Poesie personali


Scritta da: Rosa Coddura
in Poesie (Poesie personali)

Apatia

Giornata un po' apatica,
quasi statica,
sdraiata al letto fissi il soffitto,
come a cercare qualcosa di scritto,
ma nel suo foglio bianco niente stimola,
mentre la mente dal mondo si isola.

Ogni giorno la stessa domanda,
alla fine la tua vita comanda,
"Cosa fare?",
"Dove devo andare?",
ha bisogno di una bussola la mia esistenza,
si sta perdendo prima di una sperata partenza.
Composta mercoledì 26 giugno 2013
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    Scritta da: Rosa Coddura
    in Poesie (Poesie personali)

    Empatia

    Ho messo per un attimo
    le mie mani a coprir gli occhi
    per saper cosa prova un cieco,
    non so com'è la sua vita
    ma so vedere solo l'oscurità,
    senza mai vedere la luce del sole,
    i colori,
    il sorriso delle persone,
    eclissato dai miei occhi.

    Ho tappato le mie orecchie
    per capire cosa prova un sordo
    quando non sente,
    neanche la musica
    non sentire nemmeno la voce di tua madre,
    non sentire il fruscio del vento,
    sentire niente
    è il suo tormento.

    Sono stata in silenzio
    molte volte per capire cosa prova un muto,
    senza esprimere mai la mia opinione,
    senza poter più cantare una canzone,
    senza chiedere mai aiuto,
    o dire "Ti amo"
    alla persona che amo.

    Ho persino tappato i mio
    naso per non odorare
    e non scoprir mai il profumo
    dei fiori.

    Ho provato, mi sono messa
    nelle vite di queste persone,
    e mi chiedo la fame che possa
    provare quella persone sdraiata sulle scale,
    per chiedere l'elemosina per mangiare,
    mi chiedo quanti sacrifici la gente fa per campare,
    e poi non capisco perché la gente li sorpassa
    con aria indifferente,
    non capisco perché nessuno tende la propria mano,
    a me i loro occhi sofferenti ma sorridenti, lavano il cuore
    togliendo le impurità del dolore.
    Composta giovedì 27 giugno 2013
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      Scritta da: Rosa Coddura
      in Poesie (Poesie personali)

      Un pianto sotto un malinconico tempo

      Un velo di malinconia ti prende,
      la spensieratezza del momento a lei s'arrende,
      un sorriso più non rende,
      le nuvole lentamente nascondono il sole
      dove è andato a finire ogni colore?

      Continui a passeggiare,
      nonostante questa atmosfera ferma, quasi spenta,
      ti minaccia il tempo mettendoti fretta,
      ma in fondo non ti interessa,
      se qualche goccia ti bagna la testa,
      la musica dentro resta,
      chissà quale videoclip ha la tua storia.
      Rimani impassibile con le cuffie,
      con le mani ormai zuppe
      le tieni aperte,
      quasi inerme
      per cercare di trattenere
      tra le pieghe,
      ogni goccia prima che il vento le asciughi.

      La melodia ti scivola addosso,
      come l'acqua della pioggia,
      molte note vanno già via,
      si disperdono,
      ma quei sol di basso
      ti restano incollati,
      come se non fossero mai arrivati,
      andrà via anche questa malinconia
      come tutto passa e passera,
      poco a poco anche quest'acqua evaporerà,
      in altra pioggia sai che muterà
      questo ciclo sai che si ripresenterà.

      Osserva adesso questo arcobaleno,
      ha un suono più leggero,
      ora che tutto torna sereno.
      Composta mercoledì 24 luglio 2013
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        Scritta da: Rosa Coddura
        in Poesie (Poesie personali)

        Echi di vita, echi di cuori

        Mani che si stringono,
        che stringono
        sensazioni,
        come pezzi di ferro freddi
        ma che s'ascoltano tiepidi suoni.

