Poesie personali


Scritta da: Fabrizio Coccia
in Poesie (Poesie personali)

Il confine

Dove molti guardano e non vedono,
io miro i miei sensi
e scopro meraviglie!
Parte il mio spirito, inarrestabile!
Vola oltre le barriere,
attraversa distese,
sorpassa le nuvole,
irrompe nel mare.
E tutto dopo quel muro,
che per gli altri è confine
e per me è sorpresa!

Forse predestinato
ad un misterioso progetto.
Forse illuminato
da qualche fulgida luce.
O forse, in fondo...
terribilmente normale.
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie personali)

    Pioggia settembrina

    Pioggia settembrina,
    cade a catinelle,
    viene giù a secchi;
    pozzanghere dappertutto e
    conche d'acqua;
    le foglie fradice per terra;
    calpesto castagne cadute;
    ogni tanto dei lampi;
    oscurità fosca,
    freddino,
    umidità;
    la pioggia di settembre,
    biglietto da visita
    dell'autunno.
    Composta lunedì 30 settembre 2013
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      Scritta da: Rosanna Tafanelli
      in Poesie (Poesie personali)

      Ad un'amica nel giorno del compleanno

      Noi ridevamo
      e il tempo non passava,
      belli, solari, generosi ed amici,
      vivevamo giorni di luce e d'allegria.

      Noi sognavamo
      un viaggio affascinante,
      scintillante futuro sconosciuto,
      il mondo attendeva solamente noi.

      Il tempo si è fermato,
      ti ho di fronte,
      mi specchio nel tuo viso come allora
      e niente è cambiato, cara Amica mia.

      Mi racconti la vita,
      attraverso occhi limpidi e sinceri,
      mi dici quanto amore ti circonda,
      quanto entusiasmo vivi in ogni giorno.

      E se la vita è un viaggio
      e chi ti ama viaggia assieme a te,
      il tuo treno è un lunghissimo convoglio
      su cui fin dall'inizio noi ci siamo.

      Con un sorriso ancora,
      chi ha la fortuna del tuo affetto vero
      ti augura solo bene, gioia e amore
      nello stupendo viaggio della vita.
      Composta domenica 29 settembre 2013
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        in Poesie (Poesie personali)
        Non so cosa io sia o sembro
        né mi congratulo con me stesso
        o mi infirmo o mi confermo;
        fuscello trasportato dal tempo
        subisco le fole dei suoi attimi
        e so che vivere
        è un grattacapo da vertigini;
        distinguere, se sei stato
        fosti o diverrai so che è un azzardo
        e riferirlo semmai potrà
        forse solo il cielo.
        Così senza orientamento ondeggio
        subendo le maree del destino,
        tra intrighi di supposizioni vago
        tra altri me stessi mai compresi.
        Imperfetti o perfetti
        monchi ci si declina
        a secondo del momento
        e il distinguersi in chiaro
        è solo ameno artificio
        per raggirare un nulla cenere
        che senza fisionomie ci ritrae.
        Se talvolta trovi il verso
        della tua vita svalutata
        c'è sempre qualcuno
        pronto a mostrarti il recto
        e così tra conversioni e coni
        per apprezzarti ti ingegni
        ma il titolo non cambia
        a seconda del contesto
        e per la precarietà non ci sono cure
        né le parole ancor dispongono
        dell'obiettivo con cui scattare
        le istantanee che in originale mostrino
        le luci, le ombre e i colori
        dei paesaggi attraversati dal cuore.
        Composta sabato 10 marzo 2001
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          Scritta da: ROBERTO POZZI
          in Poesie (Poesie personali)

