Me ne sono andato io, è vero. Io non ho voluto combattere la mia battaglia, non ho saputo difenderti fino in fondo. Ma a volte se penso a dove potresti essere ora, o con chi... se immagino che magari stai baciando un altro o lo stai andando a prendere perché lui ha preparato una sorpresa... provo un dolore, una piccola fitta di gelosia.
Avrei davvero voluto morire quando lei mi lasciò in affannoso pianto tra molte cose dicendomi ancora: "Come soffriamo atrocemente, Saffo, io ti lascio contro il mio volere." Ed io a lei rispondevo: "Và serena e di me serba il ricordo. Sai quanto ti ho amata. Se mai tu lo dimenticassi, sempre io ricorderò i bei momenti che vivemmo. Quando di corone di viole e di rose e di croco, accanto a me ti cingevi il capo gentile, e mettevi intorno al collo ghirlande intrecciate di fiori. E cosparsa di essenze profumate sul morbido letto ti saziavi, né mai vi furono danze nei sacri boschi a cui fossimo assenti..."
Nessun dorma, nessun dorma. Tu pure o principessa, nella tua fredda stanza, guardi le stelle, che tremano d'amore e di speranza. Ma il mio mistero è chiuso in me, il nome nessun saprà. No, no, sulla tua bocca lò dirò quando la luce, splenderà. Ed il mio bacio scioglierà il silenzio che ti fa mia. Dilegua o notte, tramontate stelle, tramontate stelle, all'alba vincerò, vincerò, vincerò!
Per chi vuole partire ma anche un po' restare c'è il treno elastico: il primo vagone giunge a destinazione ma l'ultimo rimane alla stazione Per chi vuole partire ma anche un po' tornare c'è il treno elastico. Si siede in testa al treno e va lontano e poi se ha nostalgia attraversa i vagoni fino in coda e torna alla partenza piano piano.
Il tuo volto di stelle, i tuoi capelli di raggi lunari, di seta è fatta la tua pelle, e l'azzurro dei tuoi occhi è raro fin nei mari.
O soave dea la cui bellezza limiti non si pone, tanti uomini hai incantato, e il mio cuore hai rubato, e per la tua bellezza queste rime ho stregato, e questi versi ti ho dedicato.
Dicono alcuni che finirà nel fuoco il mondo, altri nel ghiaccio. Del desiderio ho gustato quel poco che mi fa scegliere il fuoco. Ma se dovesse due volte finire, so pure che cos'è odiare, e per la distruzione posso dire che anche il ghiaccio è terribile e può bastare.