Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Il mondo malato

La ragazzina all'angolo
vestita da sgualdrina e faccia d'angelo
sorriso artificiale
barcolla, ride e dopo cade
la tossica sul marciapiede
la guardano e ridono mentre passa
per le strade vende se stessa
e sa di essere già persa
non sa (più) quel che fa
non ha più dignità
io non so più che cos'è
il bene e cos'è il male
appeso a testa in giù,
mi fermo un po' a guardare
il mondo gira storto
sono come imprigionato,
come incatenato
in questo mondo corrotto
in questo mondo malato.
È un mondo perverso
è un mondo malato
sogno un mondo diverso
un mondo guarito
è un mondo perverso
è un mondo inquinato
voglio un mondo diverso
un mondo pulito
(un mondo pulito)
dei ragazzini agli angoli
occhi d'assassini e volti candidi
già pronti per sparare
coltelli e lame più affilate...
si guardano e si uccidono
per il motivo più banale
anche se non so che fare
io non potrò restare
per sempre qui a guardare
finché non torna il sole
adesso è tempo di cambiare,
tempo di lottare
ma una vecchia canta ancora
le sue canzoni d'amore
ricordi ormai lontani
tra gioia e dolore
e una vecchia canta ancora
le sue canzoni d'amore
ed io sogno ancora...
un mondo guarito,
un mondo pulito.
È un mondo perverso
è un mondo malato
sogno un mondo diverso
un mondo guarito
è un mondo perverso
è un mondo inquinato
voglio un mondo diverso
un mondo pulito
e la mia chitarra, un rock
suona senza fare stop
non voglio più soltanto giudicare
adesso è tempo di cambiare,
tempo di lottare
finché non torna il sole
e sogno ancora...
un mondo guarito,
un mondo pulito.
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    Scritta da: Mariella Buscemi
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Nella mente d'un uomo violento

    Che "Mia" diventi la voce del verbo
    pronunciata sulla torsione del polso
    e lasci il segno del possesso
    nel piacere del livido
    senza mia colpa
    ché lei è rea confessa
    pur nella tela di ragno
    per mosche rosa

    Tra il lucido e il torbido
    mi specchio, doppio,
    Narciso morboso
    di un irrisolto Edipo in fasce

    Tra l'ossessione e la furia
    a succhiare il sangue
    nell'eccitazione dei dinieghi
    il controllo dell'ubbidienza
    a mani giunte, come in preghiera,
    con i lacci traumatici di tortura fredda
    terrorista e tiranno
    ché sono tua vittima
    al talamo
    d'una luna di miele rancido

    La violenza mi cura la paura
    ché se alito sul collo, allora respiro;
    la perfezione inscenata.
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Non inizia più armonico momento
      per noi, dacché la forza immotivata
      d'amore usò più cruda disciplina.
      Ora nei nostri aspetti già traspare
      la ferina imminenza del piacere.
      Né so, quando mi penetri di baci
      quanto di te il mio spirito trascini.
      Se la tua bianca veste mi raggiunge
      ardo di colpa e muovo l'innocente
      orma del desiderio alle tue case
      e per te che mi piaci
      io cresco in tenerezza senza fine.
      E ti seguo, io, ombra del tuo anello
      di spirito profondo
      ignorata da te, ma ti raggiungo
      nella mia aperta fantasia gioiosa.
      E mi carico sempre di peccati
      presso le porte delle meretrici.
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Deh, se mai a un tocco d'angelo un bagliore
        cadesse in questo mare da una luna
        dove il mio io, corallo senza flettersi,
        dimora nei più verdi rami.

        Angoscia che mi affligge... Sconosciuto
        chi opera mi resta, una corrente
        che indugia, che mi supera, si perde,
        ostacoli la guidano e fondali.

        Da primordi insensibili di pietra
        si volgono creature a un tratto elette
        e sul silenzio eterno di ogni essere
        precipita il fragore di un evento.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Luce Nuova

          Ti alzi
          e tutto può succedere,
          oltrepassi la soglia
          del limite invalicabile
          del respiro del tempo.
          In quel tempo
          dove ci si perde,
          dove le ore
          sfuggono di mano
          e ti resta solo
          l'odore di storia,
          mentre son già pronte
          nuove valigie di memoria
          per il nuovo
          che ti sarà davanti.
          E vorresti
          già sentirne il sapore
          e mangeresti
          la terra che tocchi
          come fosse pane
          e berresti
          il cielo che guardi
          come fosse acqua.
          Non c'è lampo
          che acceca l'amore,
          perfino la notte
          gli rischiara il buio.
          E rubi
          tutti i passi del mondo,
          mentre il sole
          alle spalle,
          cancella i volti
          in abbandono,
          ormai è tutto
          di troppa lontananza.
          Ti alzi
          e succede,
          ti alzi
          e sei, nuova luce!
          Composta martedì 30 dicembre 2014
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Poesia

            Lei
            mi viene a cercare
            sbucata dal nulla
            o forse dal cielo
            dietro una nuvola
            o dalla nebbia
            dei miei pensieri.

            Mi chiama
            dai vicoli
            di un nastro stretto
            infondo alla via,
            non so se sia suono
            oppure silenzio
            in mezzo al rumore
            o forse è un incendio,
            calore che prende
            ti pulsa nel petto
            e il cuore non smette
            di battere forte
            al suo richiamo.

            Su di un foglio tremulo
            si fa partorire,
            nasce alla vita
            la prima frase
            che si confonde
            tra mille raggi
            e splendidi spazi.

            Lei
            mi somiglia
            e dentro quel vuoto
            io le riempio
            le giare di creta,
            traboccanti di astri
            e notti di luna,
            passate in bianco
            tra incauti sogni
            dispersi nel vento.

            Lei mi somiglia!
            Composta venerdì 23 dicembre 2016
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              Scritta da: Claudio De Lutio
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Buon Natale

              Buon Natale a tutto il mondo
              dalla grotta di Gesù
              con l'augurio più profondo
              che Dio volge da lassù.

              Buon Natale a ogni paese
              in cui nasce il bambinello:
              sia africano sia albanese
              sarà sempre un bimbo bello.

              Buon Natale a ciascun uomo
              riscaldato nella notte
              contro il gelo di un antiuomo
              che lo caccia e gli dà botte.

              Buon Natale ai peccatori
              che domandano perdono:
              se Gesù ha portato i doni
              li ha portati anche per loro.
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