        Sentono le pulsazioni,
        s'agitano,
        si incastrano
        in un pugno che stringe emozioni,
        due cuori attraverso
        lo spazio angusto di arterie,
        il cuore che urla,
        come un'alpinista in cima al monte,
        per dire "Ci sono arrivato e lo voglio urlare forte!",
        echi di battiti
        che si espandono rapidi,
        rapiti da fugaci attimi.

        E sento stretta la vita,
        che mi avverte della sua esistenza,
        attraverso le pulsazioni,
        un metronomo di sensazioni,
        lei si manifesta.

        Stringo le mani
        per rabbia,
        quando nel petto s'agita un tormento,
        le stringo per sentire
        il formicolio che mi crea la sabbia.

        Incastro di mani
        quando concedi i tuoi battiti
        alla persona che ami,
        echi di vita,
        echi di cuori,
        all'unisono
        si esauriscono.
        Composta martedì 30 luglio 2013
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          in Poesie (Poesie personali)

          Tempo addietro

          Dove eri
          quando ero al meglio di me,
          quando potevo amare.
          Dove eri
          quando avevo bisogno d'amore,
          quando dicevo si a qualcuno
          sperando che fossi tu.
          Dove eri
          quando inventavo dispiaceri
          per affogarli in un bicchiere,
          quando cercavo bicchieri
          per affogarci i dispiaceri.
          Ed io dove ero
          quando mi camminavi accanto
          e non ti vedevo,
          quando dicevo "presente"
          ma sapevo di non esserci.
          Ho una fortuna oggi,
          anzi due.
          Non ho più il bisogno di farmi domande,
          di avere risposte,
          ed il bicchiere è rimasto con me.
          Composta mercoledì 31 luglio 2013
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            Scritta da: Cuore nudo.
            in Poesie (Poesie personali)

            Hic et nunc

            Viva,
            sono la luce dietro il buio
            di due palpebre chiuse,
            bianca, pulita e leggera essenza.
            Fruscìo morbido e delicato,
            sulla mia testa il cielo filtra
            tra il verde delle foglie del fico,
            vibranti come dervisci danzanti
            nel fluido della musica del creato,
            che questa terra e questa gente
            chiamano vento.
            Muta,
            la bocca audace
            traduttrice
            di pensieri ardenti e taglienti
            ora tace.
            Sotto questa fronda
            l'anima s'inonda,
            l'intero universo
            in un esile stelo canta.
            Tutto è sentire,
            pienezza intrisa di pace,
            mentre il ricordo del dolore
            è un'intuizione ormai fugace.
            Anniento quei pensieri,
            respiro forte la vita.
            Il tempo è inconsistente
            ora che abbraccio l'infinito
            in un solo istante.
            Si schiude la coscienza,
            nella mente adesso nuda
            e libera in dissolvenza.
            Appartengo finalmente
            alla gioia dell'esistenza.
            Composta mercoledì 31 luglio 2013
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              in Poesie (Poesie personali)

              Identità di una seconda vita

              Va pensiero
              Nei cieli di me
              Vai gabbiano
              Sui mari dei se
              Vai rondine
              nelle primavere dei perché
              Vedermi diversa ma uguale
              Uguale ad un sogno
              Io non so chi sono
              Il nome è solo abitudine
              Io chi sono se non una inquietudine!?
              Composta martedì 30 luglio 2013
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                in Poesie (Poesie personali)

                L'amore dell'anima

                Quando l'amor prende
                l'anima s'accende,
                uno spirito invadente
                m'illumina la mente
                e proprio all'istante
                un pensier lucente
                in versi risplende.
                Se tanto il cuor seduce
                e il bello traduce
                allor si forma
                una condensa di luce
                che in alto mi conduce
                tra le stelle del creato
                e la buia mente
                divien volta stellata
                di luce firmata.
                L'anima è amore,
                coscienza solare
                e il suo mantello alare
                mi fa sempre più volare
                di follia in poesia
                a spasso per l'universo.
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