
a caldo e baci.

Eppure c'è chi dice che l'amore sbocci in primavera,
forse confondendolo fra petali di rosa e foglie d'ortica.
Ma la semplicità umana non è di questo avviso:
è nel freddo che si sviluppa la capacità di accogliere calore,
è il desiderio che la neve si sciolga a far diradare le nubi
perché si accenda un nuovo sole e stemperi la vita.
La semplicità che abbiamo accolto
ci ha fatti incontrare in una metropolitana di sguardi,
silenzi,
visti,
sentiti,
ascoltati,
guardati...
Nei tuoi occhi.
Composta lunedì 21 settembre 2020
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    Scritta da: Ortensia
    in Poesie (Poesie personali)

    Abbandono

    Uno sfondo nero
    mi annebbia la vista.
    Rivivo ricordi
    ormai cancellati.
    In trappola,
    mi pare di udire
    dei gemiti, li vedo,
    scorrono lacrime
    s'un viso bambino.

    "Non mi lasciare"
    "Resta con me".
    Lo vedo urlare.
    Lo accarezzo,
    gli dico che andrà tutto bene,
    che è forte,
    che anche da solo ce la può fare.

    Ora ha smesso.
    Ormai è tardi, ha già deciso.
    Non amerà più nessuno.
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      Scritta da: Carlo Peparello
      in Poesie (Poesie personali)

      Sono cosa hai scelto

      Sono l'onestà che non hai dimostrato
      il treno che non hai preso
      sono la strada in salita che hai snobbato per la scorciatoia
      sono colui che hai tradito
      la fiducia disattesa
      sono il viaggio che non hai fatto
      sono la parola morta in gola
      la frase di troppo uscita dallo stomaco
      sono il viaggio sempre rimandato
      sono quella mano che non hai porto a chi ti è caduto davanti
      la serenata pensata e mai organizzata
      sono l'occasione che ti girava attorno
      il segnale che non hai colto
      la rinascita sacrificata per la vendetta
      sono quel rischio sacrificato al già conosciuto
      sono quella condanna senza appello chiamato rimpianto.
      Composta mercoledì 16 settembre 2020
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