Il desio di te m'implora, ove il core pone cura, dove l'alma tutta grida, dentro, con voce sicura... E d'amor sarà morir, sì d'amor, la notte e il dì, spingo i passi... dove sassi dove sassi insanguinano i piè. Non si deve, non si puote, quest'amor non m'appartiene, ma il mio cor non si contiene, tutto spinge, tutto spinge dove può. Ma il mio cor non si contiene tutto spinge, tutto spinge come può. Il mio freno, non ha eguali, il mio fianco è ormai ferito e da quando e da quando sei partito, dentro me, sarà pentito, questo anelito, quest'anelito del cor. Solamente in te speranza, solamente in te speranza amor... Sol ferir di tua presenza, gran dolore la tua assenza e vengo a dir... sì... come Aida tra le tue braccia morir. Sì... come Aida tra le tue braccia morir.
E brava Anna ora ci diletti con l'operetta............Ma aspettati un Signor Tal dei Tali che prima o poi critichera' anche questa tua nuova passione.
E sapesse almeno scrivere!!!!!
Porello.
Bel diletto l'operetta per dilettare anche noi lettrici.
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