Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Arriva, benevolo, il tempo
che ti apre lo spazio,
t'accoglie gentile,
e al centro ti raggiunge
una musica,
luci di note soavi:
di colpo
si rischiara il tuo viso,
il tuo spirito diviene leggero
e la melodia,
magica,
fa sparire l'infelice sospiro,
(pensiero).
Composta martedì 21 luglio 2015
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    in Poesie (Poesie personali)

    Quelle canzoni

    Ti stanno in testa,
    ti sentono invecchiare
    restando sempre uguali.
    A volte arrivano all'improvviso.
    Da una finestra aperta,
    da una radio che ancora è viva
    o dalla bocca di qualcuno.
    Intonate
    urlate o storpiate.
    Ti toccano il cuore,
    senza fare male.
    A meno che non ricordino un addio non voluto,
    non accettato.
    Un nome mai assente.
    Allora ti feriscono
    possono farti piangere.
    Ma poi le perdoni.
    In fondo
    solo loro ti restano.
    Composta martedì 21 luglio 2015
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      in Poesie (Poesie personali)

      In compagnia no

      Preferisco stare da solo.
      Gli altri mi ricordano sempre qualcuno,
      le loro voci altre voci,
      i loro gesti i gesti di altri.
      Ognuno di loro mi diventa un nome,
      ogni parola detta è "quella parola".
      "Di quel momento".
      "In quella occasione".
      Rischio che mi riempiano vuoti che ho impiegato molto a creare
      e che non voglio che nessuno riempia.
      Di dèjà vu non voglio morire.
      Composta martedì 21 luglio 2015
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        Scritta da: Sabrina
        in Poesie (Poesie personali)

        Il disagio

        Mentre gocce di sudore
        si ribellano al caldo
        sento brividi di ghiaccio
        scorrere sotto la pelle.
        Sposto lo sguardo
        un po' più lontano
        e cerco il motivo
        di tanto disagio....
        ma vedo solo erba secca
        e rose bruciate
        da un sole che arde
        e uccide senza pietà.
        E intanto il sudore
        scivola sul viso, sul collo
        e la gola, già arida per la sete,
        si chiude in un nodo;
        non un suono si libera
        ed esce dalla mia bocca,
        per accompagnarsi ai rumori
        di sottofondo;
        sento un profondo malessere,
        i passi si fanno incerti
        e la mente si perde nella foschia
        di una mattinata torrida e afosa.
        Non capisco,
        semplicemente le forze svaniscono
        e un senso di urgenza
        si impossessa di me,
        fino a che il telefono suona
        e allora comprendo
        che il mio disagio presagiva
        ciò che non avrei voluto sentire.
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          Scritta da: Maria Petrisi
          in Poesie (Poesie personali)
          Sono una scheggia d'amore inesploso.

          Sono il dolore di un sorriso soffocato,
          la pena di una carezza non data,
          l'incolpevole angoscia
          di tutto quello che rimane dentro.

          Io non sono un poeta.
          Sono solo il mio bisogno di amare.

          E solo amando
          io riesco
          a brillare.

          Solo amando
          io riesco
          a vivere.
          Composta domenica 19 luglio 2015
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