Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Maledetto bicchiere

Un giorno cominciò l'inferno in questa casa,
chiusa nella mia stanza, ero bambina,
non mi sono resa conto,
il mio papà aspettavo, in tavola era pronto,
cenavo sempre con lui, mi teneva sulle sue ginocchia,
mi copriva di baci e forte mi stringeva,
il suo piccolo amore mi chiamava.
Quella sera da solo strillava, contro mia madre, la picchiava,
con le manine strette sulle orecchie, non volevo sentire,
tutti quegli urli, volevo nascondermi e sparire.
Ho avuto tanta paura,
e volarono via tutti quei piatti
che mamma aveva posto con cura,
non era più lui, maledetto bicchiere,
non riconoscevo quella voce, non era lui a strillare.
Si accasciò finalmente sul divano
e si addormentò.
Mamma strinse la mia mano,
piangendo mi disse: tutto passa amore
vedrai domani, di nuovo è il tuo papà.
Ma non si riusciva a controllare,
l'aiutai a pulire la cucina ed arrivò mattina.
Papà si svegliò, come non fosse successo niente,
mi baciò, come faceva sempre
ero tranquilla, ma incrociai gli occhi di mia madre
ho visto il terrore... mentre si faceva sera.
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    Scritta da: Michele Sarrica
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La nostra unica storia

    Ritorneremo ancora in questo mare
    che ti solleva il mento e un po' la gonna
    ed aprirai le labbra e le tue mani
    per raccontarmi
    dove tieni il sole
    quando svanisco dentro la tua bocca

    E mi dirai
    nel giorno appena fuori
    che hai dimenticato i tuoi sospiri
    i palloncini che mai furono tuoi
    l'unica materia di settembre
    e quei silenzi di nuvola smarrita

    La vita - la nostra unica storia -
    inizia dal tuo ieri
    dal mio sempre
    quando non mi sapevi
    e ti aspettavo.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Quanto ti ho aspettato mamma

      Col nasino schiacciato contro i vetri,
      ti stavo aspettare,
      poi tutto si appannava
      e non riuscivo a guardare.
      Mi avevi promesso che saresti venuta presto,
      ed io aspettavo coi i pugni chiusi,
      un giorno mi dovrai spiegare
      mai te lo chiesi,
      perché sono quì e mi hai dovuto lasciare
      a piangere e a gridare,
      anche tu piangevi, ma cos'altro potevi fare?
      Non ero io, della tua vita,
      la cosa più importante, il tuo grande amore?
      Me lo ripetevi sempre, stringendomi sul cuore.
      E non sei più venuta,
      tra le lacrime mi sono addormentata,
      come mai, nemmeno una telefonata...
      Cos'è che ti costringe a starmi lontano,
      sono cresciuta e purtroppo l'ho capito,
      dal troppo rossetto che ha macchiato il tuo viso,
      al sorriso che ormai s'è spento,
      dalla vergogna che hai nel guardarmi negli occhi
      dalla paura che hai quando mi tocchi.
      Mamma, non condanno te, ma questa società
      che nonostante le tue richieste,
      non ci ha dato nessuna possibilità.
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        Scritta da: Eclissi
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Oggi noi viviamo in un nuovissimo regno,
        E l'ordito delle circostanze avviluppa il nostro corpo
        Bagna il nostro corpo
        In un alone di gioia.
        Ciò che talvolta agli uomini d'un tempo capitò
        d'intuire grazie alla musica
        Noi lo realizziamo ogni giorno nella realtà pratica.
        Ciò che per essi era campo dell'inaccessibile e
        dell'assoluto
        Per noi è cosa semplicissima e ben nota.
        Eppure, quegli uomini non li disprezziamo;
        Noi sappiamo di dover molto ai loro sogni,
        Sappiamo che non saremmo nulla senza l'ordito di
        dolore e gioia di cui è fatta la loro storia,
        Sappiamo che quando attraversavano l'odio e la paura,
        quando si urtavano nel buio
        Quando, poco a poco, tracciavano la propria storia
        In sé recavano la nostra immagine.
        Noi sappiamo che non sarebbero mai stati né mai
        avrebbero potuto essere, se nel profondo di sé non
        avessero nutrito questa speranza,
        Sappiamo che senza il loro sogno non sarebbero
        riusciti neppure a esistere.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Port Arthur (Canada)

          Iniziò lì la mia storia,
          in quei prati verdi
          fra cascate e laghi.