          Credere

          Siamo tutti alla ricerca
          di qualcuno o qualcosa
          che possa dare un significato
          alla nostra misera vita,
          anche quando ci sembra
          che non ci sia neanche uno
          in cui credere!
          Non voglio credere
          che il mio signore
          mi abbia davvero creato
          per nessuno preciso motivo
          e che mi abbia scaraventato
          su questo dannato pianeta
          meramente per soffrire!
          A malapena riesco a vivere
          per inspirare quella sua mistica
          illuminazione spirituale
          per poi dovermi sempre
          preoccuparmi di pagare
          anche l'aria malsana
          che mi tocca respirare.
          Non ce la faccio più
          ad immaginare lui,
          il mio caritatevole Dio,
          come un'entità
          sadica e malevola
          di quello stesso universo
          in cui lui mi ha creato
          soltanto per lasciarmi sopravvivere,
          assieme al resto dell'umanità,
          in balia della solitudine emotiva,
          quel caos generalizzato
          che consideriamo
          la nostra esistenza.
          Non posso vivere di speranza,
          come se fosse l'unica risposta
          alle continue delusioni
          del mio tormentato percorso
          e nemmeno di quella
          che tanti reputano solo
          una notevole illusione,
          il sentimento divino,
          quell'amore che sento
          nel profondo della mia anima
          non è la più grande delusione
          che lui stesso mi ha donato
          per farmi accettare
          una vita costituita
          da tanta inutile sofferenza
          e poca meritata felicità'!
          Io voglio solo credere
          nel mio creatore.
          Come la divinità,
          buona e giusta,
          che mi ha creato
          nella sua immagine
          non per abbandonarmi
          all'oscurità delle tenebre
          ma per salvarmi
          da quell'abisso infernale
          con la luce
          del suo amore!
          Composta sabato 28 settembre 2013
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            Scritta da: A. Cora
            in Poesie (Poesie personali)

            Miraggi del tempo

            Nel'ora
            ch'espande i
            rintocchi

            S'abbrevia soffusa la luce
            nel'allungarsi più scura del'ombra

            Tra miraggi portati dal tempo, che
            che fanno i pensieri volare

            Solerti illusioni, quel'ombre che danzano
            corrono, cercano, i loro passati
            sapori

            Come foglie ingiallite nel vento
            ch'ancora cercano il sole

            Desertica appare le notte, d'una fredda
            stagione imminente
            Che di nebbie, lo sguardo avvolge

            L'ultimo raggio di sole, dalla
            dalla collina
            scomparso

            Lascia la sera da sola
            ad ingrandire le ombre
            Ad imbruttire
            l'umore.
            Composta sabato 28 settembre 2013
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              Scritta da: A. Cora
              in Poesie (Poesie personali)

              Un fiore

              C'è un
              fiore che non ha
              bisogno di stagioni

              Di pioggia o di sole, per
              sbocciare

              Quel fiore è puro come l'acqua
              racchiude in se, tutte le bellezze
              di ogni stagione

              È lucente come il sole, quel fiore
              sei Tu

              Che sbocci ad ogni battito di
              palpebre

              Ad ogni palpito
              del cuore.
              Composta sabato 28 settembre 2013
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                Scritta da: Ada Roggio
                in Poesie (Poesie personali)

                Ogni giorno ognuno di noi infila un vestito

                Ogni giorno ognuno di noi infila un vestito.
                Mai lo stesso
                c'è chi infila l'abito della felicità
                c'è chi infila l'abito del rancore
                c'è chi infila l'abito dell'amore
                c'è chi infila l'abito dell'orrore
                c'è chi infila l'abito del sorriso
                c'è chi infila l'abito del dolore
                c'è chi infila l'abito della falsità
                c'è chi infila l'abito della bontà
                c'è chi infila l'abito del raggiro
                c'è chi infila l'abito del pianto
                c'è chi infila l'abito del truffatore
                c'è chi infila l'abito della tolleranza
                c'è chi infila l'abito della guerra
                c'è chi infila l'abito della pace
                c'è chi infila l'abito dell'odio
                c'è chi infila l'abito del perdono
                c'è chi infila l'abito dell'avarizia
                c'è chi infila l'abito della giustizia
                c'è chi infila l'abito del terrorista
                c'è chi infila l'abito della conquista
                c'è chi infila l'abito dell'offesa
                c'è chi infila l'abito dell'intesa
                c'è chi infila l'abito della pazienza
                c'è chi infila l'abito dell'ignoranza
                c'è chi infila l'abito della vita
                c'è chi infila l'abito della pace
                c'è chi infila l'abito dell'assasino
                c'è chi infila l'abito del sognatore
                c'è chi infila l'abito del lottatore
                c'è chi infila l'abito della rassegnazione.
                C'è chi infila l'abito dell'illusione

                tra il bene e il male la nostra anima ha un gran da fare.
                Scegliere l'abito più bello, tra il bene e il male.
                L'abito preferito!...
                molto spesso si sbaglia il vestito.
                Composta venerdì 27 settembre 2013
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