Poesie generazionali

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Una gigantesca vetrata
suddivisa da innumerevoli quadrotti
è davanti a me.
Ogni piccolo quadrato è un ricordo.

In alto un vetro è rotto...
deve essere un ricordo dell'infanzia,
forse una violenza subita.

Poco più in basso un quadrotto impolverato...
deve essere una donna che ho amato.

Mi volto e in basso a sinistra c'è un quadrotto arruginito,
non so come possa esserci ruggine in un vetro
ma questo è il suo aspetto...
sono sicuro che è il ricordo di un amico,
che fu una colonna sonora della mia vita.

Moltissimi, innumerevoli sono i quadrotti,
sporchi,
rotti,
venati,
nascosti da erbacce,
taluni sono mancanti.

Mi pervade un brivido
quando sposto lo sguardo al centro
... e proprio di fronte a me un piccolo vetro è sano,
lindo,
pulitissimo...
al punto d'esser trasparente...

è la morte di mio padre.

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Ego

Mi illudo che Crono ho ingannato
Il tempo trascorso a cullare altri amori
Ha solo sopito angoscia e tristezza
Sfumato l'abito a lutto

Estranea e cupa dimora
Parla di te...

Stupidi uomini
Che
Ti recono addosso dolore
Che
Ti urlano le loro paure
Che
Ti impongono amore
Che
Pretendono amore

Chiedessero mai
Delle tue di paure
Del tuo di dolore....

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Le prigioniere

Non soltanto contro i pessimi governi,
non soltanto contro gli inutili partiti,
non solo contro gli altri.
Non contro tutti
o contro nessuno.
Se veramente vogliamo un paese migliore
devono scendere in piazza le nostre coscienze.
Contro noi stessi.

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Accanto

Accanto a te,
rido di nuovo,
la luce dei tuoi occhi mi dà forza;
mi chiedi se ti voglio,
io rispondo sì,
e non sto mentendo;
ti voglio bene,
così tanto,
sempre di più,
e non è un giorno,
che stiamo assieme;
non sopporterei di
perderti,
non lo sopporterei.

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Sotto la pioggia per essere cielo
sotto le stelle per cantare d'amore
sotto la neve d'inverno
per scaldare il tuo cuore.
Vorrei essere cielo per abbracciarti
vorrei essere luna per incantarti
vorrei essere sole per riscaldarti.

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In fondo non ci costa niente amare
non importa se poi... non è restituito
perciò non ci pensare
il cuore non batte all'infinito.

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Guardo,
osservo ed
ascolto,
i miei occhi
non vedono,
e quel che
vedono non
mi piace,
allora
non vedo nulla!
Eppure ascolto,
guardo e vedo,
e sento tutto,
a volte sembra
quasi una musica
che arriva da lontano,
allora ci vedo,
certo che ci vedo, e
sento
tutto quello che
non mi piace,
ma l'anima mia
vede ascota e sente,
come un orchestra
che la melodia incanta
anche le stelle,
così l'anima mia
sente,
e quel che sente,
non è quel
che vede!

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Svanisce il sogno
nei sogni infiniti
come una
piuma che
vola leggera
perdendosi
nell'infinito.
Cosi i miei
sogni
svaniscono
nell'infinito
senza fare
rumore!

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Nel buio della vita
vive la speranza,
una speranza che
muore in quel buio
ove a nessuna luce
vi è permesso
accedere,
E vive cosi nel buio
sospeso una luce,
quasi ad essere
ombra, un ombra
di se stessa,
persa in un
tramonto senza pace
che si disperde
nell'oceano
infinito della
speranza stessa!

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Passo leggero,
quasi malinconico.
Pensiero quasi
malinconico,
quante frasi avrò
scritto quante
poesie avrò mai
scritto?
Ne ho perso il conto,
ma poco importa!
Quanti sogni avrò sognato?
Non riesco a più contarli,
ma poco importa,
infondo erano solo sogni,
quanto amore ho
dipinto nei mie
pensieri scritti?
Non ricordo in
fondo erano
solo pensieri,
sogni, desideri, e
speranze! Già, speranze,
speranze perse nelle
cicatrici dell'anima.
Anima!
E, già!
Anche lei si è persa.
Passo leggero,
passo malinconico,
pensieri sparsi nel
vento quasi a
perdersi nei
miei passi
malinconici!