Poesie personali


Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie personali)

Cari amici

Cari amici,
Siamo qui riuniti.
In questa grande famiglia virtuale.
Dove tutti i nostri racconti
hanno qualcosa di speciale
Vita vissuta, vita sbandata, vita osannata,
Vita di chi vive leggendosi,
dando un po' di sé, a te, che sei qui
Regalando piccoli stralci di vita
srotolata, cercando tra le righe,
amore
Una risposta,
alle mille domande
della vita
Ma qui,
tra di noi
tutto
è un sogno.
La mia,
per esempio;
è una ricerca a chi il mio sogno lo ha già vissuto
Non smetterò mai di sognare,
sai! Io lo faccio sempre,
ad occhi aperti
Il mio sogno, è il mio domani
Il mio sogno, è qualcosa che mi spinge a svegliarmi al mattino
anche se il sole fa l'occhiolino
Il mio sogno è speciale, mi fa sentire una regina nel mio reame
Il mio sogno l'ho vorrei donare a chi con me vuole volare
Il mio sogno non è cattivo,
anzi è costruttivo.
Non c'è guerra,
vi è solo pace
e intorno tutto tace
Sai perché?
Questo sogno mio, lo custodisco io
Nello scrigno del cuore mio
Cielo azzurro, mare sereno
Con al centro l'arcobaleno
e per finire, la su in cielo
Ali bianche che san volare
e uno sciame di angeli nel reame
Prendono da ogni cuore un sogno
Spero si realizzino. Ne abbiamo bisogno
Ogni frase, poesia, è ciò che di noi resta
Tutti insieme un giorno faremo festa
Il mio sogno lo dono un po' a te
Affinché tu, diventi il mio re.
Composta sabato 25 luglio 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Tommaso Mazzoni
    in Poesie (Poesie personali)

    Le due suore

    Vestite tutt'e due di nero
    camminan per la strada a passo svelto:
    quella più alta e grossa un po' più avanti
    la seconda, più bassa e mingherlina,
    a testa bassa la segue passo passo.

    La prima accianca, passi lunghi e rudi,
    la seconda trotterella a passi brevi.
    Le guardo un po', ma niente cambia
    per il tratto di tempo ch'io le osservo.

    Signore Iddio, mi sono detto,
    appaiate, di certo, si può dire,
    ma non mi pare che si possa dare
    a quelle suore il nome di sorelle (*).
    Composta martedì 14 gennaio 1997
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Tommaso Mazzoni
      in Poesie (Poesie personali)

      Rubria Tertulla

      Quando nascesti avevi certamente
      un bel carnato rosa, ed i capelli,
      non molti, ricci, rossi e tanto belli.
      D'intorno i genitori, la tua gente.

      T'immagino così, Rubria Tertulla,
      e anche ti vedo quando, ormai fanciulla,
      correvi per i verdi prati, e immensi,
      giocando con le amiche. Ora tu pensi

      che qualcuno ti possa ricordare?
      Sono trascorsi secoli, ma nulla
      il nome tuo l'ha fatto cancellare.
      Un sentimento ispira, quel tuo nome,
      di simpatia, ma non so dirti come,
      di simpatia per te, Rubria Tertulla (2).
      Composta giovedì 29 giugno 1989
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Tommaso Mazzoni
        in Poesie (Poesie personali)

        Avevo quattro anni

        Avevo quattro anni.
        Un parco con alberi,
        tanti bambini
        correvano
        nel nido d'infanzia.

        Da un cancello di ferro
        di quell'asilo
        si affacciò la mia mamma
        e mi sorrise: era venuta
        apposta per vedere me.

        Doveva essere
        il 28 di settembre,
        proprio quello stesso giorno
        che, venuta dal Cielo,
        nascevi tu (*).

        Oggi che, in Cielo,
        dimora la mamma mia,
        voglio sorridere a te,
        possibilmente,
        con lo stesso suo sorriso.

        È una corrente d'amore che,
        con metro uguale,
        ma di natura diversa,
        ci unisce, anche attraverso
        questo mio ricordo.

