Scritta da: Roberta Lombardo
in Poesie (Poesie personali)
Il mio sguardo su di te
mi riempie l'animo
mi rassicura, mi fa gioire...
La vita sei tu!
Composta domenica 11 dicembre 2011
Il mio sguardo su di te
mi riempie l'animo
mi rassicura, mi fa gioire...
La vita sei tu!
Bisogna essere in due, per sostenere
il peso di un singolo paio di ali.
A cosa serve aprirle
se poi non si è in grado di sostenere il loro peso?
Non puoi abbandonarmi così,
schiacciato dal fardello
di un'opera d'arte lasciata a metà,
in cui tu sei la musa ispiratrice.
Speravo che un giorno
mi insegnassi a volare.
Speravo, altrettanto, che quel giorno
appartenesse a questa vita...
Invece, non è così. Hai preferito
le ambizioni ai sentimenti,
di ignorare il presente e di vivere
il futuro, sfidando apertamente il destino.
Mi sarebbe piaciuto, un giorno,
avere l'onore di sorvolare accanto a te
l'aspro sentiero della vita.
Oggi, mi accontento di strisciare
a terra sottostando al carico
dei miei stessi pensieri,
nutrendomi di sola speranza...
Speranza, di ritrovare quella forza
necessaria per riprendere un cammino.
Speranza, di tornare ad osservare la realtà
dalla vituperata, quanto ordinaria, prospettiva,
in attesa di cambiamenti che forse mai arriveranno.
Adorabile principe dallo sguardo spaziale,
sei stato tu il primo
le mie labbra a baciare,
sotto un manto di cielo stellato,
sei stato tu il primo
a cui il mio cuore ho donato.
Ogni tanto quando a quei ricordi attingo
rivedo ancora il tuo sguardo ramingo,
sorrido e penso a quegli anni lontani
come alla leggerezza della sabbia
che scorre fra le mani.
Passano gli anni e ragazzi non siamo più
ma chiuso in fondo al cuore
il ricordo mio più bello sei tu.
Tu sei l'amore che era nascosto nel mio cuore,
mi nutrivo di te ancora prima di scoprire chi fossi,
ora che sei qui hai invaso la mia anima
e riempito quel vuoto che mi lacerava dentro...
Il tuo calore ha sciolto la nebbia che mi avvolgeva
e come un sole il tuo sorriso ha piano piano,
col suo tepore, riacceso in me la vita...
Quando si prova tanto dolore,
non troverò parole,
quando parte il mio amore,
non troverò parole,
quando sento il mio cuore,
non troverò parole,
quando sento la tua mancanza,
non troverò parole,
quando il tempo si fermerà,
non troverò parole,
quando tu ritornerai,
non troverò parole,
quando ancora mi vivrai, non troverò parole,
quando un giorno mi amerai
non troverò parole.
Tu sei l'amore mio,
grande, unico e speciale,
il pensiero costante
che vive nella mia mente
e libera la fantasia,
la gioia del sogno che si rinnova,
la speranza di una favola eterna.
Tu sei gli sprazzi di luce
che penetrano nel buio del mio cuore,
i cristalli luminosi,
incastonati nell'anima mia,
che illuminano
il faticoso cammino della mente.
Tu sei il desiderio mai cessato,
l'emozione che toglie il respiro,
il palpitare fremente
cui segue l'estasi del dolce abbandono.
Tu sei la parte di mondo
che mi dà vita e forza,
il confine d'ogni speranza e d'ogni desiderio,
il cuore impazzito
che si perde nell'infinito spazio
mentre l'animo inquieto si ritrova.
Tu sei la dolcezza d'uno sguardo
che sublima le parole,
sgorganti come fiumi dalla mia anima,
sillabe parlanti
che diventano un canto d'amore
solo per te.
Chiuso in una stanza
Porte non ce n'erano
Non c'erano finestre
Se il buio ha un regno
Quella stanza era il suo regno
Non si aprirono porte che non c'erano
Non si schiusero finestre inesistenti
Crollarono le mura
La stanza non fu più la mia prigione
Accecanti luci abbagliarono i miei occhi
Pian piano le palpebre si aprirono
In mezzo a tanta luce
Come spuntar da densa nebbia
Apparve
Figura di una fata
Ignoravo ch'esistessi
Eri tu amore mio
Da dove venuta io non so
A condurre fuor dall'ombra
Alla scoperta della luce
Alla conoscenza della vita
Un essere indolente
Che si aggirava senza scopo
In quella stanza senza porte
Priva di finestre
Che copriva l'esistenza
Di un mondo sconosciuto.
Vaga lo sguardo mio fra le stelle
Una notte come tante
La stessa paglia
Sullo stesso suolo
Morbida accoglie la mia schiena
Per altri
Oggi quel cielo è lo stesso d'ieri
Non per gli occhi miei
Un buco nero questa sera rompe l'incanto
Frantuma un sogno
Quel nero trasformato in lancia
Trafigge la mia carne
Penetra nel cuore
Lo squarcia
E infuocato sangue questo petto inonda
Mancano due stelle
Nel cielo questa sera
Due stelle a completar quel firmamento
Mancano i tuoi occhi
Volati
Non saprò mai perché
In un angolo sperduto
Di quell'universo immenso
Dove giammai
L'occhio mio potrà trovarli.
Impresse in mente mia
Parole sussurrate
In tempo che appare ormai tanto lontano
Ricordo un fil di voce
Vedrai che arriverà
Quel giorno arriverà
Ti prenderò per mano
Andremo in giro per il mondo
E insieme gioiremo
Ad ammirarne meraviglie
Ma il mondo
Non l'abbiamo visto mano nella mano
Ho intravisto solitario un altro mondo
Immerso in tanto fumo
Non so nemmeno s'era un mondo
Vago un ricordo
Attraversavo un tunnel a braccia tese
E tremolanti
Poi fu solo vuoto
Eccomi ancora a te vicino
La tua accarezza la mia mano
L'antica promessa
Non l'ho mantenuta
L'avevo forse solo sognato
Ed è rimasto sogno
La realtà non è cambiata
Il mondo da vedere insieme
Resterà dov'era
Dove è sempre stato
Sulle cartoline.
Sangue seminato come semi di un campo.
Corpi frazionati e labbra aride.
Fracassi e colpi.
Sguardi irrorati di pianto iroso.
Frasi imprigionate sulle strisce.
Sogno di duellare.
Nostalgia di onestà, bagliori malinconici.
Mare sedato dalla pace ipocrita.
Frotta che geme.
Folla che attende la luce.
Napoli commuove.
Napoli non gioisce.
Non brilla.
Perisce derelitta a largo.
Gocce scarlatte sui percorsi.
Foglio disonorato.
Occulti spiriti fuorviati circolano.
Indoli cinerei albergano.
Soffitto rivestito da angoscia.
Il sole dov'è?