Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

La mia stagione più bella

Vorrei darti tutti i colori dell'autunno
perché tu possa sentirti la mia stagione più bella.
Vorrei saperti dire quelle parole che tu ancora aspetti,
poterti dare quei baci che necessari finalmente pretendi.
Scusami se il pudore inibisce sempre il desiderio di mostrarti il mio cuore.
Spero tu capisca,
spero ti possa bastare quello che di me riesco a darti.
Pochi mesi ancora e ti allontanerai da questa casa
che forse non è stata quel nido in cui volevo crescessi,
quel porto sicuro in cui ormeggiare le tue giornate
sbattute dalle onde di una vita tutta ancora da scoprire,
tutta ancora da affrontare.
Vorrei poterti fermare,
dirti "Non andare, il bello deve ancora venire, sono pronta adesso".
Ma sei pronta anche tu e non per restare.
Tu hai bisogno di andare, non sai dove... andare.
Ti perderai il meglio di me, sono sicura,
ma nel tempo scoprirai tutto quel bello di te che oggi non vedi.
E varrà la pena allora
di fingere che tutto sia come prima,
se entrando nella tua stanza
ora maledettamente in ordine,
non dovrò più tirar su quel rimmel rotolato dal comò,
né chiudere quello stupido cassetto
che la tua giovane fretta ha lasciato ancora una volta aperto.
Composta domenica 8 novembre 2009
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    Uomo senza voce

    Ti scorgo ogni mattina sui gradini della chiesa
    guardare stanco il giorno che comincia,
    anima spettinata e sola.
    La tua mano schiusa
    segue lo sguardo distante di passanti frettolosi,
    uomo senza voce.
    Polverose le tue vesti,
    dove stendesti le tue membra l'altra notte,
    quale letto in questa buia sera.
    Lo sguardo tuo sommesso
    non raggiunge il cuore sordo
    di chi incrocia il passato del tuo volto.
    Non so cosa conduca su quei gradini
    il peso del tuo corpo stanco
    che parla ancora di un recente vigore.
    Spero di vederti presto, fratello mio,
    trovar posto dentro quella chiesa
    dove Colui che t'ama vuol da sempre farti in Lui riposare.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Hypomone
      in Poesie (Poesie personali)

      Terre senza luoghi

      Portami sulla vela
      che taglia l'inconscio
      come l'uccello moribondo
      tagliò il libeccio,
      depredami dunque da ogni riva
      poiché l'attimo di stasi
      che desideravi mi ancorasse
      preda dei coralli
      ha preso il largo,
      sfiorando le isole Cicladi
      divenne coda d'ali
      e strumento di plauso
      agli echi del cielo,
      quell'incondizionato volo
      sull'incolto odore di terra
      che talvolta non ha luoghi.

      Se mi sarà data morte,
      vorrei fossi l'ombra che s'arresta
      sulla picchiata dell'esule
      che mira,
      il semplice colore
      del fiore che digiuna,
      sul feretro
      d'una terra senza nome.
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)

        Benvenuta a casa

        "Benvenuta a casa" vorrei poterti dire
        quando scendi la scaletta dell'aereo e il tuo Kenya è già ricordo,
        quando lasci nell'armadio l'urlo colorato dei tuoi abiti africani
        ed entri nel pallore silenzioso di un golfino color crema.
        Vorrei poterti dire "Benvenuta a casa",
        quando la tua casa è un'umida stanza senza cielo,
        quando la tua bambina accende riconoscente quegli occhi neri neri
        che già gustano la desiderata bontà di quel biscotto offerto.
        "Benvenuta a casa",
        quando la stanchezza di una vita di corsa
        ti fa rimpiangere i lenti ritmi della tua terra
        che respira piano la sfrontatezza di una natura che è già immensa ricchezza.
        Volevi restare,
        ma non potevi vivere di quella ricchezza.
        Così sei partita,
        senza voltarti indietro,
        senza incrociare lo sguardo dell'altra tua creatura,
        costretta ad una separazione che è prematuro abbandono.
        Vorrei poterti dire "La vedrai presto",
        ma intanto... "Benvenuta a casa".
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Dario Lampa
          in Poesie (Poesie personali)

