Ti ho amato tanto, tanto che ti dissi a te non ha mai importato tu mi lasci qui, non so dove sei andata, ne perché, mi hai cambiato
Che dura è la vita vivendola senza te... dimmi quanto ti sono mancato, dimmi perché mi manchi tu
Tanto amore sprecato, tanti baci che mi desti e non li sentivi per davvero
Mi hai lasciato il cuore che ormai non mi serve a niente Quasi non posso respirare
Tu fingevi di essere innamorata di me Io non meritavo tanto dolore Questo non si fa a chi ti ama Lo pagherai, tu lo pagherai
Tanto amore sprecato, tanti baci che mi desti e non li sentivi per davvero
Il Principe un'altra volta
Mi lasci qui, non so dove andasti, ne perché Mi hai cambiato
Che dura è la vita, vivendola senza di te! Dimmi quando ti ho deluso, dimmi perché mi hai deluso tu!
Tanto amore sprecato, tanti baci che mi desti e non li sentivi per davvero Mi hai lasciato il cuore che ormai non mi serve a niente Quasi non posso respirare
Tu fingevi di essere innamorata di me Io non meritavo tanto dolore Questo non si fa a chi ti ama Lo pagherai, tu lo pagherai
Tanto amore sprecato, tanti baci che mi desti e non li sentivi per davvero
Tu la pagherai quando ti innamorerai come me e che ti faccia piangere quando consegnerai il cuore e non ti sapranno amare Tu la pagherai.
Odio Le prediche domenicali. Amore, fratellanza, solidarietà! Parole che attraversano il salone della cattedrale, pervaso da incensi e odor di ceri accesi, e s'infrangono in un rito inutile di mani che si uniscono inneggianti alla pace.
Guardo i visi dei fedeli, intristiti ma con i pensieri che corrono agli invitati in arrivo ed al pranzo domenicale, o che osservano con invidia una vicina impellicciata.
E la predica finisce proprio lì.
Fuori riprende la danza dei rancori tra vicini, delle invettive contro gli immigrati invadenti, o dell'odio verso un parente, che morendo non ti ha lasciato niente!
Sai, fratello, t'ho visto l'altra sera! T'ho visto, appena giunto alla stazione, con un trancio di pizza e qualche pera, con le tue cianfrusaglie e col cartone.
Ti ho osservato aggirarti lentamente in cerca d'un posto un po' al riparo dal gelo, un po' nascosto dalla gente, per mandar giù qualche boccone amaro.
T'ho guardato in silenzio, con pietà, ed ho provato a entrare nei tuoi panni, cercando intorno un po' di umanità qualcuno che mi strappasse dagli affanni.
Ho trovato l'indifferenza più assoluta di tanta gente, che non volea capire, gente che al mio patir restava muta, quasi annoiata, senza intervenire.
Solo la strada avevo a fianco a me: la strada che talvolta è più accogliente e non ti lascia solo, anche perché abbraccia nel suo grembo tanta gente
d'ogni razza e d'ogni condizione, non chiede mai a nessuno il passaporto non guarda il ceto sociale o la nazione, non ride se sei brutto o se sei corto.
Forse domani ti troveran stecchito, disteso su una panca o sotto un ponte, oggi per te nessuno ha mosso un dito, e pur 'io che t'ho avuto di fronte
seduto a terra, là nella stazione, non t'ho allungato neppure mille lire e son passato anch'io con distrazione, fingendo di non vedere e non sentire.
Il desio di te m'implora, ove il core pone cura, dove l'alma tutta grida, dentro, con voce sicura... E d'amor sarà morir, sì d'amor, la notte e il dì, spingo i passi... dove sassi dove sassi insanguinano i piè. Non si deve, non si puote, quest'amor non m'appartiene, ma il mio cor non si contiene, tutto spinge, tutto spinge dove può. Ma il mio cor non si contiene tutto spinge, tutto spinge come può. Il mio freno, non ha eguali, il mio fianco è ormai ferito e da quando e da quando sei partito, dentro me, sarà pentito, questo anelito, quest'anelito del cor. Solamente in te speranza, solamente in te speranza amor... Sol ferir di tua presenza, gran dolore la tua assenza e vengo a dir... sì... come Aida tra le tue braccia morir. Sì... come Aida tra le tue braccia morir.
Nella regola, onore non esiste già più, e la lama spezzata, su quella stele insanguinata che grida vendetta tra lacrime e lutti, ci vedranno distrutti. Non aver paura ora è impegno di tutti, ma è più forte a volte la forza di chi non ha ragione e la lotta si fa dura, non parlare, non dire, questa è cosa saputa, perché il rischio è morire.
Cadere e farsi male, per quel niente da seguire, non avevi mai visto il mare, cosa cerchi? Oltre il confine è sempre uguale, cosa speri, cosa sogni? Tu non sai quanto ti ho desiderato ed ogni giorno aspetto che torni. Adesso spero che cresci, dovrai pur pensare cos'è più giusto fare.