Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Sotto le quercie

Aspetto la sera sotto le quercie
nelle prime ombre tra gli alberi

nel respiro del silenzio e i sussurri della terra
avvolgono me con tenerezza

nella brezza di autunno che raffredda il corpo
e dona sensazioni sconvolgenti allo spirito,

io ascolto i sussurri degli alberi
mentre una lacrima scende dagli occhi

per dire addio all'estate e a tutto
ciò che racchiude e se ne va.

Nel silenzio delle ombre che avanzano
io penso a mille domande

e a qualcosa di lontano.
Composta venerdì 4 ottobre 2013
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    I tumulti dell'anima

    A volte il tumulto dentro l'anima
    è così forte ed esasperante,
    l'aspro e utile affanno dello spirito,
    come colli scheggiati,

    i lunghi scoscesi nel nostro vasto ipogeo,
    nelle cui viscere a volte avvengono lacerazioni,
    sotto le libere aure del cielo
    nel vivido raggio di sole,

    mentre dentro il petto è travagliato da lunghi sospiri,
    trasportato da un mare in tempesta
    scuro e grigio, con terribili onde fredde e violente,
    ancora nuove falangi di dispiaceri attaccano nell'interno,

    e la coraggiosa anima cerca di lottare come un guerriero...
    mentre urla di avere bisogno di aiuto,
    lo spirito aiuta l'anima, ma è una lotta molto dura,
    nei passi perigliosi dell'anima i nemici cospirano,

    nei passi di una avanzata distruzione,
    ma l'anima spaventata e sanguinante
    fugge sulla sponda fangosa di un fiume in piena
    e la visione del sole al tramonto la inonda di sollievo,

    la brezza del vento l'abbraccia di frescura
    mentre gli occhi finalmente riescono a piangere.
    Composta venerdì 4 ottobre 2013
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      Poco tempo

      Poco tempo,
      poco tempo che stai con me;
      vai avanti e indietro,
      e non ti curi di nessuno;
      gironzoli sempre,
      mentre fumi,
      o parli,
      o vai a fare un giro in paese;
      hai sempre qualcosa in testa;
      poco tempo,
      per stare con te,
      vai di fretta,
      Sali,
      o mangi,
      o scappi via, furtiva;
      poco tempo per noi,
      per noi due;
      non ho tempo,
      di parlarti di dirti,
      cosa provo;
      poco tempo,
      fuggi via,
      come le giornate d'autunno,
      come gli anni che volano;
      scappi via;
      poco tempo,
      poco tempo,
      per noi.
      Composta venerdì 4 ottobre 2013
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        Scritta da: A. Cora
        in Poesie (Poesie personali)

        Agl' occhi soltanto illusioni

        A volte
        l'occhio s'illude
        vagheggiando ancora
        le ore

        Svanite nei gorghi d'istanti
        che paion fuggiti col
        vento

        Su petali chiusi di fiori, adornati
        da lievi colori

        Che solo il tepore del
        sole

        Nei raggi che lascia al
        mio tempo

        Non potrà mai far
        sbocciare.
        Composta domenica 8 luglio 2012
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          Scritta da: A. Cora
          in Poesie (Poesie personali)

          Un istante di vita

          Non dire
          mai con fierezza

          Che t'appartiene, quel che
          ti mostrano
          gl'occhi

          Ciò che il tuo cuore colora, ciò che
          la mente disegna

          Ciò che il tuo corpo mantiene, per i tuoi sensi
          saziare

          Di tutto è padrone il tempo, che il destino
          ti ha dato, quando hai visto
          la luce

          Per un'istante di vita, che hai
          godendo vissuto

          E quando la scorgi
          finita

          Non ti sarà mai
          bastata.
          Composta lunedì 10 novembre 2008
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            Scritta da: Fedel Franco
            in Poesie (Poesie personali)

            Il canto del cigno - la scena della vita

            Suono al pianoforte
            una famosa sinfonia
            per entrar con l'auditorium
            in piena sintonia.
            Dinanzi a una platea festosamente
            riunita,
            le mani scorron nervose
            sui tasti e vanno via da sole,
            inseguite affannosamente
            da laconiche parole.
            Un canto armonioso
            mi sale dalla gola
            come mai era accaduto prima.
            Canto l'ardore di una giovinezza
            con impeto virile
            di stampo leonino.
            Tanto si snoda
            il sogno di un'esuberanza
            fino adesso taciuta.
            L'ultimo refrain
            non è ancora scoccato
            e già il pubblico è tutto in piedi
            ad applaudir estasiato.
            Ma i riflettori si spengono,
            le poltrone si svuotano
            gli orchestrali ripongono
            nella custodia i loro strumenti.
            Ed esco dal palco
            ormai pago di un'unica vittoria.
            Cammino in punta di piedi
            per non tradir il religioso silenzio,
            vero alleato
            di chi ricalca rinvigorito
            la scena della vita.
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              Scritta da: Hannele
              in Poesie (Poesie personali)
              Come se fossi la tua sacra apparizione
              Di luce splendevo in mezzo alle persone
              Un'aurea intima e protezione
              Che mi regalasti sul ciglio del burrone.

              Ma trovasti solo piume di fenice
              Ad accogliere la tua pelle sognatrice
              In mezzo ai campi e all'essenza
              Di pomodori secchi e partenza.

              Riposa ma non dimenticare
              Questo sacro e intimo altare
              Che sono le mie mani nelle tue
              E le tue pupille nelle mie.
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                Scritta da: Sir Jo Black
                in Poesie (Poesie personali)

                "Goccia a goccia"

                Goccia a goccia
                lacrime cadranno,
                le mie, amare,
                rovente dolore,
                a bruciare la pelle,
                la tua, a me dolce.

                Amare parole tue
                bruciano la vita:
                quella a te donata,
                quella ora vuota,
                la mia gioia di te.

                Lacrime acide
                le mie fossero
                sulla tua pelle
                come il freddo
                inferno che lasci
                non sarebbero dolore.
                Composta martedì 1 ottobre 2013
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