          Nei gelidi inverni
          pieni di neve.
          Fra ghiaccioli sul balcone,
          pupazzi di neve ed igloo,
          nel cortile di casa.

          Fiocchi di neve,
          strade ghiacciate,
          una corsa in sky-doo
          e sogni sparsi
          in attesa dell'avverarsi.

          Il profumo di verde,
          l'odore delle vecchie cartiere
          e delle navi del porto.

          Riserve Indiane,
          unica vergogna
          dei grandi massacri
          del passato che hanno
          segnato la tua storia.

          All'orizzonte inconfondibile
          il monte del Sleeping Giant.

          Il gigante che dorme.

          Che traccia, l 'ultimo ricordo
          dei miei giorni migliori.
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Non ti ho mi detto quanto t'amavo

            Lo sguardo perso, davanti all'altare,
            non vedevo oltre, lo immaginavo già in cielo
            e di lacrime un velo,
            c'èra nella mia testa l'ultima telefonata:
            corri al suo capezzale, papà stà male.
            Più volte ho visto il suo dolore, ma poi passava,
            questo peggioramento non s'aspettava,
            era una quercia vera.
            Ma un triste autunno smise le sue foglie,
            non ci fu più primavera,
            vedevo i suoi colori, erano cambiati,
            e rimase chiuso ad aspettare che finisse l'inverno
            ma i suoi occhi rimasero addormentati.
            Troppa fretta avevo, nel venire a salutarti,
            convinta che quì ti avrei comunque ritrovato
            e rimandavo sempre, quello che dovevo dirti,
            non trovavo un minuto per sentirti.
            Troppo tardi, forse ora mi sentirai,
            non ho saputo dirtelo, con questo dolore
            mi mancano le parole,
            mi mancano i tuoi abbracci, i sorrisi
            la sicurezza, la sentivo ad ogni tua carezza
            papà mio caro puoi avere la certezza
            tanto ti ho amato, non sono riuscita a dirtelo.
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              Scritta da: Fiorella Cappelli
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La Speranza

              Questa vita, non va ad oltranza
              ancoràti alla speranza
              coloriamo anche il sogno
              aiutiamo chi ha bisogno

              Chi le ali ha spezzate
              le giornate frantumate
              chi non riesce più sul viso
              a stampare un gran sorriso

              Chi è legato a tante pene
              e sopporta le catene
              di dolori disumani
              e non vede più domani

              Questa vita non va ad oltranza
              ancoràti alla speranza
              coloriamo anche il sogno
              aiutiamo chi ha bisogno

              Un conforto di parole
              il calore, un po' di sole
              un pensiero che non duole
              Cuoremente, tanto amore

              Puoi guardare al futuro
              e abbattere quel muro
              scava sotto la tua scorza
              è l'union che fa la forza

              Questa vita non va ad oltranza
              ancoràti alla speranza
              coloriamo anche il sogno...
              aiutiamo chi ha bisogno.
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                L'ultimo calice

                Con te berrò, quest'ultimo calice,
                sa di fiele, ma non dirò niente,
                ti starò a guadare,
                farò come te, che hai saputo fingere,
                guardandomi negli occhi e farmi male.
                E stavo ad aspettare,
                tu mi chiamavi: amore
                sai faccio tardi, vai pure a dormire,
                ed io stupida ti stavo a sentire.
                Ma un giorno, quelle frasi sul telefonino,
                quei messaggi, al mio topolino...
                Non ti dico cosa ho pensato,
                ma mi è bastato per mandati via.
                Tutta la vita ti ho dedicato,
                mi rimarrà la rabbia per averti amato.
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Autunno

                  Caldi colori, di nostalgie passate,
                  foglie ingiallite
                  il cielo piange qualche lacrima d'amore,
                  una leggera brezza,
                  sussurrando fra gli alberi, accarezza.
                  Odor di terra bagnata, odor di mosto,
                  e di quel fiore rimasto....
                  L'autunno è come una donna che si concede,
                  con i suoi molteplici profumi
                  e le sue braccia protende al cielo,
                  offrendole al vento, che ad ogni sua parola, cede.
                  Tutta si spoglia e bagnati ha i fianchi,
                  carezzate da edere odorose
                  e dalle ultime rose.
                  Stormi di uccelli in volo, rispondono al saluto,
                  disegnando strane forme in cielo,
                  e insieme gridano a tutta la natura
                  coperta da una leggera foschia, come un velo
                  ad un altro anno, alla prossima avventura.
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