Scritta da: Rosita Ramirez
in Poesie (Poesie personali)
Il tempo
Il tempo passa
passa, non si ferma
lasciando
gioie e dolori
non perdona
cosa aspetti?
Muoviti.
Non ti dà tregua.
Composta martedì 27 ottobre 2015
Il tempo passa
passa, non si ferma
lasciando
gioie e dolori
non perdona
cosa aspetti?
Muoviti.
Non ti dà tregua.
Il tuo profumo mi ubriaca
magico odore della tua pelle
fiore squisito del ricordo.
Mi volto un po' indietro, la mia vita è cambiata,
non so cosa fare mi fermo a pensare.
Il passato è concluso, concluso
in un soffio di vento, che spezza
i ricordi più belli.
Ma il bene e il male son come fratelli
che viaggiano insieme e senza fermate
continui a cercare l'amore infinito
che vorresti trovare,
ma la cosa importante è saperlo donare!
Sonno beffardo,
fuggente e meschino,
m'innamori fingendo
e m'addormenti supino.
Mi è bastato un nome
che nessuno voleva,
mi è bastato inciampare
in un mattino ubriaco
o in un lamento del mare.
È servito nascere sbagliato
per scoprirmi in vita,
affezionato al silenzio
della mia stessa pelle.
Ho vissuto malgrado il vento
che mi cercava tra i rovi
per farmi appassire
ed è servito perdermi
per morire più dolcemente.
Sublime e crudele stella lontana
sei forte e sei fioca,
sei vicina, sei distante e nel ricordo
io ti guardo ma non ti vedo,
appassisco ma tu fiorisci,
io brucio eppure tu illumini.
Ti sfioro, col pensiero,
in un breve istante di melanconia.
Sto morendo, mio tesoro,
ogni istante senza te,
chiedo di te, non ricevo risposta,
sogno di te e pace non c'è.
Tutta l'aria della terra
non basta al mio grido di dolore
soffro, patisco pensando a te,
non ci sei per consolarmi.
Questo sguardo mi rende colto,
e, con il tuo sentimento
combatto dentro.
Un palpito quotidiano
imprigiona i tuoi pensieri
e la potenza dell'anima
ne assolve ogni speranza.
Potente, tutto è potente.
In mezzo al cammino,
si accende questo stupore.
Lo slegare e imprigionare intorno al cuore,
apre le porte del mondo.
E che bel cammino,
ora che respiriamo così vicino.
I tuoi occhi sono la mia guerra;
quando mi osservano, violenti
ed io irremovibile li osservo
con una malinconia
quieta e orribile.
I tuoi occhi sono la mia guerra
più bella, e vera, e vana;
le tue labbra sono l'armistizio
ove morente vorrei arcuare
e odorare i venti
e le tue stagioni
che non torneranno.
I tuoi occhi sono la mia guerra;
la sola che combatterò,
la sola che ha vinto, senza combattere
un oscuro silenzio
di cui ancora brilli
invocando la burrasca.
Così, armato cammino,
armato di speranza tra i tuoi silenzi
guardiani
della tua bellezza
invincibili.
A stento odo i tuoi fumi,
avverto la morte
che si stende ai piedi
della mia anima
e m'implora di arrendermi.
Ma i tuoi occhi sono la mia guerra
più bella e vera,
quando tristi mi osservano
e mi chiedono di amarti
ed io, chiudendo i miei
di nascosto ti amo.
I tuoi occhi sono la mia
segreta guerra.
E che importa se questa è vana
quando è la sola
che combatterò.
Ho freddo,
è un freddo strano
anche se mi copro o
mi stringo nelle braccia
ho freddo.
Ma nelle ossa.
Una foglia ingiallita dal basso guardava,
il suo sguardo un po' triste sul suolo indugiava.
Sembrava al di fuori di tutto e di niente,
sol sperava di esser schivata dalla gente.
Il mio sguardo posato su lei si commuove
pensando al passato suo di foglie nuove,
Di quando dall'alto di un albero austero
che sfidava il mondo innalzandosi fiero
vedeva i monti ed anche il mare
tenendosi forte senza vacillare.
Il vento e la pioggia incalzavan
però lei salda restava senza dire no.
Al vento diceva rinfrescami ora,
alla pioggia parlava dissetami ancora
perché possa restare a lungo abbracciata
a quest'albero forte di vita vissuta.
Il tempo è passato, la forza non c'è,
l'autunno è arrivato e porta con sé
la vecchiaia triste di foglia ingiallita
che giace ora inerme al suolo caduta.
Ma non è finita, la vita è ancor,
accanto a lei cento e ancor foglie così.
Si danno la voce e stanno vicino
formando un mandala in quel giardino
di ricchi colori ambrati e dorati
che aprono il cuore agli occhi posati.
È un tripudio di ombre e colori sfumati,
energie ancora vive di tempi passati.
La vita non muore,
sol muta il suo manto e a primavera germoglia
e sarà un incanto.