Poesie personali


Scritta da: criscri
in Poesie (Poesie personali)

Se d'amor

Se d'amor lo spirto è afflato e sofferenza
dall'alma mia non ti ritrar, t'en prego,
ch'il volo pria dell'ostendersi del sembiante tuo sì fu vano
che l'esister mio s'avvertia più che strano.
Or sé di mio dì baglior or inscalfibil aurora
ch'a scandir va del maestoso compiersi ogne ora,
d'un respir che sol per te scopresi ritrovato
e al pur ondivago poetar diriger sa il suo fiato.
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    Scritta da: criscri
    in Poesie (Poesie personali)

    Frusciano inattaccabili

    Frusciano inattaccabili,
    gli albori iridescenti del ridersi addosso,
    d'ineffabil patire bollenti schegge,
    ch'addestrate fuoro,
    a comprimer il morbo del rivelarsi.
    C'è un rossore tangenziale d'anima,
    che all'abulia a connettersi anela,
    parole sepolte tra le labbra ha per daghe,
    che dallo scolorirsi velenoso
    di amicizie frantumate sono nutrite.
    Graffi di vino complice troneggiano,
    nelle anfore gementi di speranze dileguate,
    i pensieri cedono
    a guida di insulsi, sonnolenti birilli
    l'incedere scattante del comprimersi
    fantasmi di strade divora e umilia.
    Or è impervia scalata,
    ritrarsi dalla danza strisciante del maledirsi,
    basaltico inappagato anelito
    a carezze di gelida ma reale comprensione.
    Si cela per sempre la storia,
    sotto il ruvido ombrello,
    di un'affaticata zoppicante memoria,.
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      Scritta da: criscri
      in Poesie (Poesie personali)

      Nulla vi è più

      Nulla vi è più
      d'un pallido ristagnare,
      di ermeneutiche selvagge e incompiute,
      di gestualità scomposte malferme ancelle.
      Lacera questo vano, magniloquente issarsi
      sulla vetta sempiternamente sfuocata
      della carezza della verità.
      L'intimo gorgoglio di un silenzio primitivo,
      palestra è orfana di carceranti dimensioni
      di una scienza scapestrata e complice.
      Orrido è lo scenario di fogli da torturare
      Con falangi di immeditata poesia,
      da pensieri mercenari allattata.
      Vola traditrice l'epistemologia disiata
      Solo il nulla irriverente s'offre
      A spiegare il nulla
      Ed escatologie fslsamente indomite sbeffeggia.
      No,
      più non ruggisce la purezza dell'esistere
      ad arcani ruscelli di incompiutezza avvinta.
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        Scritta da: Marta Emme
        in Poesie (Poesie personali)

        Ritrovare il senno

        Il risultato elettorale, in modo
        puntuale (come era prevedibile),
        più di un leader ha fatto digerire
        male (per le vicende successive),
        financo a vomitare; ma, niente
        più di questo, c'è ora da
        recriminare. Unica è la morale
        che se ne può ricavare: mai più
        con questa legge elettorale, per
        pura logica, si deve andare a
        votare. Logica che, niente
        niente, qui è vista pur nella sua
        accezione stoica* (filosofia).

        *Nella Stoica, la logica è il procedimento del conoscere e dunque solo se il voto è utile (efficace a governare) la volontà del
        popolo si manifesta.
        Composta lunedì 28 maggio 2018
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          Scritta da: Antonio Recanatini
          in Poesie (Poesie personali)
          Buongiorno ai rossi di coscienza,
          ai rivoltosi, agli amori più forti del destino avverso,
          del tempo infame.
          Buongiorno ai migranti, ai carcerati e
          a quelli che soffrono una volta in più,
          perché c'è chi soffre una volta in meno.
          Buongiorno alle rondini
          che s'attardano a fare le valigie,
          ai gabbiani dispersi in mare,
          ai cani e ai gatti di quartiere,
          Buongiorno alla solitudine che anticipa il sole.
          Buongiorno ai malati, alle menti inferme,
          agli spazzini, ai giardinieri e ai perdenti
          Buongiorno ai sorrisi che incontrerò incamminandomi,
          Buongiorno ai disadattati, ai marinai e alle piante,
          Buongiorno agli alberi e all'acqua,
          buongiorno al destino, a chi si rifiuta di seguire,
          a quelli che piangono nella noia, ai frustrati,
          al vizio e ai tutti i pianoforti del mondo,
          alle persone oneste che danno senso a questa vita.
          Buongiorno alle occasioni mancate,
          buongiorno alle stelle cadute,
          alla povertà, al sogno di diventare grande,
          ai bambini di ogni nazione, ordine e grado,
          Buongiorno alla fortuna, fonte e stupidità dell'umana specie.
          Buongiorno ai rossi di coscienza!
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            Scritta da: Antonio Recanatini
            in Poesie (Poesie personali)

            L'intellettuale grillino

            L'intellettuale grillino conosce il titolo del romanzo,
            il contenuto lo inventa, lui è un inventore.
            Non legge i libri, ma guarda tutte le figure
            e quando ripete la lezione odia l'interruzione,
            odia le domande, ma pretende la cattedra.
            L'intellettuale grillino è un po' anarchico,
            un po' fascista, a volte razzista, mai comunista,
            però ama il popolo e a esso dedica il miracolo.
            L'intellettuale grillino compra al supermercato,
            tanto a lui interessa il movimento, il palcoscenico,
            non il disagio, tanto meno il disoccupato. È regale lui!
            L'intellettuale grillino non regge il confronto,
            teme di perdersi per strada, teme di non poter aprire il blog.
            Sprigiona il tanfo quando il sapere lo disarma.
            O palcoscenico o grigiore!
            L'idealità non sconta la pena, è già penosa da par suo.
            Non conosce le regole del gioco,
            ma è sempre elegante e riverente col padrone,
            Non osa contraddire il capo, senza affonderebbe
            in un angolo nascosto fino a che vergogna sverni.
            L'intellettuale grillino diverte gli incoscienti.
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              Scritta da: criscri
              in Poesie (Poesie personali)

              Lingue profane

              Lingue profane addensandosi vanno
              a guisa d'infedel, menzognera orazione
              nel triangolo d'ombra di disperso mondo
              che tremante respiri delusi affastella.
              Or non s'ode il primigenio brulicar
              D'una speme da cui fuoco germini
              Di solidali e avvolgenti seduzioni
              Di uomini da uomini vestiti
              Madidi di sorrisi ormai obliati
              Ove il mondo gemente s'asconde.
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