Poesie personali


Scritta da: Elisabetta
in Poesie (Poesie personali)

Conosco una Piazza

Conosco una piazza
vicino alle prigioni,
dove un raggio di sole passa
verso l'una. Forse.

Nel mezzo, una fontana svogliata,
canta ai muri sporchi e scalcinati,
canta alle persiane sgangherate,
canta agli angoli innaffiati dai
cani randagi.

Passando in fila, vestito
di nero, invidiavo quei fantasmi
sporchi e scalzi, ma liberi e contenti,
che correvano, schiamazzando, tra i portoni.
Composta sabato 29 agosto 2009
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    Scritta da: Elisabetta
    in Poesie (Poesie personali)

    Gioco di spiaggia

    Ho visto un sassolino colorato
    Dalle vaghe onde
    Sulla spiaggia trastullato.

    Cantando, rotolava or su or giù
    Rincorrendo gli altri sassi
    Grandi e piccoli meno e più.

    Or or rimane al secco,
    Or or rimane bagnato,
    Or or è solo,
    Or or è accompagnato.

    Ma ecco che il vento
    d'un tratto infuria,
    l'onda s'alza,
    e ghermisce il sassolino
    In fondo al lago,
    Ed il bel gioco
    Sulla spiaggia è presto rovinato.
    Composta sabato 29 agosto 2009
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      Scritta da: Rosa Cassese
      in Poesie (Poesie personali)

      Il silenzio

      Il silenzio è
      simile alla morte:
      senza respiro,
      senza passione
      senza opinione
      senza frastuono
      eppure arreca
      tanto male
      tacendo
      non annuendo
      ma, imponendo
      silenzio pietoso
      per non illudere
      un cuore canterino
      che parla col tuo,
      privo di entusiasmo e
      voglia di interrompere
      il suo Silenzio!
      Composta venerdì 28 agosto 2009
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        Scritta da: kaleidos
        in Poesie (Poesie personali)

        Livida verità

        Livida verità,
        vivi da chissà
        quanto infinito.
        Ti ho vista appesa
        col capo in giù
        eppure illesa
        nel caldo sud
        dell'uomo sfinito.
        Ti ho visto visto
        sguazzare
        nel putrido mar
        del dubbio risorto
        nel nostro mar morto
        ti ho vista cantare,
        quasi t'udisse
        un'imago d'Ulisse.
        Composta sabato 6 aprile 2002
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          Scritta da: Marzia Ornofoli
          in Poesie (Poesie personali)

          Rinascita

          Per un attimo,
          solo per un attimo
          ho creduto di volare
          ho sognato una mano tesa
          verso di me.
          Per un attimo
          si aprirono le porte
          di un paradiso tropicale
          con canti di uccelli
          e limpide cascate.
          Per un attimo
          una voce è diventata
          musica dolce e melodiosa.
          Per un attimo sono rinato,
          è durato un attimo
          poi non ho più sognato.
          Composta venerdì 28 agosto 2009
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            Scritta da: Ada Roggio
            in Poesie (Poesie personali)

            Dormi piccino

            Un altro giorno è passato,
            un nuovo sole è andato a dormire.
            La luna piano piano spunta,
            col suo magico mantello di stelle
            la luce si posa,
            vuol farti sognare
            in questo mondo si può amare
            dormi piccino,
            il mio cuore è sempre a te vicino.
            Composta venerdì 28 agosto 2009
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              Scritta da: Blu Finch
              in Poesie (Poesie personali)

              Sonnambula personalità

              Stanotte son sveglio...
              non riesco a dormire.
              Restar a letto non serve...
              Aspettando le dolci
              note di Morfeo,
              avvicino le mie membra
              alla quiete notte
              con questi pensieri
              che spero terrai in te.
              (È vero non succederà)
              Non sono un "prezioso"
              e nient'altro importa.
              (Non cambierò idea)
              Mi dispiace e purtroppo
              proprio non capisco!
              Dolcezza.
              Credo che tu lo sia.
              I miei "scritti" non
              hanno ostacoli e le
              "parole" non arrivano
              mai a destinazione.
              È vero ("lo sai"), ma
              purtroppo non mi conosci.
              Non andrò in "mare".
              A volte "affondo"
              nelle mie illusioni.
              A volte "nuoto"
              nelle mie speranze.
              In vero... non riesco a nuotare.
              Tutto questo:
              una risposta alla tua
              "sensibile" proposta
              arrivata silenziosamente
              così... in tarda notte.
              Tutto questo:
              stupide parole
              che cercano un "senso"
              tiepido e rumoroso
              nell'incerto destino.
              Ti prego
              perdonar e cancellar
              tu vorrai queste
              poche righe vaganti
              di una sonnambula personalità
              che si illumina di notte e
              si oscura di giorno.
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                Scritta da: Ada Roggio
                in Poesie (Poesie personali)

                Un Dio per ognuno di noi

                Una cosa ho da dirvi miei cari signori,
                non m'importa chi voi siate,
                cosa fate nella vita,
                in quale Dio crediate,
                di quale partito,
                di quale razza o dimensione sociale,
                quale sia la vostra personalità,
                la vostra identità sessuale

                Credo che non importi nemmeno a Dio.
                Ho da dirvi solo: ognuno di noi dentro ha un Dio
                ascoltiamolo,
                amiamolo,
                la strada della vita ci sorriderà.
                Composta lunedì 31 agosto 2009
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                  Scritta da: Rita S.
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Basta così.

                  Basta solo un attimo
                  ad infrangere un sogno
                  nato come d'incanto
                  in un altro magico attimo.
                  E tutto ritorna incolore,
                  smorto, velato, stordito, finito.

                  E l'anima
                  così percossa e sola ormai,
                  comprende
                  quanto tutto sia
                  effimero, fragile, inafferrabile.
                  Hai creduto, hai gioito,
                  ti sei messa in gioco
                  e tutta te stessa hai offerto.
                  Ancora non credevi
                  alla leggerezza umana
                  o ti credevi forte
                  per affrontarla ancora...

                  Dici "basta così, non sarò più io,
                  non lascerò più che qualcuno
                  possa ferirmi e passare oltre,
                  sarò un'altra, sarò indifferente,
                  roccia, senz'anima".

                  Sbagli...
                  no, non ci si abitua
                  al senso di vuoto che lascia
                  un'invana attesa.
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