Un giorno cominciò l'inferno in questa casa, chiusa nella mia stanza, ero bambina, non mi sono resa conto, il mio papà aspettavo, in tavola era pronto, cenavo sempre con lui, mi teneva sulle sue ginocchia, mi copriva di baci e forte mi stringeva, il suo piccolo amore mi chiamava. Quella sera da solo strillava, contro mia madre, la picchiava, con le manine strette sulle orecchie, non volevo sentire, tutti quegli urli, volevo nascondermi e sparire. Ho avuto tanta paura, e volarono via tutti quei piatti che mamma aveva posto con cura, non era più lui, maledetto bicchiere, non riconoscevo quella voce, non era lui a strillare. Si accasciò finalmente sul divano e si addormentò. Mamma strinse la mia mano, piangendo mi disse: tutto passa amore vedrai domani, di nuovo è il tuo papà. Ma non si riusciva a controllare, l'aiutai a pulire la cucina ed arrivò mattina. Papà si svegliò, come non fosse successo niente, mi baciò, come faceva sempre ero tranquilla, ma incrociai gli occhi di mia madre ho visto il terrore... mentre si faceva sera.
io mi sono ispirata proprio ad una storia come la tua, dove è stata distrutta purtroppo una famiglia per colpa dell'alcool. sono brutte storie che non auguro a nessuno.ti saluto un abbraccio, spero che la tua vita sia serena.
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