Poesie personali


Scritta da: Giorgio SantyManero
in Poesie (Poesie personali)

Carpediem

Fremi tutta all'idea
di lasciarti andare
di assaggiare le emozioni
che senti avvicinare.
Hai da vincere solo un freno
una corda intrecciata
con la vita dei tuoi amori
che non osi solo spostare
perché per te vale
come un tagliare.
Carpediem è una bella parola
ma viverlo può diventare
un infernale tagliola.
Composta sabato 6 giugno 2009
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    Scritta da: Giorgio SantyManero
    in Poesie (Poesie personali)

    Innamorarsi

    Quanti giochi
    e quante parole
    per arrivare al tuo cuore
    senza bruciarti
    con il mio calore.
    Tu desideri rischiare
    mi vuoi diretto nell'amare.
    Tra le mie braccia
    ti ho sentita mia
    un tocco e una stretta
    e nel mio cuore
    si è aperta una breccia.
    Paura, voglia, emozione,
    questo leggo nei tuoi occhi
    quando mi stringi con passione.
    Ora da solo
    non posso chiamarti
    non posso sentirti
    ma posso pensarti.
    Immagino che
    il mio pensiero invitante
    si unisca al tuo
    anche solo per un istante.
    Irraggiungibile eppure
    mia inevitabilmente.
    Composta lunedì 1 giugno 2009
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      Scritta da: Giorgio SantyManero
      in Poesie (Poesie personali)

      L'Amicizia

      Una giornata uggiosa
      il ticchettio della pioggia
      le ore che passano
      e la notte che si avvicina.
      Solo un attimo
      il soffitto da fissare
      ti ritrovi a cercare
      una voce amica
      a cui cantare
      la tua voglia di amare.
      Ridere con le sue parole
      felice di poterti dissetare.
      Non è il tuo amore
      ma la consideri tua.
      È dolce l'amicizia
      quando solo con la voce
      sa farti compagnia.
      È dolce galleggiare
      sulle lenzuola
      lasciarsi cullare dai ricordi
      e poi sprofondare.
      Composta domenica 31 maggio 2009
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        Scritta da: Giorgio SantyManero
        in Poesie (Poesie personali)

        L'Attrazione

        Salgo le scale
        verso la pista buia
        vederti a lato,
        una luce avida
        mi porta via.
        Mi sento attratto
        e resisterti non posso,
        tante donne belle
        tra le mie braccia
        ardono come fiammelle,
        ma ogni momento
        come un radar
        cerco te e ti sento.
        La tua presenza
        a scandire i miei battiti
        i tuoi occhi
        a fermare gli attimi.
        Amo non ricambiato,
        non so se essere giulivo,
        mi strazia dentro
        e mi fa sentire vivo.
        Composta lunedì 11 maggio 2009
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          Scritta da: Giorgio SantyManero
          in Poesie (Poesie personali)

          Desiderio

          Fotogrammi in sequenza
          di tutto quello che mi circonda
          il tuo viso ne è l'essenza.
          Mi accascio, rapito
          ad adorare il tuo sorriso
          e vago con la mente confuso
          a cercare di sapere dove sei
          in questo momento preciso.
          Ti trovo sola
          e il mio cuore sanguina.
          Ti trovo felice
          e il mio cuore si rimargina.
          Una spinta potente a chiamarti
          e la mente a dirmi vai avanti.
          C'è un muro fra noi, possente,
          ma facile a rompersi,
          che a ogni crollo
          si ricostruisce in un istante.
          Ora lo fisso truce
          ha la superficie liscia
          nessuna crepa è venuta alla luce.
          Fiera dentro al tuo recinto
          mi tieni a distanza
          deluso e respinto.
          Lo sguardo all'indietro,
          fisso su di te, non si riesce a staccare
          e mi impedisce all'orizzonte guardare.
          I giorni di pena non sono finiti
          e si affievolisce ogni speranza.
          Desiderare un viso perduto,
          è questa la mia ingiusta sentenza.
          Composta domenica 19 aprile 2009
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            Scritta da: Giorgio SantyManero
            in Poesie (Poesie personali)

