Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Mi piaci
Frugo nella borsa delle parole
e mentre cerco... con le dita
solletico... la fantasia
ti vedo
quando cerchi nella tua borsa
mi piaci... ti farei mia.
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Frugo nella borsa delle parole
e mentre cerco... con le dita
solletico... la fantasia
ti vedo
quando cerchi nella tua borsa
mi piaci... ti farei mia.
Forse è meglio... che vada
portando via con me
il tuo sguardo... pieno di tenerezza
scacciando i nodi in gola
ingoiando una carezza
fatico a non girarmi indietro
e i passi miei diventano pesanti
mi sento scivolare addosso
il dolce tuo profumo
ti sento che mi cerchi
mi prendi per la mano
e la mia bocca... continua
a dir... ti amo
tentenno mi volto... guardo indietro
un soffio
come... quando si appanna un vetro.
C'è molta polvere
nelle parole usate
per donar... consigli
immagino
di un padre... una madre
guardar con occhi attoniti
la polvere
scacciata dalle spalle
dei propri... figli.
Cari amici,
Siamo qui riuniti.
In questa grande famiglia virtuale.
Dove tutti i nostri racconti
hanno qualcosa di speciale
Vita vissuta, vita sbandata, vita osannata,
Vita di chi vive leggendosi,
dando un po' di sé, a te, che sei qui
Regalando piccoli stralci di vita
srotolata, cercando tra le righe,
amore
Una risposta,
alle mille domande
della vita
Ma qui,
tra di noi
tutto
è un sogno.
La mia,
per esempio;
è una ricerca a chi il mio sogno lo ha già vissuto
Non smetterò mai di sognare,
sai! Io lo faccio sempre,
ad occhi aperti
Il mio sogno, è il mio domani
Il mio sogno, è qualcosa che mi spinge a svegliarmi al mattino
anche se il sole fa l'occhiolino
Il mio sogno è speciale, mi fa sentire una regina nel mio reame
Il mio sogno l'ho vorrei donare a chi con me vuole volare
Il mio sogno non è cattivo,
anzi è costruttivo.
Non c'è guerra,
vi è solo pace
e intorno tutto tace
Sai perché?
Questo sogno mio, lo custodisco io
Nello scrigno del cuore mio
Cielo azzurro, mare sereno
Con al centro l'arcobaleno
e per finire, la su in cielo
Ali bianche che san volare
e uno sciame di angeli nel reame
Prendono da ogni cuore un sogno
Spero si realizzino. Ne abbiamo bisogno
Ogni frase, poesia, è ciò che di noi resta
Tutti insieme un giorno faremo festa
Il mio sogno lo dono un po' a te
Affinché tu, diventi il mio re.
Vestite tutt'e due di nero
camminan per la strada a passo svelto:
quella più alta e grossa un po' più avanti
la seconda, più bassa e mingherlina,
a testa bassa la segue passo passo.
La prima accianca, passi lunghi e rudi,
la seconda trotterella a passi brevi.
Le guardo un po', ma niente cambia
per il tratto di tempo ch'io le osservo.
Signore Iddio, mi sono detto,
appaiate, di certo, si può dire,
ma non mi pare che si possa dare
a quelle suore il nome di sorelle (*).
Quando nascesti avevi certamente
un bel carnato rosa, ed i capelli,
non molti, ricci, rossi e tanto belli.
D'intorno i genitori, la tua gente.
T'immagino così, Rubria Tertulla,
e anche ti vedo quando, ormai fanciulla,
correvi per i verdi prati, e immensi,
giocando con le amiche. Ora tu pensi
che qualcuno ti possa ricordare?
Sono trascorsi secoli, ma nulla
il nome tuo l'ha fatto cancellare.
Un sentimento ispira, quel tuo nome,
di simpatia, ma non so dirti come,
di simpatia per te, Rubria Tertulla (2).
Avevo quattro anni.
Un parco con alberi,
tanti bambini
correvano
nel nido d'infanzia.
Da un cancello di ferro
di quell'asilo
si affacciò la mia mamma
e mi sorrise: era venuta
apposta per vedere me.
Doveva essere
il 28 di settembre,
proprio quello stesso giorno
che, venuta dal Cielo,
nascevi tu (*).
Oggi che, in Cielo,
dimora la mamma mia,
voglio sorridere a te,
possibilmente,
con lo stesso suo sorriso.
È una corrente d'amore che,
con metro uguale,
ma di natura diversa,
ci unisce, anche attraverso
questo mio ricordo.
Avevo quattro anni
ed è come se allora
avessi saputo
che, in quello stesso giorno,
venivi ad esistere tu.
Zoppicando, o fraticello,
attraversi la chiesetta:
un inchino fatto in fretta,
troppo svelto e poco bello.
Anche il segno della Croce
non è certo come quello
che, inneggiando a piena voce,
tu facesti da novello.
Nessun dubbio: la tua fede
resta ferma. Cristo vede,
quando passi lì davanti,
pur se ignori gli altri Santi.
Anche se non l'hai mai visto,
tu Lo preghi con ardore,
... ma subentra nel tuo cuore
l'abitudine di Cristo?
Trema al vento la tua vita come una foglia d'autunno,
lei che prima o poi guarderà il mondo dal basso,
tu invece puoi scegliere di restare al ramo
per dire ancora a lei che tanto l'ami...
Un bivio ti si è messo in mezzo al cielo,
le stelle sono solo di contorno,
non ti aiuteranno a far divenir la notte giorno
ma a far luce nella tua retta via...
Non è semplice vivere con i rimpianti,
sorridere sempre anche quando non lo senti,
prendere una strada in salita, ma giusta,
invece che una discesa troppo angusta...
Non conta come si vive e dove,
ma ciò che lasci nella vita,
non sempre ci si accorge di non esser soli
se non proprio alla fine della salita.
Perso in un vortice che strazia le carni...
Ferito dalla mia stessa voglia di vivere...
Quale destino? Quale futuro?
Si può vivere di sole domande, mentre via via nella strada della vita si perdono le certezze?