Poesie generazionali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie generazionali)
Tu,
tu dietro ogni mio punto e virgola,
tu dietro ogni mia parola nascosta,
Tu nascosto tra le mie righe dell'anima,
pur di farti restare
riempiendo i miei spazi infiniti di attimi di noi,
lasciando spazio all'attesa della speranza,
una speranza che scivolava lentamente
negli abissi del mare,
lasciando un foglio bianco,
in un'attesa infinita,
che un giorno tu colorassi "quel" foglio,
con dolci parole d'amore.
Invano!
Quel foglio resta bianco
sospeso tra le rughe di un sorriso
ormai spento,
sporco di lacrime, senza colore.
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    Scritta da: Susan
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Cammino

    Cammino a passi lenti
    per paura di cadere,
    troppe volte son caduta,
    troppe volte mi sono rialzata,
    e, così a passi lenti
    io cammino, mentre guardo avanti,
    lasciando la tempesta alle spalle,
    un ultimo sguardo
    per continuare il mio cammino
    il mio sguardo cade sull'arcobaleno,
    anch'esso dietro di me,
    ingoio una lacrima e mi dico:
    chissà se ci sarà
    un arcobaleno anche per me!
    E, cammino.
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      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Trepida

      Trepida
      trasparente anima,
      è la mia,
      come un trepido ruscello
      che scivola nel suo mare,
      e ne diventa trasparente
      agli occhi invisibili
      a chi osserva in silenzio,
      trepida
      quest'anima resta davanti
      ad un alba sconfitta,
      sconfitta ai fini
      del senso di ore mai vissute,
      trepida
      è quest'anima che vive
      nell'immenso di un cielo sbagliato.
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Ostacoli

        La vita ci presenta sempre ostacoli,
        come una porta chiusa
        ove vi hanno buttato via la chiave,
        e solo la forza dell'amore,
        quell'amore che vive in ognuno di noi.
        E solo quell'Amore
        ci aiuta a superare qualsiasi ostacolo
        aprendo tutte quelle porte chiuse
        da una vita che non dona sconti
        a nessuno.
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          Scritta da: Sabrina
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Nuovi orizzonti

          La tristezza lentamente arretra,
          mentre ascolto la tua voce
          e percepisco la tua anima...
          Con intorno la primavera che ci accompagna,
          tutto sembra urlarmi
          che presto la vita cambierà, serve un'ultimo sforzo,
          perché non esistono solo la nebbia e la notte...
          mi volto verso te, cerco la tua mano,
          perché ho paura di cadere
          nel baratro dei miei pensieri,
          dove non esiste il calore del sole
          e fa sempre freddo.
          Chiudo gli occhi
          ti ascolto e mi lascio trasportare
          dalla serenità che emana la campagna
          mentre la primavera entra nel cuore
          curandomi le ferite.
          Il corpo è stanco,
          ma dolcemente viene accarezzato,
          la mente lotta contro i mille pensieri
          che avvelenano l'esistenza
          e la mia anima è stretta alla tua,
          ancorata da un amore infinito.
          Capisco finalmente che
          la forza di cui necessito è sempre stata dentro di me
          anche se la mente stanca
          e sfinita dai pensieri
          e dalle paure
          mi ha portato a credere il contrario.
          Riapro gli occhi, osservo
          e inizio a beneficiare fin nel profondo
          della meravigliosa realtà
          che mi circonda....
          Nel rosso dei tulipani attingo la passione
          nel bianco dei gigli la mia anima si ritempra, riflettendone la purezza,
          nel verde dei germogli il mio cuore si rafforza, traendone nuove speranze
          nel rosa dei rami in fiore
          e nell'aria tiepida di primavera,
          ritrovo tutta la dolcezza del nostro amore.
          E mentre cammino verso nuovi orizzonti,
          cerco la tua mano,
          perché senza di te
          il mio non sarebbe altro che un universo senza stelle,
          un cielo senza sole...
          un cuore senza battiti.
          Composta mercoledì 15 aprile 2015
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Noi due per sempre

            Noi due innamorati,
            il tempo si ferma un po' per noi;
            noi due vicini,
            la tua mano sfiora la mia,
            mi guardi e sorridi,
            e mi sento bene,
            e dimentico questo mondo schifoso;
            noi due innamorati,
            e gli altri vadano fuori dalle scatole;
            non mi interessa,
            ci sei tu,
            e io,
            noi due,
            per sempre e oltre.
            Composta martedì 14 aprile 2015
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              in Poesie (Poesie generazionali)

              Il lombrico

              La pioggia, si sa, disseta la terra e a volte in superficie
              spuntano i lombrichi; ciechi e teneri come appena nati,
              a respirare.

              In bellavista, esposto più del dovuto e non ancora fuor del tutto, un lombrico, la zolla par volere trattenere,
              ma lui si gonfia e s'innalza, quasi fosse posseduto.

              S'incanta e si muove in modo strano poi, si contorce,
              sembra voler tornar nel buco, ma in quel mentre,
              una simpatica merla, lo afferra e tira, fintanto che lo sguscia dalla terra.
              Composta nel aprile 2006
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                Lettera ad un figlio

                "Forse è così".
                Ne ho preso atto
                anche se,
                in questo nostro caso,
                l'ho fatto senza poi e ancora poi capirci niente.
                "È una lontananza come tante,
                lunga di tempo ancora più che di distanze".
                Forse questo mi sono detto.
                "Succede nella vita, passerà".
                Ma chissà perché
                la vita sembra troppo corta a chi sta bene
                e non finisce mai per chi si sputa il sangue.
                Io
                che la vita passa
                forse non l'ho troppo presente,
                ma che il dolore resta,
                questo sì,
                lo sento eccome.
                E mi brucia forte,
                come la storia della nostra storia.
                Non è tanto il distacco.
                Basta che non ci pensi,
                so che succede a tanti.
                A padri e figli,
                come nel nostro caso,
                a mogli e mariti
                ed agli amanti.
                Quello che mi brucia forte,
                ti dicevo,
                è pensare di averne preso atto.
                Credere, illudersi, sperare,
                e spesso vergognarsi di essere diventato distante,
                freddo.
                Ma tutto all'apparenza,
                perché quello che ho dentro veramente
                lo so cos'è e dov'è
                ma non voglio sapere.
                Composta sabato 11 aprile 2015
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