        Avevo quattro anni
        ed è come se allora
        avessi saputo
        che, in quello stesso giorno,
        venivi ad esistere tu.
        Composta martedì 2 giugno 1987
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Tommaso Mazzoni
          in Poesie (Poesie personali)

          O Fraticello...

          Zoppicando, o fraticello,
          attraversi la chiesetta:
          un inchino fatto in fretta,
          troppo svelto e poco bello.

          Anche il segno della Croce
          non è certo come quello
          che, inneggiando a piena voce,
          tu facesti da novello.

          Nessun dubbio: la tua fede
          resta ferma. Cristo vede,
          quando passi lì davanti,
          pur se ignori gli altri Santi.

          Anche se non l'hai mai visto,
          tu Lo preghi con ardore,
          ... ma subentra nel tuo cuore
          l'abitudine di Cristo?
          Composta sabato 24 settembre 1983
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Anna D'Urso
            in Poesie (Poesie personali)

            Incertezze

            Trema al vento la tua vita come una foglia d'autunno,
            lei che prima o poi guarderà il mondo dal basso,
            tu invece puoi scegliere di restare al ramo
            per dire ancora a lei che tanto l'ami...

            Un bivio ti si è messo in mezzo al cielo,
            le stelle sono solo di contorno,
            non ti aiuteranno a far divenir la notte giorno
            ma a far luce nella tua retta via...

            Non è semplice vivere con i rimpianti,
            sorridere sempre anche quando non lo senti,
            prendere una strada in salita, ma giusta,
            invece che una discesa troppo angusta...

            Non conta come si vive e dove,
            ma ciò che lasci nella vita,
            non sempre ci si accorge di non esser soli
            se non proprio alla fine della salita.
            Composta mercoledì 29 luglio 2009
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Franco Mastroianni
              in Poesie (Poesie personali)

              Senza nuvoloni

              I vertiginosi parapetti
              spingevano il mio spirito
              ad oltrepassare il limite

              sarei davvero sceso giù
              a camminar su quella rete
              e sentirmi in mezzo al cielo

              è forte l'attrazione per il vuoto
              e non... mi spaventa
              il fatto di essere in alto
              o... sopra i cornicioni

              ma non mi serve più
              salir lassù
              per provar... nuove emozioni

              tengo il tuo viso
              tra le mani
              trovo il sereno

              e tu sei cielo
              senza nuvoloni.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Rosarita De Martino
                in Poesie (Poesie personali)

                Acicastello

                Imponente, scuro
                appare il castello
                rischiarato dall'azzurro
                del cielo e del mare.
                Colombi insieme
                volano leggeri.
                Nella balconata circolare
                noi tre insieme
                esprimiamo palpiti di vita.
                Giù le onde,
                tumultuose come i pensieri,
                vanno e vengono
                si infrangono nell'alta scogliera
                ritornano
                e infine si placano perdendosi
                in un "mare" di bianca spuma.
                Il cuore, finalmente placato,
                spazia in onde luminose
                di preghiera.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Renzo Mazzetti
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Vecchiano di marzo

                  Il mare boscaiolo
                  rumoreggia cupo
                  inondando il territorio.
                  Scomparsa è la spiaggia
                  ricoperta di legname
                  pare foresta rovinata.
                  La nostra passata presenza
                  nel selvaggio paesaggio
                  risuona forte ricordo.
                  Continuo è il vento
                  bacia il salmastro
                  sul viso resta umido.
                  Il Serchio rinverdisce
                  sugli argini ortiche
                  gialle e bianche margherite.
                  Raccolgo scultura lignea
                  medioevale rocca turrita
                  di servi schiacciati vestigia.
                  Mistura di fango e ceneri
                  fluttuando in solidi trasformati
                  di antracite fondamenta diventati.
                  Assorbo realtà originali
                  leggero come quei gabbiani
                  con elementi artistici simbiosi.
                  Vota la poesia: Commenta