            La Festa

            Nel sonno innocente
            vieni rapito da due braccia sicure.
            Quando ti svegli tutto è cambiato
            quante persone che corrono gridando.
            Tu ti spaventi
            ma è solo un attimo
            gli occhi di lui sono lì sorridenti
            a dirti che è tutta una festa.
            E finalmente ti ritrovi dentro una tenda
            con altri bambini a pensare come giocare.
            Ecco arrivare uomini e donne
            ridere e scherzare
            con mille colori a rallegrare.
            Ci sono le palle per trotterellare
            e anche le bici per girellonare.
            Che bella Festa e quanti colori
            ma lei non c'è e tu chiedi perché?
            Ha molto da fare
            ma torna domani ti viene detto
            e nel mentre al suo petto ti tiene stretto.
            La cioccolata e tanti biscotti
            e le caramelle ad addolcire
            una giornata di sole che riscalda tutti.
            Che bella Festa e quanti colori
            non vedi l'ora l'indomani
            a raccontare alla tua mamma
            in cucina indaffarata
            cosa è stata la tua giornata.
            Poi a sera ti distendi
            su un lettino sconosciuto,
            la sua mano ti riscalda
            e ti accompagna dolce
            in un sogno tra la rugiada.
            Ora che sei assente
            gli occhi sorridenti
            possono aprire le dighe
            e far scendere un fiume di dolore
            poi voltarsi al cielo stellato
            a salutare un angelo perduto.
            Composta giovedì 9 aprile 2009
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              Scritta da: Giorgio SantyManero
              in Poesie (Poesie personali)

              Lo schiaffo

              Un silenzio attonito
              spazza una distesa distrutta
              anime impaurite a vagare
              in una landa battuta.
              Hanno appena sentito il tuono
              che rimbomba
              con il suo terrificante suono.
              Lo sguardo accanto
              per cercare gli assenti
              e così iniziando
              la conta dei presenti.
              Molti respirano,
              tanti sospirano,
              chi si ritrova nudo e vivo
              e chi si accascia
              ferito e affranto
              piegato alla falcidia.
              Una pietosa gara
              tra lacrime di dolore e
              lacrime di gioia
              che di gran lena
              spande su tutti una gran pena.
              Terra di nessuno
              in cui estraneo perduto
              si sente ognuno.
              Ma ecco arrivare
              uno stormo di angeli
              che con le loro gesta
              alleviano la paura e la protesta.
              Il dolore degli uomini e
              delle cose raccogliendo,
              gli occhi si posano arrossendo.
              Quanto è forte la Gaia sana,
              ma ha solo un attimo di vittoria,
              poi recede e si rintana.
              Ora è il tempo dell'amore
              che con il suo fare
              copre ogni ferita e dolore.
              Torneranno a brillare all'unisono
              le città, le stradine, le campagne
              e tutto sembrerà un sogno.
              Solo le parole a ricordare
              che un giorno Gaia
              ci è venuta a trovare.
              Composta mercoledì 8 aprile 2009
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                Scritta da: Giorgio SantyManero
                in Poesie (Poesie personali)

                L'Amazzone nera

                Un alito di vento tra i tuoi capelli.
                Dal tuo monte scruti il mondo
                e dai tuoi occhi fiera
                spandi la tua pena.
                Quello che doveva essere
                e non è stato
                è un debito che ti è dato.
                Un dolore incancellato
                tristemente segna il passo
                ma la tua voglia di felicità
                ti fa da contrappasso
                e ti spinge tra la gente
                piena d'amore e generosità.
                Tu sei l'Amazzone nera
                che gioisce di quel che ha
                anche se nel tuo cuore
                pesa ancora la mancanza
                di quell'amore.
                Composta sabato 14 marzo 2009
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                  Scritta da: Giorgio SantyManero
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Spnesieratezza

                  Ridere, sorridere
                  al mio fianco ti sento vivere.
                  Il tuo respiro su di me
                  mi inebria e mi porta via
                  in un'isola tutta mia.
                  Io da solo mi ritrovo
                  anche se tu sei vicina.
                  Una porta si frappone
                  tra la mia voglia e il tuo candore.
                  Una forza mi trattiene
                  il mio limite è nel tuo cuore.
                  Composta giovedì 12 marzo 2009
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