Poesie personali


Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie personali)

Caldo latte di mamma

Occhi chiusi, rivedo te piccino, piccina.
Cercavi il mio seno, affamato del caldo latte di mamma.
Il tuo vagito, un dolce richiamo, candida pelle vellutata,
dal profumo di borotalco.
Ti tenevo stretto, stretta a me.
Abbracciato, abbracciata.
Affamato del caldo latte di mamma.
Indimenticabile sapore.
Indimenticabile amore, di mamma.
Composta domenica 15 maggio 2011
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    Scritta da: Rosarita De Martino
    in Poesie (Poesie personali)

    Sensazione

    Simili a stormo di uccelli,
    dentro mi volteggiano
    i pensieri.
    Scappano,
    corrono veloci.
    Con mio repentino volo d'ali
    trepida l'inseguo.
    Ma ecco, in improvviso
    spazio cittadino,
    rosseggiano i papaveri
    e i miei pensieri precipitano
    dentro loro splendore.
    Ora diventano leggeri
    come spuma di mare.
    Leggiadri ritornano a me
    cantando una canzone d'amore.
    Composta lunedì 16 maggio 2011
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      Scritta da: elio
      in Poesie (Poesie personali)

      Gioie e dolori...

      Gioie e dolori
      si alternano nella vita
      immancabilmente.
      E... Non occorre poi
      tanto acume
      per rendersene conto.
      Seguire quotidianamente
      l'esempio di Cristo,
      rivivere continuamente
      i misteri,
      pregare in silenzio
      il Signore,
      tendere la mano
      a chi ci chiede l'aiuto.
      È questo il lievito primo
      per seguire
      con le debolezze umane
      la via della luce
      che Lui ci ha indicato
      per nobilitare ogni giorno
      la nostra vita.
      Composta martedì 17 maggio 2011
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        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie personali)

        CLXIV

        Così, m'appresso al medico di bordo,
        All'Ammiraglio dal viso radiante,
        a loro comincio a dir della mia gente
        e dei passati anni il mio ricordo.

        Racconto del rumoreggiare sordo
        Di quella notte di vento ruggente
        Dei natali, di me adolescente,
        del mio paesino presso Medfordo * Medford

        Immediati furono i riscontri
        e tutte cose furono veritiere
        e tosto, ancora prima dello scadere

        Del dì di poi, tutto quanto mio dossiere * Dossier
        Già pronto prima dell'accender di lumiere
        e ebbi coll'Autorità ben tre incontri.

        Riconosciuto degli usa cittadino
        Ricomincio il doveroso cammino
        Per essere tra voi, onesta gente
        a dar notizia di gent'eminente.
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          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Ognuno è il frutto del proprio seme

          Ognuno è il frutto del proprio seme
          Se semini vergogna
          Se semini odio
          Se semini violenza
          Se semini astuzia
          Se semini ingiustizia
          Se semini imbrogli
          Se semini il complotto
          Se semini la cattiveria
          Se semini il male, riceverai prima il plauso, ovazione, sarai acclamato da bagni di folla da coloro che hanno venduto a te la loro dignità.
          Poi... come tutte in tutte favole il lupo.... tu sai che fine fa!
          A te pare poco!
          Io la chiamo Violenza.
          Se semini gioia
          Se semini amore
          Se semini pace
          Se semini serenità
          Se semini giustizia
          Se semini lealtà
          Se semini l'unione
          Se semini l'altruismo
          Se semini il bene, riceverai goccia, su goccia il sorriso di chi a condiviso il tuo amore.
          Non hai scelto una strada maestra, hai scelto un sentiero sdrucciolevole, pieno d'insidie, ma ancor più pieno e ricco d'amore, amore di Dio.
          Composta mercoledì 18 maggio 2011
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            Scritta da: Nello Maruca
            in Poesie (Poesie personali)

            CLXV

            La triste nuova ci trafigge i cuori
            e traboccar fa l'alma di tormento
            Che solo di Maria lo Santo Manto
            Lenire pote barbarie e siffatti dolori.

            Tua giovinezza tiene dentro e fuori
            Il segn'eterno di vil avvenimento
            Ch'uomini crudi, spogli in sentimento
            Han messo in atto a mò di traditori.

            Scrolla di dosso lo pesante cruccio
            Chè sofferenza tanta n'hai passata
            e libera lo cor da tanto peso.

            Cristo, lo giusto, fu in Croce appeso
            Da mano umana di sangue assetata
            mentre nientar potea movendo braccio.
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              Scritta da: Nello Maruca
              in Poesie (Poesie personali)

              CLXIII

              Quando ai miei occhi il molo si para
              Tutte cose, tosto, cervell connette
              e ognuna al posto giusto rimette
              e quel di prima e quel di poi separa.

              Di dosso si scrolla ogni residua tara,
              mentre occhio contempla, mente riflette
              e d'ottobre mi porta a quella notte
              e a nonno steso in quella fredda bara.

              La tormenta annienta uomini,
              animali, alberi, case e cose
              e sono lutti miseria e sofferenza.

              Ma Carità che non tiene confini
              pietosa, il manto della sua clemenza
              sul nostro capo, per pietate, pose.
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                Scritta da: Nello Maruca
                in Poesie (Poesie personali)

                CLXII

                La nave che m'accoglie in alt'oceano
                degli usa è Ammiraglia militare
                al cui comando, d'aspetto nobiliare,
                espression'onesta, occhi vispi castano

                è elegant'uomo di possente mano.
                Nemmanco avea, mai, visto da lontano
                un sì grande naviglio mare squarciare
                e manco sua complessità potea pensare.

                Al trentesimo dì appare San Francisco
                tra la patente gioia dell'equipaggio
                pago che nave si resta all'ormeggio.

                Pur'io il mio mutismo lì finisco
                che la mia mente s'apre a largo raggio
                e mi vien netto l'esser mio randagio.
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                  Scritta da: Nello Maruca
                  in Poesie (Poesie personali)

                  CLXI

                  Quando l'animo riconquista pace
                  La mente fine di quell'uomo divino
                  Spacciandomi qual figlio del vicino
                  Cile m'affida a capitan'audace

                  Di peschereccio di bandier mendace
                  Acché mi sbarchi, poi, oltre confino
                  e m'accompagni, sua persona, infino
                  In Montevideo, a villa Treverace.

                  Tempesta ci sospinge in alto oceano
                  sferzando violente onde su fiancate
                  ch'ogni nostro sforzo riducon vano.

                  Tre giorni dura, ahimè, l'immane lotta
                  e vicina è ormai nostra sconfitta;
                  speranze e nostre forze son'andate.
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