Poesie generazionali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie generazionali)
Persa nel ticchettio
di un orologio.
Nascosta da una
maschera chiamata vita.
Vita!
Null'altro che una farsa,
attori senza palcoscenico,
palcoscenico privo di emozioni!
Vita subdola!
Subdola di tutto e nulla!
Ascolto
Silenziosa persa nei
miei stessi pensieri,
ascolto il ticchettio
di un orologio che
corre e corre senza soste,
maschera di vita
anch'essa subdola
dei pensieri.
Chi sei tu?
Chi sei e cosa vuoi?
Tu maschera attrice
senza palcoscenico!?
Chi sei tu?
Che osi ancora sperare,
sperare in sogni perduti?
Tu sei nulla!
Nulla! Assolutamente nulla!
Se non una maschera
persa in questo
mondo palcoscenico,
dove attori e attrici
non son altro che
maschere in questo
palcoscenico di vita!
Persa sei tu,
vita mascherata di falsi sorrisi!
Persa nel ticchettio di
un orologio che corre
troppo in fretta
senza maschera!
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    Scritta da: Sannino Michele
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Vivi
    come il tempo che non passa
    sognando come un anima libera
    che resta incatenata
    alla passione, a un amore, a un cuore.
    Rinasci
    con il sorriso sul viso
    e la felicità nel cuore
    e resta impressa nel mio cuore
    Vola
    anima sola, ribelle, dolce,
    che sei quanto il veto della libertà
    ti eleva in alto
    portando il cuore a quelle quote
    dove 'amore, un sentimento,
    ti fa ascoltare quando e sublime
    l'amore, amare ed essertelo
    sublime sentimento
    Vivi. Rinasci. Vola.
    Anima eletta.
    Composta sabato 25 gennaio 2014
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      Scritta da: Gianluca Ambrosino
      in Poesie (Poesie generazionali)

      All'ombra della torre (Via Piave, 43)

      Gettavo sguardi
      al mondo
      che circondava
      con fare atavico
      la mia nuova casa,
      quell'enorme scultura
      era indissolubilmente
      parte del mio respiro
      e con essa
      partiva
      quel sonno
      che avrebbe raccolto
      i miei sogni.

      Ancora acerbi
      e superbi di ignoranza
      quindi, suscettibili allo sguardo
      e al mutamento. Ingenui
      quindi, ricchi
      di quella linfa
      che vitale
      fa crescere il mondo.
      I miei
      imberbi compagni
      di viaggio,
      eran lievi stornellatori
      che rendevan
      i miei sogni
      un po' più reali.
      E non solo
      mi sentivo, ad affrontare
      quel sogno che sapeva
      del risveglio
      di un'alba.

      L'alba soffice
      di una nuova esperienza
      toccava languida
      le mie guance
      livide di voglia
      e di scoprire.
      Quel sapore
      che oggi lieve,
      in me riposa,
      come uno stanco ubriaco.
      Ma la gioventù
      è una mantide religiosa
      e si ciba
      di tutto quel
      del quale gode
      e ne assorbe l'essenza
      e ne prende le sembianze.
      Io ero il vento
      che soffiava
      all'ombra della torre!
      .
      Composta giovedì 16 gennaio 2014
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        Scritta da: Mariella Mulas
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Finta poesia, a volte

        Finta poesia
        la vita... a volte,
        quand'essa
        si destreggia in insiemi
        di dolenzie ostili,
        garbugli di ostentazioni,
        o ricami sfilacciati
        di apparenze...
        e sprofonda così in idee
        di relativismo,
        rassicurazioni
        di verbi imposti a dilagare
        invece di altere azioni.
        Ma, quando si pone
        in visioni naturali,
        o in appassionati sentimenti,
        o ancora in assimilazioni
        del buon vivere
        senza trascurare pronunce
        di tenero trasporto,
        ascoltando interiore
        umanità
        la poesia è della vita
        che si compone, si arreda
        di significati
        in dimore di righe descritte,
        fa nascere delicato
        anche un pianto
        che un verso poetico
        poi può consolare l'emozione.
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          Scritta da: Mariella Mulas
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Espressività di pensieri

