Poesie personali


Scritta da: Giorgio SantyManero
in Poesie (Poesie personali)

Un soffio perduto

Un tocco leggero
poi uno strattone
poi un sorriso sornione.
Seduttrice o dispettosa?
Quegli occhi non sono riuscito a leggerli nel profondo
ho solo buttato uno sguardo in superficie.
C'era un tempo in cui
riuscivo a leggerle l'anima
adesso rimango solo estasiato
dalla sua bellezza esteriore
e non riesco a trovare il soffio
che mi aveva accarezzato il cuore!
E mesto esco dalla sua vista girando l'angolo,
sapendo che lei rimarrà di spalle.
Il mio passo non è leggero
e nemmeno pesante
è solo sicuro! Eppure...
un velo di tristezza continua ancora
a offuscare il mio cammino!
Composta sabato 7 marzo 2009
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    Scritta da: Daniela Ciriello
    in Poesie (Poesie personali)

    Lui ego lei umiltà

    Lui... cieco e sferzante
    Lei... quieta e tollerante

    Lui... cinico e prepotente
    Lei... empatica e amabilmente paziente

    Lui... vigliacco e meschino
    Lei... coraggiosa, leale con un lieve e consapevole "sorrisino"

    Lui... bugiardo e rancoroso
    Lei... sincera, fiera e solare

    Lui... Spaventato dalle emozioni e dal sentimento
    Lei... procura un affascinante turbamento

    Entrambe avanzano l'uno accanto all'altro, immagini speculari dell'umanità... Lui si chiama ego e lei umiltà.
    Composta domenica 26 luglio 2009
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      Scritta da: dax
      in Poesie (Poesie personali)

      Insonnia

      Notte afosa di Luglio
      che cacci il sonno
      dagli occhi dei dormienti.

      Che silenziosa costringi
      il pensiero a ritrovare i ricordi,
      il passato che ritorna, i volti
      di chi si è perso nel tempo.

      La vecchia cartella di scuola.
      I libri spiegazzati, i quaderni
      sgualciti, vecchi ricordi di ragazzi
      ormai trasformati in delusi uomini.

      Il fantasma del vecchio maestro
      ancora passa tra i banchi,
      silenzioso, cercando i suoi alunni
      che ormai non esistono più.
      Composta nel luglio 2009
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        Scritta da: Marco Giannetti
        in Poesie (Poesie personali)

        Vorrei-quisiera

        Vorrei ricominciare di nuovo, come si dice, da zero, a volte cercando di ignorare il passato crudele, fatto solo di danni.
        Vorrei poter guardare i tuoi occhi un'altra volta, con quel tuo sorriso trasparente, pieno di gioia.
        Vorrei poterti dire che ancora ti aspetto, con la solitudine come mia unica amica, ma con un'amore più grande, sincero e responsabile.
        Sono cambiato, non per me, ma per il nostro amore.
        Se sapessi dove ritrovarti, solo quello vorrei.
        Composta sabato 25 luglio 2009
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          Scritta da: Tommaso Mazzoni
          in Poesie (Poesie personali)

          Quando giunge la notte

          Con la bassa marea
          un bambino scava una buca,
          (mi ricorda Sant'Agostino) (2)
          per riempirla d'acqua; per gioco,
          o forse per capire, ignaro,
          un qualcosa del mondo.

          Un bambino, dei bambini
          costruiscono un castello
          con la sabbia, presso la riva
          di un immenso,
          incingibile,
          mare sconfinato.

          Con la bassa marea
          cercano, trovano
          scoprono, costruiscono,
          quei bimbi, un castello.

          Domattina,
          con l'alta marea,
          la buca sarà coperta,
          il castello sarà svanito.

          Scoperte fallite,
          costruzioni vanificate,
          piombate nel nulla,
          come quando,
          dopo il sole cocente
          di un intero giorno luminoso,
          giunga la notte senza luna,
          senza stelle, senza passeri,
          senza dei.
          Composta martedì 22 agosto 2000
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            Scritta da: Tommaso Mazzoni
            in Poesie (Poesie personali)

            Bacio di desiderio

            Bacia, la mamma, il suo bambino
            appena nato.
            Bacia, la nonna, il proprio nipotino
            che vezzeggia.
            Bacia, l'innamoratino, sulla guancia,
            la giovanissima amata.
            Bacia, poi, l'innamoratino, la fidanzatina
            sulla bocca, casta, senza rossetto.
            Bacia, lo sposo novello, la sposa,
            ai piedi dell'altare.
            Bacia, l'amante, con foga francese,
            la donna carpita all'altro uomo.
            Bacia, l'amico, il proprio amico di sempre,
            la fronte, sul letto di morte.

            Ed io, perché troppo lontano,
            non ho potuto dare, alla mamma mia,
            il bacio dell'addio.
            Quanto ancora mi manca, però,
            quel bacio, arenatosi
            sulla battigia, crudele, del desiderio.
            Composta domenica 23 luglio 2000
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