Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Quante storie

Quante storie vorrei scrivere di te
dei tuoi sguardi
dei tuoi modi di parlare

dei tuoi meravigliosi
piccoli particolari

dei tuoi occhi
da cui nasce sempre il sole
e
ogni battito di ciglia
è dolce vento
che fa dondolare il cuore

quante storie vorrei scrivere di te
coricato sopra l'erba
su un divano o dentro al letto
o seduto sui gradini delle scale
stà di fatto
che
purtroppo non ho mai
scritto un racconto.

Ma ogni volta
che ti posi su di me
scriverei
che mi sento l'orizzonte

baciato da uno splendido tramonto.
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    Scritta da: Franco Vitale
    in Poesie (Poesie personali)

    La stanza

    Contrasti di luce,
    scale di grigi,
    grumi di colori,
    stancano gli occhi.
    Li fisso sdraiato,
    mi tremano gli occhi,
    ma continuo a fissare...
    contando i dolori,
    cicatrici di orgasmi.
    C'è un cielo nascosto
    in ogni soffitto sbiancato,
    c'è un pezzo di anima
    in ogni sguardo nel vuoto.
    La vita mi scorre
    sincera e fedele,
    puttana e guerriera,
    minuti infiniti e decenni veloci.
    C'è un soffitto nascosto
    dietro ogni cielo...
    sopra ogni ricordo.
    Composta mercoledì 7 aprile 2010
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      Scritta da: sintagma
      in Poesie (Poesie personali)

      L'uovo

      Una volta mi
      hai regalato
      un uovo.
      Allora il destino
      parlava
      con la sua lingua
      presaga di
      oracoli.
      Ma ero troppo
      mortale e
      non sentivo
      che il passo
      in affanno
      del mio sguardo
      in corsa
      verso di te,
      il grido
      assordante
      dei polsi che si
      legavano
      in viluppi di arterie
      inestricabili.
      Ero una pianta
      ignara.
      Non sapevo che,
      dentro quell'uovo,
      c'erano colombe
      con il tuo nome,
      pesci che
      guizzavano
      tra le mani,
      migliaia di
      firmamenti
      ardenti,
      lune maestose e quiete,
      dolci risate
      come cascate
      di rondini,
      mare e gabbiani,
      pensieri come
      alberi.
      Non sapevo che,
      dentro quell'uovo,
      c'erano granchi al
      sole.
      Non sapevo che
      dentro quell'uovo,
      c'era rinchiusa la
      materia primordiale
      che ti ha generato, e che
      tu generi.
      Ora so
      che le mie gote
      sono gonfie di
      bocci e che
      dalla bocca
      spunta un ramo
      sul quale i passeri
      si fermano a pulire
      le ali
      e attorno al quale
      vengono a danzare
      le farfalle
      in amore.
      Composta mercoledì 7 aprile 2010
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        Scritta da: Fiore1961
        in Poesie (Poesie personali)

        Essere padre

        Essere padre non è difficile.
        Essere padre non è impossibile.
        Essere padre non è gravoso.
        Essere padre non è un diritto.

        Quando pensi di aver raggiunto
        il cielo con un dito,
        quando ritieni di essere
        finalmente arrivato,
        quando il successo sperato
        ti ha finalmente arriso,
        quando null'altro hai da chiedere
        che non hai mai avuto,
        solo allora capirai davvero
        cosa vuol dire essere padre.
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          Scritta da: Fiore1961
          in Poesie (Poesie personali)

          I tuoi occhi

          Forse l'amore non ha mai tinto
          davvero il mio cuore se non quando
          t'ho incontrata lì vicino all'Argentario.

          So che è strano ma ancora io ti amo,
          non trovo altra ragione se non
          il perfido Male alla nostra unione.

          Si, io ti amo! Ti amo e ti amo
          questo sento e forte in me si batte
          un guerriero disperato, sconfitto e torturato.

          Il solo tuo sguardo mi sconvolgeva l'essere
          e in quella notte dalla tua stanza accanto
          ho reso forte in me il coraggio.

          Nelle orbite scolpite del tuo viso
          un caleidoscopio di luci m'appariva
          lievitando sempre più il mio tepore.
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            Scritta da: Fiore1961
            in Poesie (Poesie personali)

            Peccato!

            Nuvola bianca in un mare d'azzurro,
            una chimera sei per me,
            irraggiungibile.

            Solo l'ardore mi fa cancellare
            pensieri tetri di violenza
            a me stesso consunta.

            La brama è sì forte che
            patirei sei volte
            d'essere inumato.

            S'alza un vento, ti porta via
            soffiando forte col suo cinico sibilo.
            Io, dubbioso, rimango a guardarti.

            Se timido non fossi stato
            non saresti certo così lontana,
            così lontana dal mio respiro.

            Il cielo grigio tutto s'è fatto,
            il tuo candore è ormai sparito,
            ora lo so che ti amo, peccato!
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              Scritta da: Brunason
              in Poesie (Poesie personali)

              Cosa rimane

              Cosa rimane
              di un attimo di paradiso?

              Un incontro fugace,
              intenso,
              sincero.

              Cosa rimane
              se vai avanti
              senza voltarti indietro?

              Passi veloci,
              furtivi
              mendaci.

              Cosa rimane
              se fuggi te stesso
              e la tua anima rinneghi?

              Non un vago rossore,
              un battito di ciglia,
              un fremito del cuore.

              Bugie, follie,
              timori spenti,
              inconfessabili.

              Muto a te stesso.
              Sordo al mio pianto.
              Indifferente al mio cuore.

              Alla tua sete incurante.
              Separato, distaccato,
              Immemore.

              Ci legava un dolce comunione.
              Tenerezza, attenzione.

              E ora
              siam divisi,
              Spezzati, sospesi.

              Và...
              e non voltarti indietro.
              Và...

              Hai chiuso il cuore.
              Non sai cos'hai davanti.
              Non posso che restare indietro.
              Composta mercoledì 7 aprile 2010
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                Scritta da: Fiore1961
                in Poesie (Poesie personali)

                Un uomo e una donna

                Un uomo e una donna che restano insieme
                a guardare le stelle in una limpida
                notte d'agosto senza nemmeno sfiorarsi
                appaiono strani agli occhi di tutti.

                In una coltre sull'erba sdraiati
                e ad ogni stella cadente pensando ad un bacio
                aspettano l'alba in punta dei piedi
                null'altro chiedendo al desiderio.

                Sanno di amarsi ma lo negano entrambi.
                I giochini passati li fanno ancor più bambini.
                Si rincorrono, si fermano, si nascondono
                per poi ritrovarsi sempre più soli.

                Chissà se hanno un'anima che li unisca,
                che li renda un solo inscindibile corpo,
                che li fonda con la sua eterea presenza.
                Un uomo e una donna, quanti ricordi...
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                  Scritta da: Fiore1961
                  in Poesie (Poesie personali)

                  L'erta finale

                  Il grido di un uomo morente
                  grande energia sprigiona intorno
                  e dei suoi passi leggeri s'ode
                  lento e tortuoso l'incedere.

                  Qual prigioniero in aperta campagna
                  d'un corpo lo spirito si sente,
                  tal una voce molte miglia lontana
                  cullandolo forte lo turba.

                  Anima, or peregrina, in esilio coatta
                  celi in un verso il tragico rito
                  e nel diffuso tepore di una candida brace
                  gioco ti fai dei miei pensieri.

                  Chi dipana questa matassa
                  rendendola chiara con mani sicure,
                  affronti sereno l'erta finale
                  forte di essere solamente un uomo.
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