Poesie personali


Scritta da: A. Cora
in Poesie (Poesie personali)

Assenze

Nei singulti
che lascia nel'aria la
notte

M'avvolge malinconica l'assenza
di nubi andate altrove, nei venti poi
smarrite

Tra pieghe stropicciate d'una sciupata vita
Bordi taglienti, incrinati, becchini improvvisati, hanno
sepolti vivi, sogni ancora in volo, sulle pareti
lisce d'un sospiro

Fredde, trasparenti, come vetro da dita segnato, scorgo
annebbiate fragili memorie, di quegli
amori scappati

Quasi senza dolore, né abbuiati rancori
verso un destino
arrabbiato

Fa un po' sorridere, nei giorni e nelle
ore, dei miei momenti più
amari

Il mio pensarci
ancora.
Composta giovedì 18 settembre 2008
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    Scritta da: A. Cora
    in Poesie (Poesie personali)

    Grazie di esistere

    Grazie
    grazie, per la tua
    tua sentita presenza

    Per essermi stata accanto
    in quei giorni riavvolti dal tempo
    distanti da amate sembianze, che sono
    fuggite col vento

    Come le cose più belle, che sanno lasciare un colore
    anche nei giorni di pioggia negl'occhi
    dai pianti d'un sole cadente
    Dai troppi silenzi del cuore

    Dal forte soffiare dei venti, tu sei
    rimasta al mio fianco, con la
    tua luce migliore

    Grazie, per aver asciugato il
    mio pianto, in quel vissuto
    tormento.
    Composta sabato 22 novembre 2008
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      Scritta da: Michele Gentile
      in Poesie (Poesie personali)

      Inconsapevoli

      Sorgemmo, inconsapevoli
      inesorabili
      alba dalle tenebre.
      Preziosa fonte in dono
      le nostre anime ne fecero
      il loro tempo... città d'oro.
      Ci riconobbe il destino
      ai confini del deserto,
      dissetò ogni amarezza
      col calice dell'incanto.
      Ci sorrise la luna
      sostenendo parole nuove
      da scolpire su ogni silenzio.
      Fummo infine giovani
      dinanzi al vento
      non poco ingenui,
      volle spazzar via ogni promessa
      oscurò quel cielo
      dipingendolo d'infamia.
      Tramontammo, inconsapevoli
      implacabili
      sole prima delle tenebre.
      Composta domenica 28 luglio 2013
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        Scritta da: Stefano Loddo
        in Poesie (Poesie personali)

        Sotto il velo

        In un mondo che alla virtù
        preferisce la figura,
        che giudica il libro
        dalla sua copertina,

        In un mondo che non scava
        sotto la superficie,
        che è fatto di sole maschere,
        che è rivestito di vernice.

        In un mondo che è un solo gregge
        che si nutre di sterpi secche...
        Aspetto la pecora nera che capisca,
        che l'erba fresca cresce in zone più mecche.
        Composta sabato 27 luglio 2013
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          Scritta da: Stefano Loddo
          in Poesie (Poesie personali)

          Silenzio 2

          Sfogliare le pagine
          della propria mente,
          cercando l'immagine
          di un volto assente.

          Affidarsi alle onde
          e al moto del mare,
          il fruscio delle fronde,
          le cicale cantare.

          Il placido silenzio
          di un minuto d'amore,
          le carezze al servizio
          del tuo piacere.

          L'armonia della vita
          in tutte le sfaccettature,
          la ruota infinita,
          le mille sue fioriture.

          Scoprire che in ogni piccolo gesto,
          capire che dietro a ogni singolo sogno
          si rifugia il chiarore di una fiammella
          che vivida spunta dalla brace,
          e il suo sibilio no, non lo cancella
          quel mondo che aspetta davanti, e tace.
          Composta sabato 27 luglio 2013
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            Scritta da: A. Cora
            in Poesie (Poesie personali)

            Senza tracce

            A lenti passi
            cammino il piccolo sentiero
            che mi lasciato la vita, mentre il mantello
            della solitudine m'avvolge

            L'ombra che pareva seguirmi è la stessa del mio
            corpo, manca un sorriso, una carezza amica, una mano
            a stringere, più forte le dita

            Solo, in tasca una manciata di ricordi, poco importanti,
            rimorsi tanti, gl'occhi stanchi, fissano un'orizzonte inesistente
            un'infinita steppa brulla

            Del mio futuro, ombre scure, che tuffano nel nulla, appresso
            porto cocci, d'un cuore disarmato
            stanco

            Non ho bagaglio attento, ne pagine da scrivere ancor
            bianche, non ho indirizzi precisi
            ove la notte sostare

            Ne visi ancor appesi nella mente o occhi da fissare
            inutilmente, d'ombre è coperto
            l'innanzi

            Vaga il pensiero, uno sterile passato, pietre sparse
            segni inermi di castelli infranti dai venti
            che hanno più forte soffiato

            Lupo ferito, braccato, dal branco abbandonato
            Mi volto, osservo le orme dei
            miei calzari

            Del mio passar non
            v'è traccia.
            Composta giovedì 12 agosto 2010
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              in Poesie (Poesie personali)

              I portici di Bologna

              Il tuo telefono continua a squillare,
              arrivano messaggi.
              Il tuo telefono trasmette la rabbia,
              il dolore di chi ti perde.
              Noi siamo in tre,
              quattro col telefono.
              Tu ti senti vincitrice,
              io non partecipo alla tua vittoria.
              Mi sento perdente,
              come chi continua a chiamarti
              a cercarti.
              So che se scappo
              mi rincorrerà
              il tuo urlo di disprezzo.
              So che se resto
              fra un po' sarò io
              quello che è lui adesso.
              L'uomo che ti chiama,
              quello che ti cerca,
              che ti serve
              perché tu possa far vedere alla prossima vittima di turno
              quanto è fortunato
              ad entrare nella lista,
              a soffrire per te.
              Composta sabato 27 luglio 2013
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                in Poesie (Poesie personali)

                Mattina presto

                È andata come è andata,
                che ci dobbiamo dire.
                Quando siamo partiti
                era un altro sperare.
                Adesso che è finita
                possiamo solamente
                ammettere l'errore,
                mettere nei nostri sacchi
                le cose alla rinfusa,
                uscire,
                dirsi ciao
                sapendo che è un addio
                e prendere due strade
                che vadano all'opposto.
                Composta sabato 27 luglio 2013
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