Poesie personali


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie personali)

L'elio nel palloncino

- "Perché non scorri fluida?
Perché?"

Tra sangue, organi ed ossa,
anima vivi incastrata,
striminzita, stropicciata,
ma a me va bene così,
va bene che esca a pezzi
dal buco della bocca,
che mi faccia sgonfiare
le forze a poco a poco,
perché so che altrimenti
non durerei tanto più.
Composta mercoledì 8 luglio 2015
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Rosa Di Lernia
    in Poesie (Poesie personali)

    Il tramonto e le emozioni

    Il tramonto è come un
    punto in sospeso
    Ci coinvolge e siamo qui a
    vivere le nostre emozioni
    Chiudi gli occhi ascolta il silenzio
    Lascia che i pensieri volino
    via
    Il nostro cuore percepisce le
    emozioni che nascono
    Batte più forte
    Cerchiamo nell'abbraccio
    quell'unirci nel viverle
    Quasi a volerlo stringere a
    noi quel silenzio
    È come una melodia
    Lo ascoltiamo il silenzio mentre
    viviamo la passione che il tramonto ci dona
    Le emozioni si mescolano con i
    colori caldi di cui il cielo si tinge
    Che lasciano piano piano il
    posto al manto nero della
    sera
    Dove la luna che sta spuntando
    sarà nostra complice nel viverci.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie personali)

      Vacanze

      Scende la calda sera d'estate,
      quieta la vita rumorosa,
      e il silenzio si fonde con le ombre vellutate,
      e i palpiti inquieti di miei pensieri colmano
      la casa vuota,
      abbandonata
      per il bagno di sole,
      per il sapore di sale.
      Il silenzio mi abbraccia dolcemente
      e i sogni si accendono con le stelle,
      immergendosi in se,
      ed io sto con me stessa
      in armonia divina,
      nelle calde notti d'estate,
      nelle braccia del silenzio.
      Composta mercoledì 15 luglio 2015
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Maryclara
        in Poesie (Poesie personali)

        La rappresentazione

        Fogli sparsi, un morbido giaciglio di paglia,
        cielo terso all'albeggiare di un nuovo giorno di vita,
        profumo di terra bagnata di fresco,
        petali di fiori disfatti...

        Pareti dipinte di candida calce,
        prigioni di cemento,
        puledri scalpitanti,
        pecore al pascolo.

        Tiepido sole d'ottobre,
        mormorio di un ruscello,
        con pennellate rabbiose di colore
        un pittore incompreso dipinge l'amore.

        Notti insonni, un sorriso sul volto scarno
        di un poeta che canta la vita.
        La notte discende e avvolge
        nel suo nero mantello gioie e dolori.

        Sirene squarciano l'aria,
        ciminiere sbuffanti nere nubi di fumo,
        suono di passi, voci allegre, beffarde,
        volti sonnacchiosi, sorridenti, gioiosi, tristi.

        Brulichio di gente,
        gli attori sono in scena,
        ha inizio la rappresentazione,
        l'eterna altalena della vita si ripete.

        Un vagito, è nato un bimbo,
        un fiore, una gemma si è dischiusa,
        un cinguettio, gli uccelli hanno rifatto il nido,
        pallidi ciuffi di verde qua e là.

        Il freddo inverno è passato,
        ritornano i bei colori, il tepore del sole,
        le lacrime si mescolano ai sorrisi,
        la speranza non è vana!
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Eugenia Roma
          in Poesie (Poesie personali)

          Alla madre eterna

          Vorrei poter posare il mio volto sul tuo cuore
          oh madre eterna
          e con le mie braccia stringerti, abbracciarti,
          lasciarmi andare in te,
          lasciarmi cullare da te,
          riposare in te e restare così per sempre
          con il mio volto sul tuo cuore
          e il mio cuore che palpita d'amore per te
          all'unisono con il tuo.
          E la mia anima abbandonata nella tua grande anima
          che trovi finalmente il suo riposo, la sua pace.
          Dopo questo lungo affanno, questo interminabile inverno.
          E tu madre eterna nel tuo abbracciarmi
          con il tuo manto di sola luce, luce inaccessibile, incontaminata
          nascondermi in te per sempre
          come hai nascosto, protetto e rifugiato in te
          l'inerme, il piccolo, il fragile Gesù cristo
          in attesa che divenisse il grande, il potente, il gloriosissimo re dell'universo.
          Lui ha scelto te come sua dimora...
          scelgo anch'io te madre eterna
          a sua perfetta imitazione.
          E poi madre eterna
          partoriscimi al mondo come hai partorito lui
          da quella umile grotta del tuo santo grembo
          conduci alla luce!
          Il cristo Gesù in te era luce nella luce...
          nel tuo abbraccio dissolvi ogni mia ombra,
          trasformami in luce, trasformami in Gesù.
          Con la tua luce abbagliante, fulgida e splendente
          spegni e acceca le luci falsate
          che i riflettori di questo mondo
          hanno proiettato in me e fuori di me.
          Parlami solo tu madre eterna con il tuo silenzio
          e che taccia tutto fuori e dentro di me!
          Vota la poesia: Commenta