          Fiocchi di parole

          Vorrei che in questo inverno nevicassero parole.
          Un alfabeto musicale che coprisse
          il frastuono di questa città.
          Nel lento viaggio verso terra
          potrei capire il significato di ogni frase,
          tutto ciò che non intendo.
          Con lo sguardo all'insù
          le sentirei cadere
          sul nostro amore che ci inghiotte,
          sperando che non cambi il vento.
          Fiocchi di parole,
          lettere addormentate sulla terra.
          Sognano la nostra storia
          e la raccontano al mondo.
          Nel risveglio della primavera
          rimarranno incollate al nostro ricordo
          che adesso è vita vissuta.
          Fiocchi di parole come fiori di ciliegio cadono ovunque,
          come i posti in cui ci siamo amati.
          Composta lunedì 5 ottobre 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Joseph K
            in Poesie (Poesie personali)

            Il giorno che c'incontrammo

            Ero vestito di seta e lino
            il giorno che c'incontrammo
            Avevo una giacca bianca
            e bottoni d'oro
            Tu indossavi una busta della spazzatura
            fissata con delle spille
            Io ai piedi avevo scarpe in pelle nera
            Tu due pezzi di cartone legati a spago
            Per tua esplicita volontà andammo
            a mangiare in un cassonetto
            rovistando tra gli avanzi dei ristoranti
            poi io tentai di baciarti, all'improvviso
            ma restasti ferma
            Anche quel giorno, mi stringesti forte
            contro il tuo seno, tra le tue braccia
            e mi volesti tutto per te
            o mia regina Solitudine.
            Composta lunedì 14 aprile 2003
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Joseph K
              in Poesie (Poesie personali)

              Lontananza

              Sino a quando il tuo pensiero
              taglierà la mia pelle
              e rapirà i miei giorni?
              Stravolgendoli
              dipingendoli di malinconia
              Per quanto tempo ancora la speranza
              prenderà il mio corpo
              e lo porterà da te?
              Nei sogni e nelle immagini
              Per queste strade
              che portano a noi due
              in ogni istante
              quanti attimi persi
              a ignorare il presente
              per qualcosa di lontano.
              Composta domenica 9 maggio 2004
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: The Smiling Girl
                in Poesie (Poesie personali)
                Ho contato tutti i fili d'erba
                Guardando fuori dalla finestra
                Ognuno di loro mi ha raccontato una storia
                Attimi persi, lacrime incomprese, sogni realizzati
                Persone incapaci di vivere per davvero
                Ho realizzato di non conoscere la mia anima nel profondo
                Vivo nella solitudine che mi sono creata
                Ma il mio cuore soffre e sgomita per uscire
                Quindi cercherò te, ovunque tu sia
                Perché sto contando tutti i fili d'erba
                Tutti i fili d'erba che ti separano da me
                Anima mia Indifesa.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Rita S.
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Prigione

                  Se potessi da queste grate
                  lanciare fuochi d'artificio
                  colorerei il cielo per te.

                  Se con la mia forza arrivassi
                  ad allargare queste maglie
                  ti donerei prelibati frutti
                  da gustare e gustare...
                  ti porgerei le mie mani
                  e inventerei per te
                  gesti meravigliosi.

                  Se tra l'una e l'altra sbarra
                  passasse il respiro
                  sussurrerei tanti pensieri
                  al tuo complice orecchio.

                  Se avessi la chiave
                  potrei passare e rapirti
                  ogni volta
                  e lasciarti libero
                  ogni volta
                  di tornare là dietro.

                  E se questa prigione fosse
                  solo una bella invenzione
                  per far nascere sogni
                  e inventare evasioni
                  l'annullerei con un soffio
                  o batterei le ciglia
                  per riaprire gli occhi
                  e non più trovarla...
                  Composta domenica 6 dicembre 2009
                  Vota la poesia: Commenta