Poesie personali


Scritta da: Giorgio SantyManero
in Poesie (Poesie personali)

L'Attrazione

Salgo le scale
verso la pista buia
vederti a lato,
una luce avida
mi porta via.
Mi sento attratto
e resisterti non posso,
tante donne belle
tra le mie braccia
ardono come fiammelle,
ma ogni momento
come un radar
cerco te e ti sento.
La tua presenza
a scandire i miei battiti
i tuoi occhi
a fermare gli attimi.
Amo non ricambiato,
non so se essere giulivo,
mi strazia dentro
e mi fa sentire vivo.
Composta lunedì 11 maggio 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Giorgio SantyManero
    in Poesie (Poesie personali)

    Desiderio

    Fotogrammi in sequenza
    di tutto quello che mi circonda
    il tuo viso ne è l'essenza.
    Mi accascio, rapito
    ad adorare il tuo sorriso
    e vago con la mente confuso
    a cercare di sapere dove sei
    in questo momento preciso.
    Ti trovo sola
    e il mio cuore sanguina.
    Ti trovo felice
    e il mio cuore si rimargina.
    Una spinta potente a chiamarti
    e la mente a dirmi vai avanti.
    C'è un muro fra noi, possente,
    ma facile a rompersi,
    che a ogni crollo
    si ricostruisce in un istante.
    Ora lo fisso truce
    ha la superficie liscia
    nessuna crepa è venuta alla luce.
    Fiera dentro al tuo recinto
    mi tieni a distanza
    deluso e respinto.
    Lo sguardo all'indietro,
    fisso su di te, non si riesce a staccare
    e mi impedisce all'orizzonte guardare.
    I giorni di pena non sono finiti
    e si affievolisce ogni speranza.
    Desiderare un viso perduto,
    è questa la mia ingiusta sentenza.
    Composta domenica 19 aprile 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Giorgio SantyManero
      in Poesie (Poesie personali)

      La Festa

      Nel sonno innocente
      vieni rapito da due braccia sicure.
      Quando ti svegli tutto è cambiato
      quante persone che corrono gridando.
      Tu ti spaventi
      ma è solo un attimo
      gli occhi di lui sono lì sorridenti
      a dirti che è tutta una festa.
      E finalmente ti ritrovi dentro una tenda
      con altri bambini a pensare come giocare.
      Ecco arrivare uomini e donne
      ridere e scherzare
      con mille colori a rallegrare.
      Ci sono le palle per trotterellare
      e anche le bici per girellonare.
      Che bella Festa e quanti colori
      ma lei non c'è e tu chiedi perché?
      Ha molto da fare
      ma torna domani ti viene detto
      e nel mentre al suo petto ti tiene stretto.
      La cioccolata e tanti biscotti
      e le caramelle ad addolcire
      una giornata di sole che riscalda tutti.
      Che bella Festa e quanti colori
      non vedi l'ora l'indomani
      a raccontare alla tua mamma
      in cucina indaffarata
      cosa è stata la tua giornata.
      Poi a sera ti distendi
      su un lettino sconosciuto,
      la sua mano ti riscalda
      e ti accompagna dolce
      in un sogno tra la rugiada.
      Ora che sei assente
      gli occhi sorridenti
      possono aprire le dighe
      e far scendere un fiume di dolore
      poi voltarsi al cielo stellato
      a salutare un angelo perduto.
      Composta giovedì 9 aprile 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Giorgio SantyManero
        in Poesie (Poesie personali)

        Lo schiaffo

        Un silenzio attonito
        spazza una distesa distrutta
        anime impaurite a vagare
        in una landa battuta.
        Hanno appena sentito il tuono
        che rimbomba
        con il suo terrificante suono.
        Lo sguardo accanto
        per cercare gli assenti
        e così iniziando
        la conta dei presenti.
        Molti respirano,
        tanti sospirano,
        chi si ritrova nudo e vivo
        e chi si accascia
        ferito e affranto
        piegato alla falcidia.
        Una pietosa gara
        tra lacrime di dolore e
        lacrime di gioia
        che di gran lena
        spande su tutti una gran pena.
        Terra di nessuno
        in cui estraneo perduto
        si sente ognuno.
        Ma ecco arrivare
        uno stormo di angeli
        che con le loro gesta
        alleviano la paura e la protesta.
        Il dolore degli uomini e
        delle cose raccogliendo,
        gli occhi si posano arrossendo.
        Quanto è forte la Gaia sana,
        ma ha solo un attimo di vittoria,
        poi recede e si rintana.
        Ora è il tempo dell'amore
        che con il suo fare
        copre ogni ferita e dolore.
        Torneranno a brillare all'unisono
        le città, le stradine, le campagne
        e tutto sembrerà un sogno.
        Solo le parole a ricordare
        che un giorno Gaia
        ci è venuta a trovare.
        Composta mercoledì 8 aprile 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Giorgio SantyManero
          in Poesie (Poesie personali)

          L'Amazzone nera

          Un alito di vento tra i tuoi capelli.
          Dal tuo monte scruti il mondo
          e dai tuoi occhi fiera
          spandi la tua pena.
          Quello che doveva essere
          e non è stato
          è un debito che ti è dato.
          Un dolore incancellato
          tristemente segna il passo
          ma la tua voglia di felicità
          ti fa da contrappasso
          e ti spinge tra la gente
          piena d'amore e generosità.
          Tu sei l'Amazzone nera
          che gioisce di quel che ha
          anche se nel tuo cuore
          pesa ancora la mancanza
          di quell'amore.
          Composta sabato 14 marzo 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Giorgio SantyManero
            in Poesie (Poesie personali)

            Spnesieratezza

            Ridere, sorridere
            al mio fianco ti sento vivere.
            Il tuo respiro su di me
            mi inebria e mi porta via
            in un'isola tutta mia.
            Io da solo mi ritrovo
            anche se tu sei vicina.
            Una porta si frappone
            tra la mia voglia e il tuo candore.
            Una forza mi trattiene
            il mio limite è nel tuo cuore.
            Composta giovedì 12 marzo 2009
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Giorgio SantyManero
              in Poesie (Poesie personali)

              Un urlo nella notte

              Risate parole leggere
              dette fra persone amiche sincere.
              Donne calcio lavoro
              mai come adesso ti senti uno di loro.
              Poi un trillo e ancora un altro
              l'adrenalina a mille... si è per noi
              uno scatto le facce dure di chi è pronto
              in mente si ripercorre il conto...
              barella spinale ossigeno collare
              e chiedi i codici come un rassicurare
              per altri volti altre scene rivisitare.
              La sirena a mille
              urti barcolli e ti sovviene
              l'ansia di non saper fare bene.
              Poi la strada l'odore acre
              tutto in rovina macerie
              alfine un rantolo e un fiume rosso
              l'occhio non si abitua ancora adesso.
              Mille gesti all'impazzata
              poi una calma organizzata
              lui è lì docile e indifeso
              noi di sopra con tutto il nostro peso.
              Ancora un urlo ancora sbalzi
              non più parole non più sorrisi
              solo la fretta di arrivare.
              Noi siamo gli unici a gioire
              quando arriviamo in quel posto
              perché altri ci tolgono il peso
              prendono l'indifeso per poterlo guarire.
              Sangue carta plastica, macerie conosciute
              ed è leggero poterle pulire.
              Risate parole leggere
              dette fra persone amiche sincere.
              Donne calcio lavoro
              ora più di prima ti senti uno di loro.
              Composta martedì 17 marzo 2009
              Vota la poesia: Commenta