Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Un silenzio che suona

Se solo per un attimo ci fosse concessa dimenticanza
potremmo abituarci alla bellezza di questo silenzio
che canta
di uccelli
di sole
di fiori
di vento
di foglie
di pioggia.

Se solo per un attimo ci fosse concessa dimenticanza
potremmo abituarci alla bellezza di questo nuovo mondo
che suona
di Vita.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Un lontano mai tanto vicino

    Ora i gesti sono diventati lenti.
    I passi incerti.
    Le cose, tutte, silenziose.

    Non ci si può avvicinare.
    Non ci si può toccare.
    Non ci si può abbracciare.

    Forse riscopriremo la potenza di uno sguardo.
    Forse la forza di un sorriso.

    L'energia e l'intensità di occhi che ci toccano e di labbra che ci baciano, da un lontano che non è mai stato tanto vicino.
    Composta venerdì 27 marzo 2020
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      Scritta da: Alessandro Russo
      in Poesie (Poesie personali)

      L'amore vincerà sempre

      Colori d'autunno si mischiano nell'azzurro
      Il giallo dell'estate s'annicchia nei monti
      Le foglie tiepide rilassano gli ultimi fiori e la sottile brina rinfresca l'erba
      Ma l'essere più pericoloso trama
      Periodi cupi vuole
      L'animo sconvolgere
      E l'amore dividere
      il sole però padrone pace porterà ed il virus sconfiggerà.
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        Scritta da: margherita71
        in Poesie (Poesie personali)

        L'albero più alto

        Chiudere la porta
        asserragliato in casa
        lasciare alle spalle
        i boccioli verdi che
        si schiudono sui rami
        la mimosa fiorita
        la sinfonia degli uccelli sugli alberi
        il cuore pesante come pietra
        un destino assegnato.
        Ma pure nella desolazione dei giorni tu puoi
        abbracciare un albero.
        Composta mercoledì 1 aprile 2020
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          Scritta da: SAVERIO FERRARA
          in Poesie (Poesie personali)

          Risveglio

          La primavera è arrivata,
          ma nei cuori è ancora inverno.

          Gli alberi fioriscono
          ma non sentiamo il loro profumo.

          È ancora tempesta...

          Il mondo sta soffrendo.
          Il mondo è in ansia.

          Sorridiamo!
          Rinasciamo...

          La brezza spazza le nubi
          ed il sole ridona la vita.

          Un gradevole profumo
          si diffonde nell'aria.

          Le farfalle, ondeggiando,
          dipingono il cielo.

          Il male è solo un triste ricordo.
          Il mondo è guarito!

          Sorridiamo!
          Gioiamo!

          Facciamo rivivere i cuori
          che si son fermati.

          Vivete, viviamo.
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            Scritta da: Antonietta Cacace
            in Poesie (Poesie personali)

            Sonno

            Sonno,
            che sul finir del giorno appari,
            dolce mi trascini,
            mentre m'abbracci per fuggir con me per altri lidi...

            Tu che al corpo stanco miri,
            colori col tuo umore i sogni miei
            poiché solo nel tuo regno ho dolce sorte...

            E mentre uno scintillio di luci m'insapora,
            attendi d'esser chiamato per nome,
            invocato, sussurrato,
            tu sei di tutti, eppure solo mio.
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              Scritta da: Antonietta Cacace
              in Poesie (Poesie personali)

              La nascita del giorno

              Cullata dalle onde
              oscillo e danzo,
              nell'infinito blù di questo mare...

              Un peschereccio scivola lontano,
              ed un gabbiano vola in su nel cielo...

              La spiaggia è vuota e silenziosa,
              all'orizzonte il sole nasce e mai riposa...

              Il vento gioca con le nubi
              e tutto tace,
              in questa alba di serenità così fugace...

              Ne colgo l'attimo struggente e schivo
              con quella sfumatura,
              che spesso sembra una pittura....

              La nascita del giorno è tal prodigio,
              che a rimirarla pare mi sia concesso,
              un beneficio e dolce privilegio..
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                Scritta da: Bruno Centomo
                in Poesie (Poesie personali)

                C'è una poesia da fare

                C'è una poesia da fare.
                Avrà mare per camuffare le lacrime.
                E terra per seppellire semi di pane.
                Polvere che potrà nascondere i sogni.

                C'è una poesia da svelare.
                E avrà pioggia per lavare il mare.
                Mani per arare e raccogliere.
                Luce per mostrare la speranza.

                E voce per gridare forte,
                in faccia al giorno e al destino,
                sgusciare via per accogliere l'impeto
                della vita da vivere.

                Incerta, l'eco d'una preghiera piccina
                parrà tacere tutto ciò che siamo stati
                e urlare forte quel che saremo.
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                  Scritta da: Massimo
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Tutta la città

                  In questo tempo di primavera
                  la piazza dei caffè e delle osterie
                  soffoca nel riso e nella spontaneità.

                  La gente in ordine di prestigio
                  con aria artefatta d'insofferenza
                  rimugina nelle pieghe della voce.

                  Lei mischia i suoi dolori
                  li candida in una nota sola
                  apprendista d'un fare muto.

                  Bande di sentimenti
                  sono ora euforici
                  per scambi di risate.

                  Lei si ferma per incanto
                  e scopre denti piccoli
                  quasi strofe strette...

                  La ragazza offre gelati
                  ma in verità sa guardare
                  oltre le ciocche dei capelli.
                  Composta lunedì 30 marzo 2015
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                    Scritta da: Bruno Centomo
                    in Poesie (Poesie personali)

                    L'olio per le lampade

                    Scompiglia l'ombra sul muro,
                    il luccichio del fuoco tremolante.
                    Disegna i contorni delle figure
                    intrappolate in un silo di voci:
                    ne ammaestra i profili, i sussulti
                    ne placa, le ansie nasconde.

                    Le lacrime protegge e non fa scoprire.

                    Quando si aspetta ritorno,
                    si teme partenza.
                    Mentre l'olio per le lampade
                    termina e non rimane che l'attesa.
                    Il buio, il senso delle cose intatto.

                    Una promessa da colmare,
                    una speranza da sperare.
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