          Spesso mi manca
          l'espressività di pensieri...
          quella che racconta
          presenze,
          quella che moltiplica
          sorrisi,
          quella che fa
          dei silenzi
          immediati vocalizzi
          di piacevole stupore.
          Mi mancano, a volte,
          confidenti parentesi
          in punti attesi decisi
          pure delle apparenze
          di un rassegnato distacco.
          E mi arrangio così
          di visioni di cielo e mare...
          e attendo suoni accolti
          risonanti di ordinaria
          pacatezza o anche,
          d'irruenza manifesta
          e assimilata poi dall'anima
          come attimi senza intima storia...
          Unicamente impressi
          di naturale casualità
          nell'astratto del tempo
          quando si consuma senza
          dedicate parole.
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            Scritta da: Susan
            in Poesie (Poesie generazionali)

            La strada

            E mentre
            passeggiavo
            non potetti
            non soffermarmi,
            ahimè,
            cosa vedevano i
            miei occhi...
            La strada e
            la vita che
            parlavano!
            Mi nascosi
            per ascoltare,
            Non me lo
            sarei perso
            per tutto l'oro
            del mondo,
            La strada e la vita
            discutevano
            animatamente!
            Ad un tratto la strada
            strillando si rivolse
            alla vita,
            Vita cammina,
            cammina e
            non fermarti, non
            capisci che la
            strada è lunga?
            Non capisci che
            per quanto tu sia
            vita io sono strada?
            E, quando la tua
            strada verrà
            alla fine io.
            io ci sarò ancora?
            Và vita e non fermarti,
            sorridi quando puoi e
            piangi quando vuoi,
            io sarò la tua compagna,
            raccoglierò le tue lacrime,
            i tuoi passi saranno
            il mio peso,
            ma tu vita cammina,
            non fermarti e quando
            arriverai a destinazione,
            Io continuerò la mia vita
            che mai avrà fine
            raccoglierò altre
            lacrime,
            altri passi..
            e conserverò
            le tue lacrime.
            I tuoi passi
            saranno storia...
            ed io... beh!
            Io sarò pronta per
            il prossimo passante!
            La vita guardò
            la strada,
            era lunga, e
            faticosa, e
            Con un sorriso
            salutò la strada
            e riprese a
            camminare
            guardando
            avanti a se...
            si rese conto
            che ne aveva
            di strada da fare,
            di cose da scoprire,
            in quella strada
            che presto avrebbe
            accolto un altra vita!
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              Scritta da: Susan
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Ti dono la mia anima

              E mentre
              passeggiavo
              non potetti
              non soffermarmi,
              ahimè,
              cosa vedevano i
              miei occhi...
              La strada e
              la vita che
              parlavano!
              Mi nascosi
              per ascoltare,
              Non me lo
              sarei perso
              per tutto l'oro
              del mondo,
              La strada e la vita
              discutevano
              animatamente!
              Ad un tratto la strada
              strillando si rivolse
              alla vita,
              Vita cammina,
              cammina e
              non fermarti, non
              capisci che la
              strada è lunga?
              Non capisci che
              per quanto tu sia
              vita io sono strada?
              E, quando la tua
              strada verrà
              alla fine io.
              io ci sarò ancora?
              Và vita e non fermarti,
              sorridi quando puoi e
              piangi quando vuoi,
              io sarò la tua compagna,
              raccoglierò le tue lacrime,
              i tuoi passi saranno
              il mio peso,
              ma tu vita cammina,
              non fermarti e quando
              arriverai a destinazione,
              Io continuerò la mia vita
              che mai avrà fine
              raccoglierò altre
              lacrime,
              altri passi..
              e conserverò
              le tue lacrime.
              I tuoi passi
              saranno storia...
              ed io... beh!
              Io sarò pronta per
              il prossimo passante!
              La vita guardò
              la strada,
              era lunga, e
              faticosa, e
              Con un sorriso
              salutò la strada
              e riprese a
              camminare
              guardando
              avanti a se...
              si rese conto
              che ne aveva
              di strada da fare,
              di cose da scoprire,
              in quella strada
              che presto avrebbe
              accolto un altra vita!
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                Scritta da: Susan
                in Poesie (Poesie generazionali)
                Respiro,
                Intenso respiro,
                noi...
                respiro che
                intreccia emozioni,
                passione. tremore,
                respiro...
                noi di una passione
                che sente, che vive
                e ne respira il nettare
                dell'unico frutto
                che l'anima ne
                riconosce il profumo,
                respiro noi,
                passione,
                passione dell'anima...
                anima di noi in
                un solo respiro,
                Noi!
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